5 agosto, Centro Culturale Locca (Ledro) ore 21
Kawai a Ledro
Ledroland dance – fuochi e fiabe di Igor Stravinskij
Francesco Senese violino Anton Dressler clarinetto
Antonio Alessandri Davide Cabassi Alberto Chines
Volha Karmyzava Tatiana Larionova pianoforte

IGOR STRAVINSKIJ
L’Oiseau de feu (arrangiamento Guido Agosti)
I. Danse infernale
II. Berceuse
III. Finale

Trois Mouvements de Pétrouchka
I. Danse russe
II. Chez Pétrouchka
III. La semaine grasse

Suite Italienne
I. Introduzione
I. Serenata
III. Tarantella
IV. Gavotta con due variazioni
V. Scherzino
VI. Minuetto e Finale

Tango, Piano rag music

Histoire du soldat
I. La marcia del soldato
I. Il violino del soldato
III. Piccolo concerto
IV. Tre danze: Tango, Valzer, Ragtime
V. Danza del Diavolo

La minaccia di burrasca ha fatto cambiare sede al concerto omaggio a Igos Stravinskij, programmato all’aperto nello spazio di Ledro Land davanti ad una simpatica installazione arborea denominata la Scimmia che sta assurgendo a emblema di questo parco artistico naturale.
Il tutto è stato trasferito nella sala polivalente di Valle (loc. Locca) che di tradizione ospita gli eventi della manifestazione e che custodisce il pianoforte grancoda da concerto Shigeru Kawai. Il cambio di destinazione certamente ha tolto un pò di quel fascino diabolico che il programma presentava, una bella antologia del musicista russo, tra musica per balletti, versione per pianoforte, quali L’Oiseau de feu (arrangiamento Guido Agosti) e Trois Mouvements de Pétrouchka, composizioni essenzialmente strumentali come la Suite Italienne e gli esperimenti sonori del Tango (1918) e Piano rag music (1940), ma ha permesso di porre attenzione sugli interpreti di ciascun ciclo presentato. Sorpresa è stata la presentazione del programma, introdotto da Angelo Foletto, affidata al direttore d’orchestra Carlo Goldstein, partecipe anche della funzione di narratore per l‘Histoire du soldat.

Carlo Goldstein

Protagonisti sono stati quel gruppo di concertisti che anima la rassegna Kawai a Ledro come responsabili dei vari corsi di pianoforte (Davide Cabassi e Tatiana Larionova e Alberto Chines) e musica da camera ( Francesco Senese violino, Anton Dressler clarinetto) assieme ad allievi di talento (Volha Karmyzava e Antonio Alessandri) che si stanno aprendo la strada nel mondo concertistico ciascuno con una propria parte di programma. Tecnica e analisi dello stile di scrittura da parte di Alberto Chines per L’Oiseau de feu, virtuosismo e ricerca timbrica da parte di Volha Karmyzava per i complessi Trois Mouvements de Pétrouchka.

lo sguardo alla musica del classicismo di maniera della Suite Italienne è stato reso con arguzia da Francesco Senese violino e Tatiana Larionova.

Al giovanissimo Antonio Alessandri, allievo promettente di Davide Cabassi al conservatorio di Piacenza, sono state affidate le composizioni sperimentali  che Stravinskij scrisse in periodi di transizione delle sue vicende artistiche, in sospensione durante le varie guerre mondiali, Tango, e Piano rag music con le quali sperimentava altri mondi musicali e altri modi di concepire il virtuosismo pianistico nel ‘900.


A chiusura forse la composizione più emblematica del compositore russo quell’Histoire du soldat composta nel 1918 in piena prima guerra mondiale, per cercare di porre rimedio alle proprie difficoltà finanziarie, e sperando che uno spettacolo, che richiedeva pochi mezzi e strumenti, avesse facilità di circolazione proponendo la voce narrante  prprio come modi  di favorirne la popolarità. Qui a Ledro è stata presentata la versione per trio, pianoforte, clarinetto e violino, (Cabassi, Senese e Dressler) e con la voce del direttore d’orchestra Carlo Goldstein.


Certamente il pubblico non era così numeroso come nelle precedenti edizioni, ma poteva contare su alcune presenze prestigiose nell’ambito culturale italiano che hanno ormai stabile ritrovo in valle.

 

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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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