TMA-Wyznoscafo

[Wyznoscafo tappa 62] Adriano Cataldo Imnoises discografia su Soundcloud

Raggiungo il Secondo sulla piattaforma. Siamo allo stesso passo verso la sagoma scura del Wyznoscafo. Il sommergibile si distacca dal mare, che riflette nella nostra direzione, una luce intensa ed intermittente rimbalzando sulle onde della base Nibraforbe. Siamo ormeggiati alla piattaforma esterna.
– Strano ordine di missione… Inizia il Secondo.
– Beh, si pero non vedo troppo difficoltà a compierla, mi sembra un assemblaggio di due forme artistiche di quale… Uh! aspetta… 11×2=22 c’è l’abbiamo nell’archivio, ma non abbiamo mai concluso una missione su quel gruppetto. Anche loro fanno poesia su musica…
– Vero, c’eran solo due tracce, se mi ricordo bene…
– Vedremo. Posto di manovra al più presto e tuffiamoci sotto la superficie subito dopo, SU!
L’atmosfera del centrale ridiventa la norma, schermi monocromi, quadranti, aghi, luci di controllo, diodi elettroluminescenti, ordini che passano da conferma a reso conto di esecuzione.
– Jones? Trovami un Adriano Cataldo, poeta, Trento poetry Slam, sembra essere un’associazione, un gruppo culturale, qualcosa…
– Aye aye, sir!
– Capo? A cosa assomiglia in rapporto dell’Intel?
– Allora, Adriano Cataldo è un poeta che collabora spesso con Imnoises, un concetto musicale elettronico portato da Mattia Nardon, lui stesso produttore di un EP di 4 tracce chiamato VITE disponibile da poco su Bandcamp. Questi testi sono originalmente fatti per essere letti ad alta voce, nella maggior parte dei casi, ma le due entità cooperano per depositare al meglio i testi sulle musiche, proponendo spesso idee contraddittorie per scrollare le opinioni, provocare una riflessione introspettiva nell’uditore. I testi sono o registrati, o scritti, o sono un raduno di frase raccolte intorno ad uno soggetto preciso.  Lo Slam è una forma poetica moderna nata Chicago nel 1984, sotto forma di giostra verbale in pubblico, con giudici che valutano il brio e l’eloquenza dei partecipanti attraverso le reazioni e la partecipazione dell’udienza. L’intento è di portare la poesia finora apprezzata nelle classi sociali medie/alte verso un’udienza più popolare, portando una verve espressa certe volte vigorosamente, lo Hip hop e la cultura urbana essendo le principali influenze. Il movimento si espande in Europa negli anni 90, dove è notato da grandi media. La formula utilizzata qui, dal duo, include musica ed è più vicina alla poesia in musica, come ne abbiamo già parlato con 11×2=22 di Giusy Elle e Martina Tosi. Del resto, apro una parentesi per segnalare che l’Ammiraglio Giusy Elle ha pubblicato un libro di poesie sotto lo pseudonimo di Josyel chiamato Notti di versi insonni o Diario di veglia. Per tornare al nostro caso ci sono su soundcloud: Un album di 11 testi di Giovani poeti italiani, nominati ad ogni traccia, chiamato Poesia IT rilasciato progressivamente durante il 2021, Un Ep di 5 brani “Subalterna”, il nostro obbiettivo, rilasciato nel 2021 durante l’estate poi 5 singles sfornati fra fine 2021 e oggi. Sembra che l’ultimo “Marina di Pisa” annuncia un EP o un Album per inizio 2023… Tutto li.
– Segnale, nel 060, rotta nel 130, distanza 14 miglia, velocità 12 nodi, profondità 085.
– Brao Jones! Scendono a Sud…  rotta nel 090, rimaniamo a velocità 5 nodi, profondità 085, Secondo? Una volta passati davanti a noi, ci attacca nella sua scia, alla loro velocità.
– Aye aye, sir!
– Scanner, doppler, spettrometro, decoder audio, cominciamo:
L’EP Subalterna inizia con una bella musica che invita a ballare. Una voce femminile sformata da eco, riverberazione ed effetti, punteggia un gruppo di quattro battute. Com’è già il titolo? “L’identità Italiana non esiste” Beh, quella spagnola e quella francese neanche, allora… Ero giovane quando leggevo un po’ di Sigmund Freud e la definizione dell’identità nazionale era bella descritta… Questo non mi quadra. “L’ho letto in un foglio di giornale” si impone come una frase ritornello. Hmm… cosa faccio, continuo a ballare o mi metto a pensare??? Cosa faccio? Mi sento protagonista o riesilio l’abbonamento al giornale?
Giorgia” arriva con una voce femminile, che galleggia sopra canti gregoriani, ed è riconoscibile anche oltre manica. Sembra un discorso politico, detto in campagna elettorale. Mi sembra che chi vuole combattere il pensiero unico, promuove l’unicità di un altro pensiero… La voce di Giorgia si disperde nel eco. Già due canzoni e mi sento confrontato nell’espressione delle mie opinioni. O magari non avevo un’opinione, ma sono spinto ad averne una, adesso…
