Attualità-Approfondimenti

La Fondazione Arena di Verona: 3 concerti in 3 piazze della città

Dopo il Festival d’estate 2020, la Fondazione Arena continua la sua attività musicale dedicati nuovamente alla città: tre eventi gratuiti nel segno della grande Musica nelle piazze più suggestive di Verona, Piazza Bra, Piazza dei Signori e la piazza antistanze la Basilica di S. Zeno. La nuova iniziativa porta brani di Beethoven, Cherubini, Rossini, Bellini e Donizetti, fuori cinta dell’anfiteatro millenario ma rimanendo sempre a cielo aperto, tra monumenti e scorci scaligeri. Oltre la tempesta che ha colpito la città il 23 agosto, la città e le sue attività culturali ed economiche sono ripartite in pieno vigore con la conclusione delle serate programmate in Arena per il Festival musicale.  Verona in musica è quindi un’occasione unica e privilegiata per riscoprire l’arte e la città in tutte le loro forme. Il Sindaco di Verona e Presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina, con Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena, spiegano le ragioni che stanno alla base di questa nuova rassegna: «Il primo concerto che abbiamo tenuto in luglio davanti a Palazzo Barbieri è stato un momento di festa, commovente e insieme liberatorio. Con i nostri complessi artistici siamo tornati a dare voce all’Arena dopo mesi di silenzio e la risposta del pubblico, accorso numeroso ben oltre le nostre attese, ci ha ricordato l’efficacia e l’alto valore simbolico, sociale e collettivo della Musica. Confortati da questo spirito e consci del ruolo della Fondazione nella vita della sua città, proponiamo tre eventi completamente nuovi, tutti diversi, in tre piazze veronesi per incontrarci di nuovo tutti, in sicurezza, uniti dai messaggi universali dei più grandi compositori».
Affidati a tre direttori fedelissimi della Fondazione Arena il programma si articola in tre concerti che caratterizzano spazi e momenti della vita musicale e storica della città di Verona.

Domenica 27 settembre. Si inizia infatti da Piazza Bra proprio con Beethoven, di cui ricorrono nel 2020 i 250 anni dalla nascita: del genio di Bonn sono proposte l’epica Ouverture da Egmont e la Settima sinfonia in la maggiore, opera che Wagner definì “l’apoteosi della danza”. All’Orchestra dell’Arena diretta dal giovane veronese Andrea Battistoni si affianca il Coro preparato da Vito Lombardi per due pagine di Luigi Cherubini, contemporaneo di Ludwig van Beethoven, presente nel concerto con il delicato Pater noster e con il festoso mottetto Exulta e lauda, ritenuto perduto fino a pochi anni fa.
Sabato 3 ottobre. Si prosegue in Piazza dei Signori, con un concerto sotto le stelle e sotto lo sguardo vigile del “gran padre Dante”, con Il Belcanto italiano: un’antologia delle più belle pagine d’opera dell’Ottocento, sospese tra bellezza neoclassica e ardore romantico. Solisti di prestigio sono il soprano Ruth Iniesta e il tenore Enea Scala, mentre la direzione è affidata a Jordi Bernàcer. L’Orchestra e il Coro dell’Arena eseguono brani celebri dalle opere più significative di Bellini e Donizetti: Norma, La Sonnambula, I Capuleti e i Montecchi, Don Pasquale, Lucia di Lammermoor. In programma anche Rossini con La donna del lago e le celebri sinfonie de La Cenerentola e L’Italiana in Algeri (l’ultima che è risuonata al Teatro Filarmonico proprio alla vigilia della chiusura nazionale).
Sabato 10 ottobre. Si conclude nella piazza antistante la basilica romanica di San Zeno con l’ultimo capolavoro corale di Gioachino Rossini: la Petite Messe solennelle. Con l’Orchestra e il Coro, preparato da Vito Lombardi, sono impegnati i quattro solisti: il soprano Ruth Iniesta, il contralto Agostina Smimmero, il tenore Matteo Roma e il basso Alessandro Abis, diretti dal maestro Francesco Ommassini.
E si riprenderà l’attività al Filarmonico per la ripresa della stagione autunnale, che ricomincia laddove si era interrotta, con otto concerti in doppia data e quattro recite di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, dal 16 ottobre al 31 dicembre.
I tre eventi nelle piazze sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, seguendo le norme di sicurezza e di distanziamento interpersonale, con una durata prevista di 75 minuti circa senza intervallo. Per ognuna delle serate l’orario di inizio è fissato alle 19:30 ed è previsto un recupero il giorno successivo in caso di maltempo.

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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