In questi giorni di metà giugno presso la galleria craffonara a Riva del Garda dal 4 al 17 giugno è in corso di allestimento una particolare esposizione 404 a mezz’aria un percorso artistico in cui i giovani artisti dell’Alto Garda si sono riuniti nei loro collettivi artistici per mettere in esposizione la loro personale percezione e visine dei luoghi dell’Alto Garda.
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Si tratta di progetto complesso, non estemporane,o che nasce all’interno del bando regionale Generazioni, promosso dalle provincie autonome di Trento e Bolzano, Regione Trentino Alto-Adige, con il supporto di Alperia (ente di gestione dell’energia in Alto Adige) e fondazione Sparkasse di Bolzano. Nella declinazione sul nostro territorio Alto Garda ha preso forma il progetto Animare Luoghi sospesi, anche questo finanziato dal Piano giovani di Zona e sostenuto dalle politiche giovanili della Comunità Alto Garda e Ledro come sinergia tra le tante associazioni e collettivi creativi giovanili di zona  arrivando a Bolzano (Bolottee, Busa Network, Fies Core, Polenta Magazine, Cooperativa 19, e Officine Vispa) offrendo quindi una immagine di giovani artisti e creativi che sanno lavorare in collettivo ed entrare in contatto anche la politica, quando questa è capace di attivare progetti per dare spazio all’innovazione culturare. Il prodotto finito in zona è stata una fanzine a-mezzaria.Amezzine progetto grafico a cura di Borlottee, collettivo di artisti digitali che ha curato la selezione artistica che ha dato vita ai contributi presenti nella fanzine, un prezioso volumetto f.to a5 ed a  un percorso fotografico artistico che presenta la particolare interpretazione del paesaggio alto gardesano e non solo, attraverso “luoghi sospesi”. Il percorso ha preso forma ancora nel corso dell’inverno con workshop formativi alla Centrale Fies. Che cosa è un luogo sospeso? Lo spiegano bene nell’opuscolo: luoghi sospesi nel tempo, assenti dalle cartine turistiche, nascosti da palazzine e capannoni, in attesa di nuovi abitati, la cui vita e sospesa, percorsi visivi interpretati da artisti chiamati che hanno dato forma al progetto Jailbreak, che ha portato artisti a confrontarsi con altre visioni del territorio. Per il territorio della “Busa” Gli artisti hanno così renterpretato aluni luoghi del territorio, quali l’ex centrale idroelettrica di Concei (Ledro) operativa dal 1905 al 1968, Villa Angerer ad Arco, ex Sanaclero, oggetto di un lungo dibattito urbanistco sul suo recupero, l’ex Colonia Miralago, spazio storico di benessere curativo e poi educativo, anche questo in attesa di rigenerazione urbana.
 
La mostra a Riva del Garda ha voluto esporre il particolare percorso di rilettura iconografica di questi luoghi affidato alle immagini di Mattia Romeri, Anna Dietzel, Michele De Roberto, offrendo al visitatore una percezine anche visionaria e inquietante attorno a questi luoghi abbandonati nella loro quotidianità. A contorno della parte grafica, comprensiva di esposizione di cartoline alternative sul territorio a cura di @le_sarca (testata di giornalismo investigativo del Trentino) e @busacaustica, una raccolta visiva delle lamentele postate dai “busani” su apposito gruppo che restituisce una visione non patinata del territorio, senza i filtri della comunicazione turistica.

Un video installazione, visivamente vintage, ricostruisce le suggestioni di scoperta di questi luoghi.
La fanzine, ma sarebbe più corretto, il catalogo, riporta il complesso dei progetti condivisi anche con la provincia di Bolzano, Narrare territori: pratiche a confronto territori idealmente vicini ma distinti che fanno fatica a ibridarsi e che solo l’arte permette di far colloquiare.

Il confronto con le istituzione prende forma con il Mag (Museo Alto garda) l’11 giugno quando negli spazi della Rocca di Riva prenderà forma l’ appuntamento con Sunday Pills, l’aperitivo rivano dove si incontrano cultura e socialità, questa volta in una cornice d’eccellenza con lo spazio del MAG che verrà abitato da performance, installazioni e dj set. A cura del collettivo Borlottee, Seewsaw, Smarmellata si dialogherà con le opere, a volte consacrandole, a volte dissacrandole, dalle ore 20

 

 

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