Ce lo ricorda, ad esempio, il brano “Il palombaro”, che comincia così:
Se vedessi un palombaro dentro una foresta
Penseresti che i problemi siano essenzialmente tre
Come ci è arrivato, come se ne andrà
E che fatica respirare con quel coso sulla testa
Al sorriso dedicato a questo incipit si accompagnano poi i pensieri e le domande quando, parola dopo parola, nota dopo nota, si capisce che il problema più autentico, per quel palombaro (e forse non solo) è essere equipaggiato per andare a fondo, e trovarsi costretto in un ambiente che richiede di muoversi in superficie.
E così, prigionieri di un incantesimo che ci induce a essere, perché no, attenti osservatori di palombari prigionieri di foreste, si riflette. Si riflette, come sa farlo uno studioso, ma anche come sa farlo uno specchio.
E se De Gregori, quasi quaranta anni fa (1987), quelle “Spalle larghe” le disegnava addosso a un uomo che
“…ogni sera fa cadere le stelle, ogni mattina le raccoglie con te,
e se bastassero le cartoline, te ne manderebbe una ogni anno,
e poi potresti vederlo piangere, come gli uomini non fanno,
un uomo che mangia il fuoco, e per scaldarti si fa bruciare.”
Irene oggi le cerca in se stessa e per se stessa, tra un dubbio e una risposta, tra una domanda e una canzone. Dolcemente, ma con sicurezza. O, per dirla in musica, adagio ma non troppo.
Irene Buselli ha 27 anni e vive a Genova. Matematica penitente, di giorno si occupa di intelligenza artificiale e di notte indaga quella umana scrivendo canzoni. Negli anni ha suonato nei luoghi più disparati, tra cui un container, un’area archeologica, un film, un palco condiviso con Samuel al _resetfestival, quello dell’Eurovision Village e del Capodanno in Piazza Castello a Torino. Nel 2023 ha vinto il Premio Bindi e il Premio della Critica e per il Miglior Testo al Premio Bianca d’Aponte; è stata finalista a L’Artista che non c’era. Irene Buselli é anche una delle fondatrici di Canta fino a dieci, collettivo femminista di cantautrici unite nello sforzo di affermare uno spazio per le donne nella scena musicale italiana. A settembre di quest’anno è uscito per Pioggia Rossa Dischi il suo primo album dal titolo Io, io, io.