Arte

L’artista trentina Sara Maino di Arco espone in Belgio con un progetto di poesia visiva

Cultuur Dienst Koksijde presenta
Mostra d’arte e poesia ‘Da-No: embriologia di un’ispirazione’
di Sara Maino e Marina Kazakova
30 luglio – 21 agosto 2022
Inaugurazione, venerdì 29 luglio 2022, ore 19.00
Galleria Welnis
Astridplein 6, 8670 Oostduinkerke, Koksijde – Belgio
Esposizione intermediale: disegni, dipinti e poesie, poesia dal vivo
Produzione 2022

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Il Servizio Cultura della Città di Koksijde presenta presso la Galerie Welnis di Oostduinkerke la mostra “Da-No: embriologia di un’ispirazione” che comprende più di 80 opere pittoriche di Sara Maino e 6 opere poetiche di Marina Kazakova.L’inaugurazione è prevista per venerdì 29 luglio alle ore 19.00, mentre la mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 21 agosto 2022.
Ogni anno una giuria di professionisti del Cultuur Dienst di Koksijde seleziona le opere annuali delle artiste e degli artisti che vivono e lavorano nella cittadina costiera belga. Per il 2022 la scelta è caduta su “Da-No: embriologia di un’ispirazione” con i dipinti e i disegni di Sara Maino, in dialogo con la poesia di Marina Kazakova.
La mostra è divisa in quattro parti  intitolate agli elementi naturali e alle forme musicali che le opere raccontano: “Uno: Terra e alberi, radici verdi e ritmo –  Due: Uccello di Fuoco e battaglia, Stravinsky e contrappunto – Tre: Acqua e armonia – Quattro: Aria e trasparenza, o dei dirupi”.

Tinylittlelost

Così, all’interno della Galleria Welnis si potranno osservare disegni, tele su tavola di varie dimensioni, poesie stampate e poesie sonore, oggetti raccolti sulle spiagge del Mare del Nord, in un continuo scambio tra segno, parola e suggestione musicale. Le opere, prodotte dal 2020 al 2022, mostrano l’evoluzione dello stile da contenuti astratti a figurativi, dal nero al colore, a cui corrisponde una sequenza di liriche.

The beginning of something

Le due artiste utilizzano vari mezzi per esplorare l’origine delle loro reciproche ispirazioni. Polvere di legno di larice, carbone raccolto in natura, cristalli macinati di pietra calcarea, olio di azulene, terra di castagno, pigmenti, foglie, petali, sabbia del mare sono usati da Sara Maino per creare dipinti che riflettono una relazione tra i materiali e l’ambiente circostante. Visioni interiori nate grazie a un profondo ascolto della natura. Il paesaggio e i suoi elementi hanno una radicale influenza sulle sue percezioni. che traduce in immagini servendosi anche di colori acrilici, colori a olio, pastelli, carboncini naturali, matite acquarellabili. “Sono gli alberi, i castagni, le erbe spontanee, i fiori, e i suoni dei luoghi che visito a stimolare le mie percezioni, che si fondono con una particolare disposizione d’animo. Sento l’urgenza di esprimerle attraverso gesti pittorici rapidi, istintivi, su fogli, tele, legno, sperimentando diverse tecniche”,  commenta l’artista.

“Creare costantemente e imparare dal lavoro l’una dell’altra è un buon modo per trarre ispirazione. Gran parte dell’arte nasce dall’arte stessa”, afferma Marina, che vive in Belgio da 12 anni e a Sint-Idesbald dal 2020. “Koksijde è sinonimo di arte, poiché questa città è stata ed è ancora la patria di molti artisti straordinari. Dall’inizio del 20° secolo, pittori, scrittori, scultori si sono riversati in questa città, cercando ispirazione dal suo paesaggio aspro e romantico e dalla luce naturale unica. Vivo a Sint Idesbald, tra il “Museo Paul Delvaux” e “Villa Kerkepanne”, la casa del grande scrittore fiammingo William Elschoot. Sei circondata dalla storia, hai la sinfonia del mare, sei nel grembo delle dune di sabbia e tutti i tuoi pensieri, tutte le tue idee poetiche girano intorno”.
L’accostamento delle opere delle due artiste mira a offrire suggestioni spontanee. Davanti allo spettatore si dipanano fili, sfumature e tratti che traducono parole e frasi,  sciolgono possibili legami e mostrano oggetti come tracce della loro comune ispirazione.

