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Perché il 2020 non sia un anno silenzioso. La Fondazione Arena di Verona presenta le stagioni 2020 e 2021

Perché il 2020 non sia un anno silenzioso. La FONDAZIONE ARENA DI VERONA presenta le stagioni 2020 e 2021

Con la conferenza stampa che la Sovrintendente Cecilia Gasdia ha voluto convocare martedì’ 5 maggio via web, la Fondazione Arena di Verona ha voluto lanciare un preciso messaggio al mondo della musica:” non lasceremo in questa estate 2020 lo spazio dell’anfiteatro romano vuoto, buio e silenzioso”. Un  messaggio chiaro, con la volontà di  giocare in anticipo, non facendosi trovare impreparati qualora andasse a buon fine il protocollo di sicurezza concordato con il ministro Franceschini nell’ambito delle trattative condotte dalla Fondazione per la ripresa delle attività musicali. Presenti il Sindaco Federico Sboarina, presidente della Fondazione, la sovrintendente, nonché direttore artistico, assieme al direttore generale Gianfranco De Cesaris , questa convocazione della stampa voleva essere un segnale forte e chiaro, una volontà di ripartenza dopo questi tre mesi di blocco totale (dal 22 febbraio) di tutte le forme di spettacolo dal vivo  e di intrattenimento senza alcuna prospettiva di riprendere in tempi brevi, nella consapevolezza del rispetto del lavoro delle maestranze dell’ente e degli artisti stessi che erano stati scritturati. Le previsioni sono di una partenza prudente, in previsione di rigidi protocolli di sicurezza a tutela della salute degli operatori dello spettacolo e del pubblico. Da una prospettiva di non fare nulla e di lasciare un buco nero nella vita culturale sia di Verona e di far slittare tutto il cartellone del 2020 al 2021, ecco che per l’estate 2020 la Direzione Artistica ha elaborato un progetto straordinariamente innovativo e del tutto inedito per un’Arena mai vista che, in via del tutto eccezionale, avrà l’evocativo titolo di “Nel Cuore della Musica”. In cantiere concerti lirici, grandi eventi nello spazio riprogettato dell’Arena. Una platea trasformata un palco orchestra, a lati dell’ellisse dell’anfiteatro i cantanti del coro sulle gradinate il pubblico, non più di 3 mila spettatori. L’articolazione degli accessi della struttura monumentale permettono di attuare percorsi differenziati e di sicurezza per il pubblico.  Certo non sono i numeri dei 13 mila spettatori quale è la capienza massima attuale, tante saranno anche le problematiche organizzative, far rientrare una parte delle spese da questo progetto estivo, ma dichiarato sostenibile dal punto di vista finanziario. Ma si tratta di un segnale sociale per la città di Verona, per il mondo dello spettacolo, in attesa che il ministero dia, entro giugno l’assenso al piano. Le prospettive sono di fare affidamento ad un turismo di prossimità, territoriale che deve tener conto delle attuali situazioni di mobilità regolamentata. Costi dei biglietti saranno accessibili prendendo come riferimento il prezzo medio della gradinata numerata. Il programma di serate-evento di agosto 2020 potrà contare su una importante parata di star internazionali ed eccellenze italiane che, grazie al nuovo formato, garantiranno agli spettatori un’esperienza irrinunciabile, grazie alla bellezza monumentale dell’Arena in un nuovo gioco di fughe prospettiche, per esaltare l’unicità architettonica e storica degli spazi. Le date e le proposte artistiche saranno annunciate in maniera definitiva solamente una volta ottenute le necessarie autorizzazioni (anche in osservanza dei decreti ministeriali sull’emergenza), al fine di non creare confusione nel pubblico in questa fase delicata.

L’importante è credere in questa possibilità. Su questa forte motivazione progettuale e ideale ecco che tanti sono stati gli artisti, amici dell’Arena di Verona, a cui Fondazione ha sottoposto il progetto “Nel cuore della Musica”, che hanno dato il loro entusiastico sostegno: Marcelo Álvarez, Marco Armiliato, Roberto Aronica, Daniela Barcellona Ezio Bosso, Plácido Domingo, Yusif Eyvazov, Vittorio Grigolo, Francesco Meli, Anna Netrebko, Leo Nucci, Daniel Oren, Lisette Oropesa, Michele Pertusi, Saimir Pirgu, Anna Pirozzi, Marina Rebeka, Luca Salsi, Fabio Sartori, Ekaterina Semenchuk, María José Siri, Sonya Yoncheva. “Le nostre grandi star hanno apprezzato calorosamente fin da subito la nuova configurazione per quest’estate, proprio loro che conoscono bene i nostri spazi. E se le autorità ce ne daranno la possibilità, quella del 2020 non sarà affatto una estate minore, sarà invece una stagione diversa, storica, memorabile per il nuovo assetto che assicura una potenza estetica di grande impatto e che diventerà così simbolo della rinascita culturale e sociale del Paese”. Così ha voluto fortemente evidenziare la Sovrintendente Gasdia contenta di essere riuscita a varare un cartellone 2021, che conterrà tutte le eccellenze che erano presenti nel 2020 arricchendole di nuovi nomi ed appuntamenti. La stagione 2021 sarà aperta da un omaggio alla opera regina dell’Arena: Aida, nel 150° anniversario dalla sua prima al Cairo del 1871 e nel 120° anniversario dalla morte del compositore Giuseppe Verdi. Le due recite di questa Aida in forma di concerto presenteranno un cast di grande eccellenza, che verranno rivelati entro la metà di maggio. Inoltre Fondazione Arena ha pensato in primis a tutelare tutti gli 80.000 spettatori affezionati che hanno già acquistato il biglietto per la Stagione 2020 e che fin da oggi potranno ottenere tutte le informazioni necessarie consultando il nostro sito internet www.arena.it o scrivendo all’indirizzo: ServizioClienti@geticket.it o telefonando allo 0458005151. Saranno possibili tre opzioni: spostare sin da subito il proprio biglietto sul titolo prescelto nel Festival 2021 o donare il proprio biglietto. A partire dal 15 giugno, secondo le regole che saranno stabilite dal Governo, sarà possibile richiedere un voucher per un importo pari a quello del biglietto in proprio possesso. In questo momento più che mai risulta preziosa la vicinanza e il sostegno di tutti gli sponsor: Unicredit, Major Partner da oltre 20 anni, il Gruppo Calzedonia con il marchio Falconeri, Volkswagen Group Italia, Deutsche BAHN, Veronafiere e ancora Air Dolomiti, Casa Vinicola Sartori, GrandVision, Metinvest, SDG Group, SABA parcheggi, Vicenzi, Aeroporto Catullo, A4 Holding, Veronabooking.

 

 

 

 

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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