A BRESCIA e a BERGAMO torna a battere il cuore della grande musica con l’edizione speciale del FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE-24 settembre-12 ottobre 2020
VITE PARALLELE BEETHOVEN E SCHUBERT
da armonie Sospese Schubert e Bruckner

Dopo la forzata sospensione per il lockdown, e grandi sforzi per ricollocare la manifestazione fuori dal suo periodo abituale, il 24 settembre si apre un’edizione speciale del Festival Pianistico Internazionale 2020, una rassegna di grande valore simbolico ed emozione che torna a far battere il cuore della grande musica a Brescia e a Bergamo.
E anche proprio per questo il Festival a settembre metterà al centro del cartellone musicisti italiani. Giovani e non solo.

Alexander Lonquich ©cecopato

“Ricominciamo ripartendo dai giovani della nostra Filarmonica con Alexander Lonquich nella duplice veste di direttore/solista. Alexander venne presentato a mio padre da Nikita Magaloff. Eravamo alla fine degli anni settanta. Tanta acqua sotto i ponti è passata, eppure in tanti ricordano il debutto di Lonquich al Festival tra gli eventi memorabili. Molti dei pianisti che appaiono in cartellone son ben noti al nostro pubblico – continua Orizio – In particolare Federico Colli che ci ha regalato sul finire di luglio una splendida anteprima in un luogo così idiomatico per la storia del Festival, Calino, frazione di Cazzago San Martino.
Lì nacque il Festival e lì fece i primi passi grazie alla tenacia e alla volontà di Agostino Orizio e al genio di Arturo Benedetti Michelangeli, che in quell’epoca risiedeva proprio nel comune di Cazzago. Amarcord? Sì, può essere. Il presente così incerto ci obbliga a ripensare al futuro proprio partendo da alcuni valori fondanti del passato, autentico ponte verso il futuro” ecco perché la 57esima edizione del Festival sarà dunque idealmente dedicata ad Arturo Benedetti Michelangeli in occasione dei 100 anni dalla nascita.

Pier Carlo Orizio direttore Festival

Cambia la formula, molto più concentrata, di quello che è uno degli appuntamenti più prestigiosi in Europa e tra le rassegne più importanti al mondo dedicate al pianoforte.
18 giorni di festival, dal 24 settembre al 12 ottobre, una rassegna che onora la vocazione e la sua storia d’eccellenza facendo di un programma rivisitato un nuovo punto di forza, a cominciare da una formula del tutto nuova con concerti sull’intero arco della giornata.
“Vite parallele – Beethoven e Schubert” il titolo della 57esima edizione. Franz Schubert resta il protagonista a lui verrà affiancato Ludwig van Beethoven di cui nel 2020 si celebrano i 250 dalla nascita. “Dopo la pausa forzata, dolorosa anche se necessaria, riprendiamo a fare musica. Musica dal vivo, non un surrogato – racconta il direttore artistico Pier Carlo Orizio – certo, non sarà ancora una ripartenza a pieno regime, per questo ci varrà ancora del tempo. Tuttavia di ripartenza si tratta. Ci ritroveremo al Teatro Sociale di Bergamo e nell’omologo bresciano, come pure nella stupenda cornice della Chiesa di Santa Maria del Carmine di Brescia. Non saremo in tanti: circa 200 saranno i posti disponibili nel rispetto dell’attuale protocollo di sicurezza. Speriamo vivamente di soddisfare il maggior numero di spettatori, partendo dai nostri abbonati, che in questo periodo in particolare hanno manifestato tutta la loro amicizia nei nostri confronti, e che ringrazio per la forte e concreta solidarietà dimostrata”. Il cartellone bergamasco si apre con un’anteprima il prossimo 26 agosto, nella cornice di Lazzaretto on stage con il recital di Andrea Bacchetti, realizzato in collaborazione con il Comune di Bergamo e con il sostegno di UBI Banca, Main Sponsor della manifestazione. Inaugura invece “Vite parallele” venerdì 24 settembre a Bergamo con un doppio appuntamento e il giorno successivo a Brescia il duo pianistico Alexander Lonquich / Cristina Barbuti e la Filarmonica del Festival diretta da Lonquich con in programma Schubert e Mozart.
In Città Alta il Festival mantiene la formula dei concerti serali. Sul palco del Teatro bergamasco si susseguono Filippo Gorini (26 settembre), la Filarmonica diretta da Pier Carlo Orizio con solista Federico Colli (28 settembre), Roberto Cominati (1 ottobre), Giovanni Bellucci e Ilia Kim (4 ottobre rispettivamente alle ore 16 e 21), Alessandro Taverna (6 ottobre) e Boris Petrushansky (7 ottobre). Appuntamenti off teatro, quattro Concerti con i giovani talenti in Sala Piatti: il recital di Josef Edoardo Mossali il 30 settembre e tre appuntamenti in collaborazione con il Conservatorio Donizetti dedicati a Beethoven e a Schubert giovedì 8 ottobre alle ore 17 e 21 ed infine il 12 ottobre alle ore 21. Il cartellone bresciano, che si concentra nell’ultimo fine settimana di settembre, sperimenta una formula  con 3 concerti giornalieri (alle 11, alle 16 e alle 21).

AlessandroTaverna @Giorgio Gori Photography
Filippo Gorini Pianist
Photo: Marco Borggreve
Ilia Kim Photo: Roberto Mora

Dopo l’appuntamento inaugurale, sabato 26 settembre sono ospiti la mattina Giuseppe Albanese e il pomeriggio il bresciano Federico Colli. Alle ore 21 si replica il concerto inaugurale della sera precedente. Domenica 27 i recital di Maurizio Baglini (ore 11), Alexander Lonquich (ore 16) ed infine il concerto della Filarmonica diretta da Pier Carlo Orizio con solista Federico Colli (ore 21).

Annalisa Stroppa ©Victor Santiago

La Filarmonica del Festival, con la partecipazione straordinaria della cantante Annalisa Stroppa, chiude la rassegna bresciana con due concerti gratuiti sabato 10 alle ore 21 e domenica 11 ottobre alle ore 18.30 nella Chiesa di Santa Maria del Carmine con la Quarta Sinfonia di Mahler. L’ingresso ai concerti in S. Maria del Carmine è gratuito, previo ritiro del biglietto presso il punto vendita CTB di Piazza Loggia per sostenitori e abbonati nelle giornate loro dedicate, e per tutta la cittadinanza nelle giornate del 10, 15, 16 settembre dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.
programma Festival 2020 (PDF)

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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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