Heitor Villa-Lobos – Piano Works
Miriam Baumann (pianoforte)
CD Urania Records LDV 14085

https://www.amazon.it/music/player/albums/B09XJJNGG9?ref=sr_1_269&keywords=lobo&sr=8-269

Bachianas brasileiras No. 4 W. 264 (1930-41)
1. Prelude 2. Coral 3.Aria 4.Danza
Chôros No.5 – Alma brasileira W. 207 (1925)
New York Skyline Melody W. 407 (1939)
Tristorosa W. 034 (1910)
Valsa da dor W. 316 (1932)
Saudades des selvas brasileiras W. 226 (1927)
Ibericarabé W. 078 (1914)
Ciclo Brasileiro W. 374
Camargo Guarnieri from Dez momentos
5. Desolado

È uscito nel corso dell’estate 2022 il CD “Heitor Villa-Lobos – Piano Works”, di Miriam Baumann musicista, esploratrice degli universi sonori, profonda conoscitrice di diverse culture, viaggiatrice tout court, con un vasto bagaglio di esperienze personali e professionali specialmente extraeuropee e sudamericane. Ha studiato a Milano diplomandosi a pieni voti in Pianoforte al Conservatorio, sotto la guida di Alberto Ferrari. Con Romanini e Tramma ha perfezionato la tecnica e successivamente a Parigi, al Conservatoire Eurepéen con Fidler e in ultimo con il grande Maestro G. Cziffra.Dopo l’esperienza francese si è diplomata anche in Clavicembalo presso il Conservatorio di Milano studiando, dapprima, per quattro anni con il Maestro Ottavio Dantone al Conservatorio di Lugano, poi con Laura Alvini (Accademia Internazionale di Musica), con il Maestro Gilbert (masterclasses presso il Conservatorio di Musica di Milano).Appassionata di musica da Camera, dopo una parentesi viennese, non tralascia la musica vocale da Camera, perfezionata con Daniela Uccello per il repertorio Italiano e con Fidler per il repertorio francese e tedesco.Specializzata nel repertorio colto centro e sudamericano e nel ‘900 storico italiano ha portato all’attenzione il repertorio pianistico di Heitor Villa- Lobos, conosciuto più per le sue composizioni per chitarra e composizioni sinfoniche sulle sue melodie popolari brasiliane per chitarra in buona parte misconosciuta, nel senso che se viene indubbiamente proposta e ascoltata, è anche vero che non viene ancora recepita sufficientemente per la sua importanza.

Ora, la pianista milanese Miriam Baumann, da sempre interessata alla musica colta sudamericana, ha registrato recentemente per l’etichetta discografica Urania Records un’interessante silloge di questo corpus compositivo di Villa-Lobos, presentando sotto il titolo di Piano works 16 brani, suddivisi in cicli, per l’esattezza la Bachiana Brasileira No. 4, il Chôro No. 5-Alma brasileira, New York Skyline Melody, Tristorosa, Valsa da dor, Saudades das selvas brasileiras, Ibericarabe, il Ciclo brasileiro e il quinto dei Dez Momentos
Conosciuto per la sua attività di composiore per chitarra, Heitor Villa-Lobos (Rio de Janeiro, 5 marzo 1887 – Rio de Janeiro, 17 novembre 1959)fu essenzialmente polistrumentista autodidatta. Cominciò a suonare il violoncello e il clarinetto, per poi dedicarsi al sassofono e al pianoforte. Fu però un altro strumento a dargli il successo come compositore e innovatore: la chitarra
Arrivò a Parigi nel 1923, dopo aver scritto la Suite popolare brasiliana (composizione dove su un ritmo di danze europee costruiva il tipico linguaggio della musica carioca) per incontrare Andrés Segovia, che gli aveva chiesto uno studio per chitarra: Villa-Lobos si presentò con ben dodici studi, che entreranno nella storia della chitarra grazie al loro moderno approccio allo strumento. Per tutto l’Ottocento la composizione per chitarra si basava sui modelli pianistici, Villa-Lobos invece fu capace di sfruttare le sequenze più ardite tenendo conto delle posizioni delle dita sulla tastiera.
Le opere pianistiche di Villa-Lobos costituiscono di per sé una rarità esecutica in quanto si tratta spesso di trascrizioni pianistiche di composizione scritte per diverse tipologie di organico. Ogni singolo brano si presenta con una riconoscibile ritmica profondamente sudamericana per l’estrema vivacità e richiesta di virtuosismo sulla tastiera: una melodia e un accompagnamento fatto di note ribattute. Molto presenti sono i modelli compositivi mediati dagli influssi di tardo romanticismo che filtrano qua è là come introduzioni o suggestioni. Ne è esempio Tristorosa, modellata su ballata chopiniana o Valsa da dor, tra nouance mediate dalle composizioni di un tardo romanticismo simbolista. Il gruppo Bachianas brasileiras n° 4 (1930-1941) fu scritta originariamente per pianoforte su modello bachiano in quattro movimenti:
Prelúdio (Introdução) – Lento
Coral (Canto do Sertão) – Largo
Ária (Cantiga) – Moderato
Dança (Miudinho) – Muito animado
che la Baumann ci presenta nella sua completezza e complessità.
Sono composizioni suggestive che fanno penetrare l’ascoltatore in quel complesso di relazioni musicali tra musiche extraeuropee con la loro creatività ancorata nelle proprie radici musicali e la tradizione europea ancora poco esplorate nel repertorio concertistico
Saudades das selvas brasileiras, riassume questo incontro su un piano di una composione estremamente melodica e riconoscibile nella radice musicale, certamente una scoperta verso altri mondi musicali.

https://open.spotify.com/album/1VdNBYdeKwop6X47oUdRBf?si=XvyRA_Q_QgKWsyS2d51NRw

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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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