Trento, Teatro Sociale, 3 giugno ore 20.30
La Lampada di Aladino. Musical
Direzione Artistica: Elisa Versini
ASD Dance Emotion
Regia: Francesco Lappano
Dedicato alla memoria di: William Trentini
Ambientazione Sonora: Christian Marchi, Giacomo Plotegher
Vocal Coach: Elisa Borsoi
Disegno luci: Leonardo Liberi
Scenografie Digitali: Wasabi filmakers
Fotografia: Marco Comuzzi
Grafica: Shirley Garreta
Scenografa: Francesca Maria D’Antonio
Coreografi: Paola Calabro, Giovanna Fantini, Desirèe Piazzese, Laura Miori, Francesco Lappano, Alessio Vanzini ed Elisa Versini
Tempo di inizio estate, tempo di fine scuola nonchè tempo di saggi di fine corso, periodo in cui le associazioni formative danno mostra di quanto si è lavorato nel corso dell’anno, progetti condotti con fatica e professionalità per dimostrare che quanto si è speso in tempo e denaro non sia stato vano. Da diversi anni Elisa Versini ha abituato il suo pubblico a realizzazioni articolate di storie musicali con una precisa trama narrativa tratta dalle fiabe e racconti fantastici più conosciuti, per offrire una cornice organica alle componenti della scuola di danza, riunite in un filo logico narrativo. In queste ultime edizioni si è optato per la formula musical che comporta anche una componente di recitazione da parte dei partecipanti scelti e formati con apposito corso attuato da chi pratica tale genere.
Oltre il saggio di fine corso: così è stato lo spettacolo di fine anno della scuola di danza Dance Emotion di Riva del Garda diretta da Elisa Versini a Trento al Teatro Sociale. Spazio storico e monumentale del capoluogo che ben si addice al gran lavoro che la giovane e intraprendente direttrice artistica della scuola di danza riesce a mettere in campo, anche per rinsaldare quel legame di affetto e di ricordo che la lega alla memoria di William Trentini, suo compagno di vita, che di quel teatro è stato responsabile tecnico luci e scenotecnico.
ph. AVMspettacolo
Spazio scenico quanto mai adatto per le produzioni di fine anno curate da lei, coadiuvata da tutto lo staff tecnico e professionale della sua scuola, sotto l’accurata regia di Francesco Lappano, specialista in arti performative e nella gestione di musical: non si tratta quindi di un saggio delle varie sezioni di danza, dalla classica alla moderna all’Hip Hop, declinate per età e livelli di avanzamento, ma un vero e proprio spettacolo in forma unitaria.
Quest’anno la vicenda della Lampada di Aladino faceva da cornice narrariva. Ambientazione riconoscibile, attorno ad una trama che offre anche possibili ambientazioni sonore, curate da Christian Marchi e Giacomo Plotegher, con una accurata scelta dei brani musicali che si adattavano ai vari livelli di preparazione, dalla propedeutica alla danza (a partire dai 4 anni) ai corsi di danza classica avanzata con sofisticate azioni coreografiche accademiche che rievocavano i grandi classici della danza, il tutto non lasciato al caso o ad una graduatoria di bravura ma rientranti nella logica dello spettacolo, con un gioco ad incastro delle varie componenti, un continuo inserirsi di classico con le piccole danzatrici della propedeutica, in mezzo alla danza moderna degli adolescenti dell’Hip Hop. Piace vedere che qua e là compaiono anche ragazzi che si cimentato sia nel ballo classico che nel Moderno e nella breakdance dove, nonostante sia una forma di cultura giovanile di tendenza, sono ancora sparuti i praticanti maschili.
Accurate sono state scenografie che si fanno digitali che rievocavano il mondo magico delle notti d’Oriente della Wasabi filmakers mente i costumi sono il prodotto di Assunta Granata Danzashop, insieme alla grafica di Shirley Garreta. Grande lavoro genitoriale e parentale, di assistenza dietro le quinte, elemento essenziale per confezionare uno spettacolo che va oltre il significato di saggio di fine d’anno. Il risultato è stato un lavoro ben congeniato dal regista coadiuvato dalle varie insegnanti dei gruppi (Paola Calabrò, Giovanna Fantini, Desirèe Piazzese, Laura Miori, Francesco Lappano, Alessio Vanzini), con Elisa Versini che, nostante la maternità e l’impegno di cura di mamma, ha continuato il suo lavoro di coreografa come parte attiva nel creare le danze di Moderna e di parte di Neoclassica e di super visore di tutto il progetto di scuola.
Quest’anno si è notato un allentamento sulla formula musical limitata ai due protagonisti, Jasmine (Desirèe Piazzese) e Aladino (Franco Gomez) ben caratterizzati nei rispettivi ruoli, coinvolti in scene di canto e recitazione da solista e in duetto, a tutto vantaggio della coreografia che ha acquisito spettacolarità e fluidità nella narrazione. Risultano così ben costruite e incisive le parti di contorno con il Genio, coinvolto anche nel canto, di Angelo Sgherza, il perfido Jafar, sornione e pasticcione, interpretato da Ugo Andreatta, compagno di vita di Elisa, con Abu, amica fedele di Jasmine di Zeplin Soardi; vivace l’ assieme dei bambini in veste di trigrotto, scimmietta e pappagallo. La voce narrativa di Daniela Chemotti, come abile affabulatrice uscita dal libro delle Mille e una Notte, ripercorre la vicenda della lampada magica.
Insieme a loro tutti i personaggi di contorno alla vicenda con Guido Bresciani, gran Sultano, Nadia Luchetta, moglie del Sultano, Viviana Sabino, amica di Jasmine, Paola Sabino, mamma di Aladin, sempre pronti in posizione scenica.
ph. AVMspettacolo ph. Matteo Bertelli
Nessuno fuori tempo o fuori posto grazie al lavoro preciso e minuzioso, che ha meritato un grande successo da tutto esaurito per un evento che ha saputo raccogliere pubblico dalla città capoluogo oltre che di sostenitori e amici della scuola provenienti da Riva del Garda