MUSICA SACRA 2022 Programma
45 sono gli appuntamenti dislocati nelle due Province di Bolzano e Trento, tra il 06 maggio e il 04 luglio sono previsti  nella 51ma edizione del Festival Regionale di Musica Sacra. Festival che torna nel tradizionale alveo primaverile dopo due stagioni  in formato ridotto, promuovendo produzioni in proprio e con progetti in sinergia con altri enti ed istituzioni, con la  storica monumentale tradizione del repertorio musicale legato al sentimento del sacro come alle partiture fresche d’inchiostro, disponendone le prime esecuzioni assolute.

Luciano Chailly consegna a Papa Paolo VI la Messa a lui dedicata

Nel dettaglio del cartellone 2022 spicca un progetto che rilancia la collaborazione storica con l’Orchestra Haydn nel nome di Luciano Chailly: a 20 anni dalla scomparsa, il compositore, ferrarese per nascita, milanese per professione, trentino per passione, si festeggia con l’allestimento dell’importante Missa Papae Pauli (accanto all’orchestra Haydn l’ensemble corale Continuum) e dell’inedita Messa del popolo (ad opera del Coro Filarmonico trentino), così da apprezzarne lo stile intenso e la scrittura polifonica complessa.
L’attenzione alla creatività contemporanea si riconosce nelle prime esecuzioni assolute, dall’atesino Heinrich Unterhofer con Preghiera per la pace al giovanissimo trentino Alessandro Loro (classe 2001), al nuovissimo oratorio di Armando Franceschini.


Altri concerti regionali o solo trentini virano sull’amato barocco mottettistico, vocale e strumentale, cogliendo, nel segno di più annosi anniversari, la singolare coincidenza del 350mo dalla morte per il tedesco Heinrich Schütz (programma curato dalla veneta Camerata Accademica con il Coro da Camera del Conservatorio Bonporti) e dalla nascita per il trentino Francesco Antonio Bonporti (interpretato dall’ensemble Labirinti Armonici con la voce prestigiosa del soprano bolzanino Gemma Bertagnolli), o disponendo l’esecuzione dei meno conosciuti lavori di Alessandro Melani curati dall’ensemble vocale strumentale “La florida cappella” e filologicamente condotti con strumenti originali.
Nel calendario solo trentino si incontra anche la doppia produzione riservata alla generazione dell’Ottanta con l’omaggio a Riccardo Zandonai (Requiem e Te Deum) e a Ottorino Respighi (la Lauda P166 con il suo singolare organico di fiati e pianoforte in accompagnamento a solisti e coro), nonché l’ospitalità a progetti ambiziosi come l’opera Kino costruttore di ponti, nuovissimo lavoro dedicato al noneso Padre Eusebio Chini, missionario nelle Americhe del Seicento, che coinvolge giovani e giovanissimi musicisti delle scuole “Eccher e Gallo” o la realizzazione dell’imponente Messa in Si minore di J. S. Bach con un progetto modellato sull’esempio dei workshops d’area nordica condotto dal Coro Laboratorio di Ravina per la concertazione di Maurizio Postai.

’Ensemble vocale Nicolò d’Arco diretto da Daniele Lutterotti

Nel novero degli esecutori, l’inaugurazione del Festival in Trentino (7-8 maggio a Borgo Valsugana e Santa Croce del Bleggio) spetta all’Ensemble vocale Nicolò d’Arco diretto da Daniele Lutterotti con un programma di musiche rinascimentali a cappella dedicate alla Passione e Resurrezione di Cristo, mentre uno sguardo sulla scuola romantica offre l’ospitalità data al Gruppo Vocale Armonia diretto da Mariano Ognibeni con l’organista Stefano Rattini, (in programma anche il noto Requiem di Gabriel Fauré), quindi il prestigioso Ensemble UT-vocale consonante diretto da Lorenzo Donati per l’omaggio al roveretano Zandonai, la collaborazione tra l’ensemble Ottava Nota diretto da Salvatore La Rosa con il gruppo strumentale Ad Maiora e la concertazione di Alessandro Arnoldo per la realizzazione delle pagine di Respighi e Alessandro Loro (una coproduzione con il Festival internazionale di Musica Sacra di Pordenone dove il concerto sarà riproposto in dicembre). Nella coincidenza delle feste per S. Vigilio, la Cappella Rupertina – ensemble barocco vocale e strumentale – con la concertazione di Guido Pellizzari proporrà una antologia di rari motetti dedotti dalle collezioni provinciali scritti in onore del Cardinale Cristoforo Madruzzo. E si chiuderà in bellezza ospitando il coro del Saint John College di Cambridge uno dei migliori cori del sistema dei colleges britannici, fondato nel 1670 e conosciuto ed amato in tutto il mondo.

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