Sabato 25 gennaio 2020, ore 17 Auditorium del Conservatorio di Musica di Riva del Garda
Giornata della Memoria 2020
Comune di Riva del Garda con Associazione Amici della Musica Riva del Garda
TRIO QUIA MUSICA
Davide Moro, violino- Alberto Magon, viola- Camillo Lepido, violoncello
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Serenata per Trio d’archi in Re magg. Op. 8
(violino, viola, violoncello)
I.Marcia. Allegro – Adagio; II.Menuetto. Allegretto
III.Adagio – Scherzo. Allegro molto – Adagio – Allegro molto – Adagio; IV.Allegretto alla Polacca V.Thema con Variazioni: Andante quasi allegretto – Variationen I-IV – Marcia. Allegro
Hans Kràsa (1899-1944)
Dance for String Trio, (Terezin 1943)
Passacaglia and fugue for String Trio
(Terezin, Auschwitz 1944)
Letture a cura di
Maddalena Brighenti, Maria Luisa Crosina, Federica Fanizza, Walter Piombini
Concerto dedicato alla Giornata della Memoria che ricorda la liberazione del campo di Auschwitz il 27 gennaio del 1945, promosso dal Comune di Riva del Garda in collaborazione con l’Assciazione Amici della Musica di Riva del Garda. Il trio Quia Musica di recente formazione costituito da giovani strumentisti e di comprovata esperienza Davide Moro, violino, Alberto Magon, viola, Camillo Lepido, violoncello hanno voluto rendere un doppio omaggio musicale, con musiche di Ludvig van Beethoven e Hans Krása , musicista ebreo. Ha presenziato l’assessore Flavia Chincarini. Cade nel 2020, il 250° anniversario della nascita Ludwig van Beethoven (Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) figura cruciale della musica colta occidentale, l’ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. E’ opportuno ricordarlo anche in questa occasione per rammentare il triste destino della musica quando soggiace ad un uso strumentale che crea illusione di libertà e che praticarla nelle forme più classiche non è condizione sufficiente perchè una persona sia considerata libera dai preconcetti di razza inferiore, incapace di pensare e di creare e ancor più di esistere. Questa è stata sorte del compositore Hans Krása (Praga, 30 novembre 1899 – Auschwitz, 17 ottobre 1944) ceco di origine ebraica, vittima dell’Olocausto che contribuì a realizzare una vita culturale nel campo di concentramento di Theresienstadt, prima di essere deportato e ucciso ad Auschwitz. Mentre era internato nel campo, produsse una serie di opere da camera anche se a causa delle circostanze, alcuni di questi non furono finiti. Insieme a Pavel Haas, Karel Berman, Viktor Ullmann, Karl Berman, Ilse Weber, sono considerati i musicisti ebrei che costrette ad operare dei campi di sterminio, vittime predestinate dell’annientamento razziale. Omaggio con due composizione strumentali Dance e Passacaglia scritte in quel periodo di internamento, composizioni brevi e struggenti per l’astrattezza dello stile compositivo. Struggente e partecipata interpretazione dei ragazzi del complesso strumentale, che sebbene giovani, hanno una consolidata carriera alle spalle con partecipazioni in orcheste di prestgio e esperienze di docenza. Il concerto è stato animato dalle letture di alcuni componenti del gruppo il Té delle letture (Maddalena Brighenti, Maria Luisa Crosina, Federica Fanizza, Walter Piombini) testimonianze dirette da Etty Hillesum, Primo Levi, Musica a Terezin di Josef Bor, sul come fosse utilizzata la musica dei campi di stermini, da accompagnamento alle esecuzioni, a momenti di intrattenimento per i gerarchi. A scorrere un breve estratto del documentario truffa di propaganda girato dai Nazisti nel campo di Terezin a sostegno del buon trattamento a cui gli ebrei erano sottoposti in quell’assembramento fortificato a beneficio della Croce Rossa internazionale. L’esecuzione della serenate di Beethoven è stata invece accompagnata dalla lettura di un estratto della J.Gottlieb Fichte I discorsi alla nazione tedesca (1808) dedicata all’insorgenza dei nazionalismo su base etnica, nel mentre le composizioni del musicista tedesco trasmettevano l’idea di universalità insita nella musica.