Da-no

“Ho tratto profonda ispirazione da Koksijde, dalla linea interminabile del mare, dai portentosi cavalli immersi nella risacca, dalla qualità dei colori che tanto eccita il senso della forma, e dai vicini di casa, che ancora ricordano la principessa Marie-José del Belgio quando ballava a ‘La Guinguette’, la casa d’inizio Novecento in cui abito”, dice Sara.
All’interno della mostra sarà collocata anche una speciale installazione sonora realizzata ad hoc da Sara Maino in omaggio alla cittadina, dove vive da qualche tempo, e alla tradizionale pesca dei gamberetti a cavallo, un’attività che si svolge unicamente sulle coste del Belgio ed è considerata patrimonio Unesco.

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Sara Maino è un’artista multimediale indipendente, autrice, poetessa e performer, filmmaker e regista. È autrice di numerosi spettacoli di poesia e spettacoli teatrali internazionali realizzati in tutta Europa, Corea del Sud, Brasile. Poesie, saggi e disegni sono pubblicati su riviste internazionali (New York, Nimes-Francia) e italiane. È coautrice di volumi di ricerca etnografica (Fondazione Museo storico 2005, CSJ 2020). Ha esposto installazioni sonore presso fiere e musei nazionali e internazionali: Roma, Firenze, Trani, Arco, Trento, Bolzano – Italia, Oberhausen – Germania. Curatrice del festival di ricerca sonora Portobeseno. Insieme Marina Kazakova forma un duo con show di poesia in Olanda, Bulgaria, Mani Lit Fest 2021 – Grecia, Lituania, Irlanda, the 34th Gerard Manley Hopkins International Literary Festival 2022 –  Irlanda, Poetry On the Lake 2022 – Italia. Ha lavorato per la RAI, per l’Università Luiss Guido Carli di Roma, per la Scuola Musicale AllegroModerato di Milano in qualità di regista, autrice ed esperta multimediale. Ha collaborato con la Fondazione Museo Storico in Trento, come ricercatrice e artista. Lavora da anni e pubblica con il Centro Studi Judicaria di Tione in Trentino in qualità di esperta nelle scuole, di collaboratrice a progetti di ricerca sulla memoria, e di regista/attrice. Crea cortometraggi e documentari. È vincitrice del concorso Lucca Video nel 2011 con il corto artistico “cuoredilago”. Ha presentato il suo film documentario “Generazioni di sogni” all’interno della mostra Nothing To Sell 2019 al Museo Macro di Roma. “Elegia marina” è uno dei suoi cortometraggi girato in Belgio a Koksijde nel 2021, premiato per la miglior fotografia nella categoria cortometraggi e trailer al Festival RNAB in Brasile, finalista al Nartugan festival in Turchia, menzione d’onore al Festival del cinema di Cefalù 2022. Dopo il diploma ottenuto presso il Liceo Linguistico di Riva del Garda, gli studi in Lettere e Filosofia presso l’Università di Trento, segue corsi di formazione presso la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e il Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, e approfondisce la propria formazione artistica con drammaturghi, scrittori, attori, registi, sceneggiatori e artisti internazionali. Attualmente iscritta alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Trento. Interamente autodidatta come pittrice, la pratica di Sara Maino si configura contro l’ortodossia dell’arte moderna in Europa, in particolare il predominio di un’unica scuola d’arte.   http://www.saramaino.it/

Marina Kazakova è una poetessa belga e ricercatrice PhD. Le sue opere letterarie trattano in larga misura il confronto con il passato ed esplorano le sfide poste sia dalla memoria che dal dolore. Pubblicata su riviste livello internazionale, Marina è una performer prolifica. E’ stata selezionata in vari festival internazionali di poesia ed eventi artistici: Brussels Poetry Festival 2017-2018, Maintenant’s Dada London Invasion 2018, Nothing To Sell 2019 – Roma, European Poetry Festival 2020, The 3rd International Literary Festival Words of Fire 2020 in Portogallo, Stanza Scotland’s Poetry Festival 2021, Mani Lit Fest 2021 in Grecia, The 34th Gerard Manley Hopkins International Literary Festival 2022 in Irlanda, Poetry On the Lake 2022 in Italia. Marina ha conseguito un Master in Relazioni Pubbliche e Transmedia. Attualmente è Responsabile della comunicazione presso Victim Support Europe (Bruxelles) e lavora al suo dottorato di ricerca sul sinfonismo presso la Luca School of Arts (KULeuven). La mostra fa parte del dottorato di ricerca in corso di Marina Kazakova presso la LUCA School of Arts/KULeuven ‘Poesia lirica. Uno studio su come le caratteristiche della poesia lirica possono essere espresse nel mezzo audiovisivo”   https://marinakazakova.eu

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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