Rossini Opera Festival – Pesaro, domenica 18 agosto, Teatro Rossini, ore 15.30
CONCERTO LIRICO-SINFONICO
Gregory Kunde tenore
Alessandro Cadario direttore
John G. Smith pianoforte
Filarmonica Gioachino Rossini
Gioachino Rossini
La gazza ladra Sinfonia
Guillaume Tell Air d’Arnold “Asile héréditaire”
Leonard Bernstein
Candide Ouverture
West Side Story “Maria”
Bart Howard
“Fly me to the moon”
Michel Legrande – Alan & Marilyn Bergman
“How do you keep the music playing?”
Gerald Marks – Seymour Simons
“All of me”
Victor Young – Edward Heyman, Jimmu Van Heusen – Sammy Cahn
“When I fall in love” – “All the way”
Joseph Myrow – Mack Gordon
“You make me feel so young”
ph. Amati Bacciardi – ROF 2024
La brillante Ouverture della “Gazza ladra”, quindi l’orchestra inizia l’introduzione dell’aria di Arnold “Asile héréditaire” dal “Guillaume Tell” senza la presenza del tenore, che al momento giusto fa un’entrata a effetto: la prima sorpresa di un recital al di fuori del canone e prime acclamazioni per Gregory Kunde. Quale transizione verso il genere musical, l’inconfondibile stile di Bernstein si manifesta nell’Ouverture di “Candide”, operetta ispirata all’omonimo racconto di Voltaire i cui esordi furono tutt’altro che facili, quindi un’appassionata interpretazione di “Maria” (West Side Story). A questo punto, con l’ausilio dell’amplificazione, della versatilità dell’orchestra e della direzione attenta e complice di Alessandro Cadario, Kunde si trasforma in crooner e intona “Fly me to the moon”, uno dei successi di Frankie “The Voice”. Kunde, classe 1954, calca il palcoscenico con indole di dominatore e si accaparra la simpatia con piglio da mattatore, oltre che con la voce, potente e suadente nei grandi successi proposti, celebri grazie alla diffusione planetaria da parte dell’industria discografica e cinematografica statunitense. Lanciato da Belle Baker, lo standard jazz “All of me” è stato cantato e inciso anche da Billie Holiday, Louis Armstrong, Sarah Vaughan, Django Reinhardt, oltre a far parte del repertorio di Frank Sinatra; larga notorietà in tempi più recenti l’ha ottenuta come motivo dei titoli di testa del film “Ho sposato un fantasma”, con Steve Martin e Lily Tomlin. È degli anni Cinquanta del Novecento un altro hit della musica per film, “When I fall in love”, entrato anche nella classifica di Billboard e negli anni Novanta inciso da Nathalie Cole, in duetto virtuale con il padre Nat King Cole sulla sua incisione del 1956. Autore degli arrangiamenti dei motivi crooning di Kunde è il pianista, direttore musicale e compositore inglese John G. Smith, presente alla tastiera nelle file dell’orchestra. Conclude la carrellata “You Make Me Feel So Young”, motivo popolare del 1946, all’epoca nella colonna sonora del film “Three little girls in blue” e oggi ripreso, tra gli altri, da Michael Bublé e Angelina Jordan.
Una proposta al di fuori degli schemi, questa che Kunde ha portato in un contesto dove il Belcanto regna in assoluto, ma in ogni caso centratissima quanto al successo di pubblico, visto il vero e proprio delirio che si è diffuso nel Teatro Rossini, al gran completo per l’occasione. Gregory Kunde è ben conosciuto e amato soprattutto a Pesaro, dove è presente nelle stagioni del ROF a partire dal 1992 e oggi mette a frutto il credito maturato, ottenendo il massimo possibile del consenso in un programma di cui il divertimento è dichiaratamente la finalità principale. Numerose e fragorose le chiamate in scena; si ascoltavano ancora l’inossidabile “My way” e, in omaggio a Giacomo Puccini nell’anno dell’anniversario, uno squillante “Nessun dorma”.