Note di programma:
Hans Krása (Praga, 30 novembre 1899 – Auschwitz, 17 ottobre 1944) è stato un compositore ceco di origine ebraica, vittima dell’Olocausto. Contribuì a realizzare una vita culturale nel campo di concentramento di Theresienstadt, prima di essere deportato e ucciso ad Auschwitz. Studiò sia il pianoforte che violino da bambino e continuò a studiare composizione presso l’Accademia di musica tedesca a Praga. Dopo essersi laureato, diventò un répétiteur al Neues Deutsches Theatre, dove incontrò il compositore e direttore Alexander von Zemlinsky. Il suo debutto come compositore arrivò con la sua Four Orchestral Songs op. 1, basato sul Galgenlieder di Christian Morgenstern. Il lavoro fu eseguito per la prima volta sotto la direzione di Zemlinsky a Praga nel maggio del 1921 e fu ampiamente acclamato. Il suo risultato più notevole, tuttavia, fu l’opera Verlobung im Traum (Il fidanzamento in un sogno) ispirata al romanzo Il sogno dello zio di Fëdor Dostoevskij. Questo lavoro fu eseguito per la prima volta al State Opera di Praga nel 1933 sotto George Szell e fu insignito del Premio di Stato Cecoslovacco. Nel 1943 Krása fu deportato presso il Campo di concentramento di Theresienstadt dove elaborò la fiaba musicale per bambini, Brundibar. Mentre era internato nel campo, produsse una serie di opere da camera anche se a causa delle circostanze, alcuni di questi non furono finiti. Insieme a Pavel Haas, Karel Berman, Viktor Ullmann, Karl Berman, Ilse Weber, sono considerati i musicisti ebrei che costrette ad operare dei campi di sterminio, vittime predestinate dell’annientamento razziale.
Quia Musica? Perché il musicista è tra i mestieri più belli che siano mai esisti: ogni giorno non è mai uguale al precedente. La musica, tutta, è la miglior arma contro la noia e la monotonia del vivere quotidiano. Il musicista non finisce mai di imparare, passa la vita a praticare ed allenarsi. Il musicista non invecchia mai. Tre giovani musicisti che si sono incontrati nel corso dei loro studi musicali a Lugano, Zurigo, Brescia e Bergamo
Trio Quia Musica
Camillo Lepido, nato a Milano nel 1991, si è diplomato in violoncello presso il Conservatorio G. Verdi di Milano con il Maestro Marco Bernardin. Ha suonato in diverse orchestre, tra cui Orchestra Sinfonica di Piacenza, Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra Sinfonica di Stato della Romania, Orchestra Antonio Vivaldi, Orchestra del Festival Internazionale pianistico di Brescia e Bergamo, con concerti in Italia, Svizzera e negli Stati Uniti. Si è perfezionato presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona con Rocco Filippini e attualmente sta terminando il Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio della Svizzera italiana nella classe del Maestro Johannes Goritzki.
Davide Moro, nato nel 1995, inizia lo studio della musica all’età di 6 anni. Frequenta il conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria, diplomandosi in violino con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M. Riccardo Sasso. A settembre 2017 ha terminato il Master of Arts in Music Pedagogy presso il Conservatorio della Svizzera Italiana sotto la guida del maestro Pavel Berman per il violino ed Anna Modesti per la didattica. Ha collaborato e collabora con orchestre come quelle del Teatro F. Cilea, l’Orchestra del Conservatorio della Svizzera Italiana, Teatro Olimpico di Vicenza, facendosi dirigere da maestri quali A. Lonquich, Pavel Berman, Xian Zhang. Recentemente ha fondato il trio d’archi Quia Musica e all’attività concertistica affianca quella pedagogica. Attualmente è docente in diverse scuole musicali in Italia e in Svizzera.
Alberto Magon, viola, originario di Rovigo nel 1989, diplomato in viola nel 2008. Si è specializzato alla Scuola di Musica di Fiesole, oltre che a perfezionarsi con il M° Bruno Giuranna ai corsi dell’Accademia Chigiana di Siena. Fin dal 2012 iniziando a collaborare con giovani e prestigiose orchestre italiane, con L’orchestra Cherubini diretta dal M° Muti, con la quale nel 2015 partecipò al Festspielhaus per il Salzburg Fest. Ha all’attivo collaborazioni con coi solisti dei Berliner Philarmoniker come Christoph Horak e Bruno Delapelaire. Nel 2018 si perfeziona con Gilad Karni, prima viola della Tonhalle di Zurigo, continuando la sua collaborazione per teatri italiani ( Teatro Lirico di Cagliari; Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna ) e con l’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano. Nel 2018 vince il secondo premio al Padova International Competition con il Trio Quia Musica per la categoria Musica da Camera. Attualmente è in organico nell’orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza. Come solista partecipa a gruppo cameristici partecipando a Vicenza ad eventi culturali appositamente creati negli spazi culturali della città.
Federica Fanizza