Non si può parlare di una rassegna unitaria, anzi forse avrebbe perso quel carattere di assieme che raccoglie le esperienze organizzative fatte da piccole e grandi associazioni più o meno sostenute dalle rispettive amministrazioni comunali che intendono animare le giornate che scandiscono le ricorrenze di queste periodo di feste.
Pe una tacita tradizione, questa stagione musicale prende avvio con i concerti in onore di Santa Cecilia, patrona della musica. E’ il coro polifonico di Riva del Garda Anzolim de la Tor, che apre il ciclo di concerti con il consueto Concerto per Santa Cecilia (vedi link). A loro spetta la chiusura degli eventi musicali con il concerto dell’Epifania del 6 gennaio.
Ma quanto caratterizza la musica in questi territori tra Riva del Garda, con le sue frazioni e Arco, in questo periodo sono gli appuntamenti che da più di 40 anni la Comunità parrocchiale di Bolognano d’Arco, offre per le festività. Sono appuntamenti confezionati dal gruppo di volontari appassionati che offrono opportunità a giovani strumentisti e a compagini orchestrali territoriali lo spazio concertistico nella chiesa parrocchiale, eventi sempre molto graditi dal folto pubblico che vi partecipa. Quest’anno sono state chiamate l’Ensemble Euritmus di Rovereto con la guida di Klaus Broz e l’Orchestra de i Filarmonici di Trento, diretti da Alessandro Arnoldo assieme alla giovane soprano di Trento Irene Bottura.
Altro appuntamento di tradizione il concerto dell’Immacolata proposto dal complesso musicale Camerata città di Arco nella locale Chiesa Collegiata che offre un repertorio di musicale tra sacro e profano di rara esecuzione e adatto al proprio organico di orchestra da camera.
Quest’anno alla direzione del gruppo orchestrale è stato chiamato il giovane direttore Sebastiano De Salvo con la presenta di due complessi polifonici di Martignano (Trento) e di Lavis (Tn) con un programma mozartiano incentrato sui Vesperas Solemnes de Confessore. Anche qui voci attinte dal vivace vivaio del conservatorio di Trento.
Non poteva mancare in una località che è stata nell’Ottocento sede di Kurort sotto il dominio austriaco il tradizionale concerto di Capodanno. Qui è stata l’amministrazione comunale del comune di Arco che ha proposto nel salone delle feste dello storico Casinò Municipale l‘Orchestra delle Alpi di Rovereto che, sotto la direzione artistica di Klaus Broz, riunisce giovani strumentisti trentini attivi in orchestre nazionali e internazionali, riuniti per l’occasione. Ad eseguire: un corposo programma sinfonico che oltre a comprendere alcune rarità del repertorio della famiglia Strauss (Joseph e Johann, jr.) ha presentato poemi sinfoni di Grieg e Sibelius, del quale il Concerto per violino, op. 47, (Primo movimento) con solista Barbara Broz sotto la direzione il promettente direttore Stefano Torboli, che ha guidato l’orchestra in un fitto calendario, a scavalco dell’anno , di eventi tra Trentino e Veneto.
Questo ciclo di eventi ha avuto la sua conclusione, come era iniziato 40 giorni prima, con il concerto dell’Epifania della Corale di Riva del Garda Anzolim de la Tor dando inizio in questo 2024 alle celebrazioni per il 45° anniversario della fondazione con protagonisti della serata i coristi e le coriste della nuova sezione Voci Bianche, a cui si sono aggiungono le voci della sezione Voci Miste e l’organista Mattia Rosati, giovane e talentuoso studente dell’Università della Musica di Monaco di Baviera. In programma hanno presentato compositori che hanno fatto la storia della musica, da César Franck ad Antonio Vivaldi, da Marco Frisina a John Rutter.
Il tutto è stato generato con la partecipazione di strutture organizzative e di promozione musicale che si fondano sul volontariato dell’associazionismo. Certamente non hanno esaurito il fitto calendario di eventi, ma che, segnano eventi che si sono consolidati nel tempo, acquisendo la loro specificità, ossia, vetrina di giovani eccellenze artistiche musicali del territorio come spazio di confronto di quanto sia attiva la pratica della musica classica nel territorio trentino.
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