Capitolo 1a Sorvolo della scena locale
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E oggi, sono pronto e stirato da testa a piedi, faccio pena a chiudere i bottoni della giacca. Oggi prendo il comando di un sommergibile per avventurarmi segretamente fra i gruppi pop e rock del territorio Trentino. Da oggi sono il capitan Wyzno in immersione periscopica nella musica Trentina. Navigherò segretamente fra le varie produzioni musicali, partendo della sicura base Nibraforbe, che prende il suo nome da un gruppo universitario di Sardagna, i creatori di “Trento” illustrato dal magnifico video di Matteo Scotton. Esplorerò da una posizione rimossa, le chitarre e tastiere regionali. Tutto l’equipaggio è in riga davanti al sommergibile, mentre arrivo sulla piattaforma, sento il fischio destinato all’arrivo di un ufficiale, in questo caso; IO. Si presenta il Secondo del bordo, già presente sotto il comando precedente, mi sarà utile per ritrovarmi abbordo. Si presenta il Capo Centrale che rende conto della presenza dell’equipaggio. Sono tutti pronti ad imbarcare e ordino il posto di manovra, faro gradualmente conoscenza con loro durante queste prime immersioni. Dobbiamo cominciare con un giretto semplice, storia di prendere le cose in mano.

Già… Bandcamp.com è un mare tranquillo che lascia a portata di mano un bel punto di vista. Di qua abbiamo a portata d’occhio gli Pop_X con recente realizzazione a prezzo stracciato: 180€ per un album! con loro anche il prezzo è arte! Questa band è capace di tutto come da “La festa del canale” e suoi suoni incantevoli, fino a pezzi stranissimi al contenuto più che ermetico. Canzoni disturbanti si affiancano a pezzi geniali come “Monetta”, “Metalizando” o “Cattolica”. Lasciano un retro gusto strano come trovare per caso il più grosso diamante del mondo ed accorgersi che c’è una cacca di pterodattilo proprio di mezzo.
Sardagna ci appare come un villaggio attivo, con gruppi come Lunauta e La Ranabollita possiamo anche incrociare per le sue vie strette il re del Bondone: Giacomo Perotin Gardumi e suoi “Zugo alle slot”, il geniale “Ciapo el tram” e ovviamente la canzone che l’ha reso famoso: “Mi resto en Bondon”.
Di qua, ci si può piombare su Alchemia e il loro album Precipitano Tartarughe Terrestri un album notevole dalla copertina fino al contenuto.
C’è un altro gruppo; Bob and the Apple che naviga verso la stessa rotta e con la stessa applicazione musicale: perfezione o niente. Ci si può saltare da Facebook a You tube da una “Zell session” a l’altra un senza sudare un goccio. “Rouge squadron” è un album prodotto bene, che incanta con canzoni come “Ukulele”, “Giardino Zell”, per concludere l’opus con un “Ritrovo del Rouge Squadron” romantico e ammaliando.
Siamo tornati alla superficie alzando nostri colori per acclamare Camp Lion con un album preciso e consistente “La teoria di Romero” e un magnifico EP “Pangea”. Bella serie di solidi mattoni sapientemente impilati in questa costruzione precisa e professionale: Che sia “Etere”, “Rattvick parte 1 e 2”, “Vuoti a perdere” o “Viale Mazzini” l’album è del tutto buono. “Clever” si distingue del resto dell’album e annuncia dal suo stile l’EP “Pangea”, che imbocca per lo meno una direzione diversa, quella di “Clever” appunto. Un Power trio da tener d’occhio in piena fase di scritture e registrazione proprio in questo momento.
Little finger mi arriva in faccia come una sberla. Sardagna colpisce ancora. Sardagna colpisce sempre. Subito partono messaggi e sollecitazioni verso il gruppo per avere un link verso un album, che arrivera nei mesi successivi.  Noi l’ascoltiamo prima di tutti: “I’m wrong” può star lì, da hit single o ci si può ancora esitare a scegliere fra “Marie”, “Fading to nowhere” o “Mama rescue me” per essere la canzone faro, che presenterà l’album al meglio. “Easy pieces” merita definitivamente più attenzione ed è in scarico gratuito. L’enervante pianoforte del brano “It’s easy if you wanna try” lascia spazio a chitarre rabbiose, sopra un tessuto di musica elettronica.
Un rilevamento importante ci arriva “Gesungen beat” di Gio. Venale, un album ballante portato da tutta una lunga serie di tracce come “Miami di più”, seguito da “Parigi 2057” e “Giganti” che non possono lasciare indifferente. Ma il pezzo il più notevole analizzato dalla nostra strumentazione rimane “Nomidicitta”.

 

 

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