In queste occasioni festive il 23 dicembre a Riva presso il Palazzo dei Congressi si terrà un concerto particolare. L’orchestra delle Alpi, complesso trentino nato e cresciuto sotto la direzione di Klaus Broz di Rovereto si proporrà come colonna sonora dal vivo nell’ accompagnamento ad alcuni episodi del film di animazione di Walt Disney Fantasia nel 1940. A dirigerà sarà il giovane e promettente direttore d’orchestra, originario di Tione, Stefano Torboli.
Stefano Torboli sta intraprendendo una carriera musicale che lo ha portato per teatri italiana fin alle steppe della Mongolia dove segue le produzioni liriche italiane al teatro d’opera di Stato nella capitale Ulan Bator.
Un lavoro d’impegno che l’ha visto in questi giorni direttore d’orchestra al Teatro dell’Opera e del Balletto di Kiev “Taras Shevchenko” dove ha avuto luogo la Premiere Speciale dell’opera “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi. La serata, promossa dall’Ambasciata e dall’Istituto Italiano di Cultura in Ucraina, ha voluto celebrare il legame profondo tra i due Paesi in ambito culturale e ha visto la partecipazione di due artisti italiani di grande talento, il Direttore d’orchestra Stefano Torboli e il Tenore Francesco Congiu, giunti sino alla capitale ucraina per alcuni giorni di prove insieme all’Orchestra e al Cast del Teatro.
L’Ambasciatore Carlo Formosa ha salutato i presenti dal palco: “La cultura, come la libertà, è un valore universale che non può essere piegato dalla violenza o dall’oppressione.
La scelta de ‘Il Trovatore’ per questa serata è particolarmente simbolica: l’immortale Verdi racconta una vicenda intrisa di passione, lotta e resilienza. I suoi personaggi vivono in un mondo sconvolto da conflitti e da incomprensioni, eppure ognuno di loro porta avanti la propria battaglia per ciò in cui crede, per l’amore, per la giustizia, per la libertà. In questo l’opera riecheggia la storia dell’Ucraina, un Paese che oggi lotta con coraggio per difendere la propria indipendenza, la propria identità e i valori europei“.
Alla presenza del Ministro della Cultura Mykola Tochytskyi, di numerosi membri del Governo e del Parlamento, di Ambasciatori e Rappresentanti di organizzazioni internazionali, l’opera verdiana ha incantato gli ospiti e gli spettatori, in un Teatro completamente sold out per l’occasione. L’entusiasmo del pubblico è sfociato in un lungo applauso per celebrare l’intensità drammatica, la potenza del canto lirico e la maestosa scenografia, ma soprattutto per omaggiare gli artisti e gli addetti culturali ucraini che realizzano progetti importanti nel contesto della continua situazione bellica.
Nonostante siano passati più di mille giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, c’è ancora chi si reca nel paese per scopi che non hanno a che vedere con la violenza. La vita culturale del Paese tenta – riuscendoci abbastanza bene – di rimanere attiva dando risultati nei diversi campi che possono essere annoverati sotto questa voce. La musica, forse più di altre realtà, continua a svolgere un ruolo non secondario offrendo occasioni di incontro e svago, seppur facendo i conti con le precauzioni e le strategie della sicurezza. Oltre ai tanti musicisti ucraini, ve ne sono anche che regolarmente raggiungono il Paese in guerra provenendo dall’estero. Stefano Torboli è stato ospite assieme al tenore Francesco Congiu e alla critica musicale Carla Moreni al microfono della Radio Svizzera Italiana RSI con i giornalisti Martino Donth e Giovanni Conti per raccontare la sua esperienza.
Un sentito ringraziamento per Stefano Torboli, collaboratore alla testata, per aver messo a disposizione l’intervista.
Qui la trasmissione
https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/voi-che-sapete/Fare-musica-in-tempo-di-guerra–2316912.html