In queste ultime due stagioni siamo stati costretti a confrontarci con pesanti condizionamenti che hanno messo a dura prova la nostra volontà di portare avanti un messaggio, in cui crediamo profondamente, di divulgazione e sostegno all’arte. Non so se il futuro ci riservi o meno altre situazioni critiche, personalmente il passato periodo mi ha insegnato che la socialità è un valore irrinunciabile e che l’arte si nutre della volontà degli esseri umani di stare insieme, comunicare tra di loro e tramandare questi valori alle future generazioni. Mi sia concesso qualche esempio banale: attraverso l’arte (la musica nel nostro caso specifico) possiamo condividere la disperazione di Beethoven che si accorge della sua sordità, intravedere la “diabolicità” dell’invenzione di Paganini, scorgere Haydn che ammicca al suo principe o ancora condividere lo stupore di Mendelssohn davanti a un racconto di fate…….possiamo godere del loro essere stati umani speciali, ma pur sempre umani in mezzo a loro simili. L’augurio che rivolgo a tutti noi è di poterci riappropriare dei momenti di socializzazione a cui abbiamo dovuto rinunciare e fra questi il ritrovarsi in una sala da concerto è sicuramente tra i più nobili e meritevoli della nostra attenzione.
Klaus Manfrini direttore artistico
Programma 2022-2023

Il Preludio di Stagione alla 101a stagione di concerti dell’Associazione Filarmonica di Rovereto, che si è tenuto nelle giornate 6-7-8 ottobre 2022, ha voluto porsi alcune riflessione sulle modalità di avvicinamento di un nuovo pubblico alla frequentazione della musica classica. Occasione nata dall’opportunità di presentare il calendario dei concerti della nuova stagione e di collegarlo con alcune modalità di come sarà articolata la Stagione dei concerti 2022-2023. Come comunicare i contenuti della musica “classica”, con quali modalità, per quali pubblico?  Attorno ad un tavolo e di fronte ad un pubblico numeroso si sono confrontati Giorgio Battistelli compositore e direttore artistico della Fondazione Haydn, recentemente premiato con il Leono d’oro alla carriera dalla biennale Musica di Venezia, Giovanni Bietti musicista e divulgatore musicale e curatore di programmi di approfondimento ed educazione all’ascolto per Rai Radio 3, tra i quali Lezioni di musica e, collegata a distanza, Cecilia Fonsatti direttrice dell’Unione Musicale di Torino, con la moderazione di Federica Fanizza giornalista musicale.

Tante le questioni aperte, che passano da una diversa articolazione dei programmi di proposte musicali differenziati per età, altre modalità di presentazione, nuova disposizione degli spazi di ascolto. I relatori hanno posto il problema sulla capacità di attenzione del pubblico attuale, ma anche sulle molteplici possibilità di ascolti di musica e di raffrontare autori passati ma su tematiche del presente. Quanto influenza l’uso dei social e dei media sulle scelte di ascolto. Come comunicare anche la proposta? Tante le questioni aperte e tante le possibili soluzioni, ma con una unica presa d’atto: il mondo dell’ascolto è cambiato e occorre adattarsi  a questo con la necessità di elaborare  nuove modalità di ascolto anche non conformi allo standard di un partecipazione in forma tradizionale alle manifestazioni concertistiche. Ma soprattutto far capire che il mondo della musica della classica rappresenta anche un mondo attuale capace ancora di raccontare la storia dell’umanità attraverso quello che i compositori di ogni tempo e geografia ci hanno lasciato.

 

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