Qui Matteo Ferrari, cantante e attore trentino di musical farà il suo debutto da solista il prossimo 24 ottobre portando in scena il suo spettacolo che l’ha reso famoso Maramao – Canzoni tra le guerre in una serata in cui l’artista renderà omaggio agli artisti che hanno fatto la storia della canzone italiana e che, nonostante il clima di conflitto, dittatura e censura di quel momento, hanno sempre voluto cercare il “sole in fronte”, come dice una vecchia canzone italiana di quegli anni. Canzoni che riecheggiano anche motivi da oltre oceano ascoltati su ’78 giri di importazione (c’erano anche quelli di musica jazz che circolavano) riveduti e corretti con la melodia all’italiana. Non solo canzonette, tante anche le colonne sonore da film (pensiamo Parlami d’amore Mariù dal film Gli uomini che mascalzoni di Mario Camerini con il giovanissimo Vittorio De Sica, come Ma l’amore no, dal film Stasera niente di nuovo di Mario Mattoli cantato da Alida Valli), brani di straordinaria modernità, poiché esaltavano l’eredità dell’opera italiana e la mescolavano al jazz e allo swing d’oltreoceano – che in quel tempo stavano contaminando con prepotenza l’Europa. “In cerca di te (Perduto amore)”, “Non ti scordar di me”, “Ma l’amore no”, “Voglio vivere così”, “Tu, musica divina”, “Mille lire al mese” e “Silenzioso slow (Abbassa la tua radio)” sono alcune delle melodie che non potevano mancare di risuonare alla radio dell’epoca o nei cinema, nelle sale da ballo e nei tabarin. Matteo Ferrari affronta questo repertorio, con la sua specifica preparazione di artista di teatro e cantante di musical. qui a New York sara accompagnato dal suo pianista di fiducia Simone Cappello
Sono canzoni che per Matteo sono ricordi della sua infanzia, quando suo nonno canticchiava queste canzonette (perché quello erano, a quei tempi) raccontando l’esperienza in guerra, ma anche l’amore, e quel modo di vivere antico e frugale ma pregno di una propria bellezza e dignità e ricordando anche un bisnonno attore per passione nelle filodrammatiche di Borgo Valsugana, sua terra d’origine, a cantar zarzuele al teatro sociale, tra ricordi familiari e uno squarci di storia. Il CD album solista pubblicato dall’etichetta discografica di Broadway, PS Classics e Bluebelldisc Music presenta 14 tracce. (qui l’ascolto su Spotify)
Lo stesso Matteo afferma di aver affrontato un lungo processo selettivo per arrivare alla tracklist definitiva e al risultato di ogni singola registrazione. Come se non bastasse, “Maramao” non è solo un viaggio nel vintage della musica italiana, ma (anche e soprattutto) uno spettacolo teatrale voce e piano nel quale il progetto tutto prende vera vita. L’ allegato libretto riporta i titoli dei brani e i credits è, infatti, corredato da scatti fotografici d’ambiente di Giuseppe Gradella. Questi scatti delineano appieno il mondo di ricordi che circondano Matteo Ferrari, scatti effettuati in una fabbrica abbandonata in cui lavorava sua nonna. Non è un finto revival ma un mondo di ricordi e di affetti e suo il modo di farli rivivere con la nostalgia della musica di quegli affetti.
E di fronte a tutto questo non ci resta che toglierci il cappello, come facevano i nostri nonni, e ringraziare per lo spettacolo.
https://nowerise.it/2022/02/21/matteo-ferrari-ci-racconta-il-suo-maramao/
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