Delirio
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Riccardo Frizza
Lucia di Lammermoor
Gaetano Donizetti
Lucia (Jessica Pratt) Enrico (Jungmin Kim) Raimondo (Adriano Gramigni)
1. Oh giusto cielo… Il dolce suono
2. Ardon gli incensi
3. S’avanza Enrico
4. Spargi d’amaro pianto
Emilia di Liverpool
Gaetano Donizetti
Emilia (Jessica Pratt) Candida (Ana Victória Pitts)
5. Ecco, miratela
6. Madre! deh placati!
7. Ah! di contento
Linda di Chamounix
Gaetano Donizetti
Linda (Jessica Pratt) Pierotto (Ana Victória Pitts)
8. Linda! a che pensate
9. Nel silenzio della sera
10. No, non è ver… mentirono
I Puritani
Vincenzo Bellini
Elvira (Jessica Pratt) Riccardo (Jungmin Kim) Giorgio (Adriano Gramigni)
11. O rendetemi la speme
12. Qui la voce sua soave
13. Vien diletto è in ciel la luna
La Sonnambula
Vincenzo Bellini
Amina (Jessica Pratt) Elvino (Dave Monaco) Rodolfo (Adriano Gramigni) Teresa (Ana Victória Pitts) Alessio (Jungmin Kim)
14. Coraggio… è salva!
15. Ah! non credea mirarti
16. Ah! non giunge uman pensiero
La custodia del cofanetto del cd si presenta con una inedita grafia: come rotta, con la foto del personaggio, Lucia Ashton della Lucia di Lammermoor di Donizetti, tracciata di sangue come una immagine filtrata da uno specchio rotto. Già perchè quanto ci presenta il soprano Jessica Pratt nel suo nuovo cd Delirio, sono i suoi personaggi musicali di quelle trame liriche che hanno come protagoniste eroine travolte dalla follia o che si abbandonano a un momento di alterazione del loro stato mentale, più o meno patologico, con risvolti più o meno tragici. Sono quelle eroine che hanno consacrato il soprano australiano come protagonista del bel canto: Amina, (Sonnambula), Elvira (I Puritani) di Vincenzo Bellini, Linda di Chamounix e Lucia di Lammermoor, di Gaetano Donizetti, come la più rara Emilia di Liverpool sempre di Donizetti, apparsa in modo sporadico in occasione di recuperi discografici.
Spiega bene il musicologo, nelle note del libretto allegato, Fabrizio Della Seta, a cui si deve la revisione critica de I Puritani di Vincenzo Bellini, quali siano le caratteristiche dei personaggi femminili scelti da Jessica Pratt. Personaggi travolti da vicende sentimentali e di passioni, tra amori ostacolati e situazioni politiche aggrovigliate che compromettono amori liberamente scelti e per questo osteggiati e contrastati, che mettono in crisi il rapporto di amore. In qualche caso si risolvono con un lieto fine dopo tante vicissitudini equivoci. Storia a sè, il dramma di Lucia Ashton della Lucia di Lammermoor, dramma tragico come viene definito nel libretto tratto dal romanzo di Walter Scott, La Sposa di Lammermoor, l’unica, in questa antologia, che ha un esito tragico con la morte dei due amanti in scene separate dove la scena “madre” è proprio la scena della pazzia della protagonista, travolta dalla follia, per un amore osteggiato, che l’ha indotta ad ammazzare il promesso sposo imposto e a condurla alla morte: la scena di pazzia più famosa di tutto il teatro lirico, in cui l’ascoltatore prende parte e condivide tutto il percorso di frantumazione della mente della protagonista attraverso la musica di Donizetti.
Ecco l’immagine di copertina del Cd che ci offre una visione frantumata.
Spesso l’uscita di un cd di registrazioni di un’artista del canto lirico viene annunciata come una proposta di qualcosa di nuovo nel percorso della sua carriera, come di qualcosa che non trova spazio nel corrente repertorio o preparatorio di nuovi ruoli, spesso anche divagazioni su altri percorsi musicali come esercitazioni o allenamenti per offrire altre visioni musicali.
Nel caso di Delirio, invece, Jessica Pratt si misura con ciò che l’ha resa famosa, rilasciando documentazione sonora della misura raggiunta dalla sua arte del canto. Non che avesse bisogno di documentare la sua carriera, che può contare su una nutrita discografia e riprese video di rappresentazioni in diretta del suo vasto repertorio fatto di tante riscoperte tra Donizetti e Rossini, di storici recuperi che hanno segnato da sempre la sua carriera fin dall’ inizio a cominciare dal Rossini Festival in Wildbad. Della Linda di Chamounix esiste una doppia documentazione audio e video, come della Sonnambula, documentata nel video registrato in diretta dal Teatro La Fenice di Venezia. Ma mancano alla sua raccolta ufficiale certamente le due opere fondamentali della sua carriera, ossia, I Puritani e quella Lucia di Lammermoor che con più di 100 rappresentazioni costituisce certamente il titolo che più la rappresenta nella sua più che decennale carriera. Per queste due opere si faceva affidamento a una documentazione più che amatoriale.
Delirio è nato come un recital presentato in varie parti del mondo da Sidney, a Bilbao a Palermo, selezionato nella scelta dei brani antologici, per arrivare al progetto come l’ha consegnato, ben definito in quella che è la stagione del belcanto.
Un progetto condiviso con l’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione di Riccardo Frizza, che l’ha più volte diretta a teatro. Un progetto a lungo meditato e attentamente curato nella gestione della documentazione sonora, affidata a studi di rimasterizzazione australiani e italiani. Frizza ha saputo gestire sapientemente i tempi musicali che hanno restituito l’interpretazione del soprano più attenta e meditativa nella gestione delle parti, rispetto all’esuberanza che lei stessa immette in palcoscenico. E’ stato costruito anche un set sonoro di coro (quello del Maggio Musicale) e voci (Ana Victória Pitts, Dave Monaco, Adriano Gramigni, Jungmin Kim) a sostegno del complesso delle scene. Il risultato quindi non è un semplice recital ma una raccolta di situazioni sceniche dominate dal complesso tema della follia. Particolare la scena della pazzia della Lucia di Lammermoor, qui condotta con l’accompagnamento della glassharmonica, gestita dall’esperto internazionale dello strumento Sascha Reckert, tante volte accanto alla Pratt nelle Lucie sparse per il mondo, prediligendo questa scelta strumentale nell’accompagnamento alla cadenza. In questo, nella complessità del contesto musicale, emerge tutto il lavoro che è stato fatto sulla interpretazione musicale che per la Pratt è capacità di immedesimarsi nei personaggi, di restituirli al pubblico connotandoli con una loro intrinseca malinconia, tenendo ben salde quelle che sono le sue caratteristiche della voce che si impone per un chiaro fraseggio, nel possesso di una tecnica capace di spingersi verso l’alto senza perdere morbidezza nel canto, capacità di tenere gli acuti sul fiato.
Il cd è corredato da un sontuoso libretto che illustra le caratteristiche delle opere presentate e, nello specifico, le caratteristiche dei personaggi, a firma di Fabrizio Della Seta. Il tutto montato su una grafica di forte impatto con foto d’ambiente che presentano l’artista nelle vesti prescelte di ciascun personaggio, costumi realizzati dal costumista Giuseppe Palella, abiti che la stessa Pratt indossa anche in occasioni di recital.
Non ci resta che immergersi in queste melodie più o meno conosciute, occasione per riscoprirle e con esse l’universo di queste eroine che, anche se immaginate, risultano emotivamente reali.
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