di Fabio Larovere*
Macerata, Teatro Lauro Rossi, 21 luglio, ore 21
Lucia OFF
di e con Francesco Micheli
Cosa c’entrano Gaetano Donizetti e Rita Pavone? Chiedetelo a Francesco Micheli, tornato a Macerata (dove ha diretto per anni il locale festival operistico) per una serata dal titolo “Lucia off”, un percorso originale e ironico nel capolavoro donizettiano che sarà poi messo in scena in agosto allo Sferisterio. Quello applaudito al Teatro Lauro Rossi è stato un “one man show” di poco più di un’ora. Una “michelata”, se mi consentite il neologismo che, tuttavia, ha un illustre precedente: qualcuno, più autorevole di chi scrive, parlava anni fa di “ronconate”, con riferimento a certe produzioni del grande regista. Chi conosce l’intelligenza, la passione e la travolgente creatività di Francesco Micheli sa a cosa mi riferisco. Ossia alla sua capacità del tutto peculiare di rendere viva e attuale l’eredità di quel pezzo di storia che si chiama opera lirica, a rischio anche di una qualche forzatura, ma sempre con un ragionamento alla base.
Quella di Lucia ed Edgardo diventa così, nel racconto di Micheli, la storia di due adolescenti (quelli che – diceva Truffaut – “mi piacciono perché quello che vivono, lo vivono sempre per la prima volta”) che scoprono l’amore e – appunto – lo vivono sino in fondo, sino alle estreme conseguenze. Tra citazioni più o meno colte, ammiccamenti al pubblico marchigiano, riferimenti bergamaschi, Micheli dipana i tormenti e le passioni del grande capolavoro romantico puntando sull’autenticità del sentimento che anima i protagonisti e che conserva un respiro universale. Tutto questo grazie alla drammaturgia di Salvatore Cammarano e, soprattutto, alla musica sublime di Gaetano Donizetti, forse mai così ispirata dall’inizio alla fine. Il pubblico apprezza, applaudendo più volte a scena aperta, anche quando Micheli tende arditi collegamenti con il pop (Rita Pavone, appunto) o con il cinema (“Il quinto elemento” di Luc Besson, sulle cui immagini surreali la serata si chiude in trionfo).
*Ringrazio Fabio Larovere
per aver voluto condividere le sue recensioni musicali in questo corso di stagione estiva.
Docente presso presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Brescia di Storia dei valori artistici del territorio ed è stato docente di Didattica museale presso l’Accademia santa Giulia di Brescia. Giornalista, scrittore, promotore di eventi culturali, in qualità di critico musicale ha collaborato e collabora con Giornale di Brescia, Bresciaoggi, La Voce del Popolo, Brescia Musica; è critico musicale per il Corriere della Sera, edizione di Brescia, e collabora con il mensile L’Opera. International magazine e con il sito Connessi all’Opera. È autore di spettacoli rappresentati e da lui stesso condotti nell’ambito di importanti festival quali LeXgiornate di Brescia, Armonie sotto la Rocca, Settimane Musicali Bresciane. Come organizzatore, ha promosso la festa per il bicentenario del Teatro Grande di Brescia e le Passeggiate letterarie nel centro storico della città.
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