A mia Nipote” ci riporta verso questi ritmi che invitano a spensieratamente ballare, finché una frase ci tira fuori del nostro torpore. “Prima i Italiani”, “Qui crollano i ponti” “Una guerra di posizione” “potenziale produttivo” Ci sono tutti elementi per inchiodarci sul posto e chiederci: dov’è sono? Sono stato addormentato? Da quanto tempo? Da quando ho seguito il branco e smesso di essere un individuo? “E pure, si nasce” …
Europa” E la traccia la più vicina ad un rap: Cadenza delle sillabe, ritmo trap, cerchio chiuso di frase in tedesco, quattro accordi di tastiere in tutto… Assorbimento individuale e culturale o Identità integrata in un quadro più grande? Non sono due possibilità, ma due entità antagoniste.
Il Nome della Resa” è più martellato, sia nel ritmo scarso o rumorini di passaggio che nell’accento portato alle sillabe delle parole messe avanti su soggetti sensibili. Fra il G8 di Genova, i pirati e i marò del Enrica Lexie, il caso di Giulio Regeni. Subalterna è un riferimento alla teoria di Antonio Gramsci sulle classi subalterne. Adriano sottolinea che in fondo siamo tutti sfruttati e che bisogna coalizzarsi e combattere i veri nemici: i grandi gruppi industriali internazionali che devastano i territori e sfruttano la forza di lavoro mondiale, senza pagare troppe tasse in cima a questo. Qui finisce l’EP. Adesso prendiamo uno per uno i singles rilasciati fra 2021 e oggi.
Una voce sformata ci dirige verso uno campo sociale o un altro, nell’introduzione di “Con il Rasoio di Occam”. Direi che devo considerarmi ricco, ma non sono in un quartiere benestante, non ho studiato abbastanza e non ci sto con il guadagno annuale. Uno ritmo reggae ci rinfaccia le conseguenze del nostro modo di vita, il vecchio occhio di Mosca ha cambiato continente, il rapporto di Oxfam ci dice che la fame cresce in Europa e che il quarto mondo ed utile al liberalismo selvaggio imposto dalla commissione Europea.
Come Giulio” è un vero Rap. La musica è accattivante, soprattutto nei ritornelli e ci invita a dondolare della testa. Presto il Giulio qualsiasi prende un’identità sotto i campionamenti di giornalisti, interviste, apostrofe: “Presidente…”  Il passato doloroso si confronta con il presente doloroso: “Per affrontare il lockdown monetizzare miei down
C’è un’influenza fra Adamski e Vince Clarke nella musica di “Dubbio”. Anche qui, il ritmo invita a ballare. “Dubbio” ha il senso di una sveglia, un modo di rifiutare le opinioni che gli media ci fabbricano e ci infilano in testa: “E quindi io dubito e quindi io sono, nel dubbio non lascio decidere a loro, chi sono, che faccio, che penso, che dico…” Non dimentichiamo: Da quando l’informazione ha avuto un valore economico, la verità smesse di esistere”
L’imperdonabile (verser les amours)” si campa musicalmente nell’Ambient e il contemplativo. Il ritmo è soffice, solo un suono che sembra soffiato passeggia in lunghezza dietro le parole. Non posso farmi giudice della pronuncia francese. L’accento esotico definisce il senso delle parole per l’udienza italiana. “On parle des dernières goutes d’une bouteille de vin. Verser les amours.
La falla è l’ultimo segnale a nostra portata. Il testo ed estratto da un Libro pubblicato da Adriano Cataldo e Mauro Milanaccio chiamato “Divano”. Il libro è una collezione di immagini e di poesie in quale sono inseriti questi famosi “QR code” che permettono l’ascolto del brano su soundcloud. Niente musica a proprio parlare; solo rumori e note sparse di pianoforte. La voce si raddoppia, precede o segue il corpo centrale del testo, dando rilievo alle rime. Il pianoforte si fa più presente mentre le sillabe si aggregano per affollare la cadenza del declamato. “Ma in fine solo la testa riposa.
La prima reazione sarebbe di dire che Adriano prende posizione politicamente attraverso i testi che mette in musica con Mattia. Io dico che Adriano prende posizione nella vita in generale e che queste posizioni si confrontano anche e certe volte con la politica, che è un elemento che la communita scarta molto troppo spesso, dal suo interesse odierno. Non dimenticare: “E quindi io dubito e quindi io sono”
– Stacchiamo! Risaliamo a profondità 020…
Mi giro per guardare la direzione in quale puntiamo: 179… Sud… Abbiamo sempre trovato qualcosa di interessante a Sud…. Dai, torniamo vicino alla superfice per avere un campo più largo ad offrire al nostro sonar.

Capitan Wyzno

Erick Wozny è francese, vive in Inghilterra, ma frequenta il Monte Bondone dal 1988. Nel 2012 scopre casualmente la musica Trentina e decide di esplorarla e di supportarla. Tante recensioni on line sono fatte sullo stesso modello, quindi il Capitan preferisce raccontare le sue avventure rocambolesche, surreale, un po’ lunghe ma precise, a contro corrente e traccia per traccia.

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