di Francesca Bernardi
L’altra faccia di Picasso raccontata a Milano
L’ennesima mostra su Picasso? A Milano, nelle sale del suo Palazzo Reale, dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025, è possibile vedere Picasso lo straniero. Si può certamente dire che sul pittore catalano sia stato prodotto molto: ogni anno si allestiscono retrospettive, in commercio esiste qualsiasi genere di libro e moltissimi sono i film documentari. Dunque, perché la collaborazione con il Musée National de l’Histoire de l’Immigration di Parigi e la Collection Musée Magnelli Musée de la céramique di Vallauris per realizzare anche questa esposizione?
È la prospettiva ad essere diversa e totalmente nuova. A cinquant’anni dalla sua scomparsa, l’opera di Pablo Ruiz Picasso viene esplorata dal punto di vista del suo status di immigrato, respinto e censurato dalla Francia, il paese in cui ha vissuto e raggiunto il successo, il paese che non gli concederà mai la cittadinanza. Una visione, dunque, decisamente inedita sul maestro di Malaga.
Promosso dal Comune di Milano – Cultura e prodotto da Palazzo Reale con Marsilio Arte, questo progetto si snoda tra le antiche sale ben predisposte per accogliere uno degli artisti più importanti del Novecento, un genio indiscusso la cui influenza ha segnato in modo indelebile la storia dell’arte. Impeccabile l’illuminazione, che permette una visione senza riflessi anche delle opere con vetro, tutto accompagnato da un apparato didattico che consente a tutti di recepire la storia che si vuole raccontare. Vivendo la condizione di straniero, Picasso sviluppa una visione artistica multiforme, ispirandosi a culture diverse e lontane. Inseguendo la tanto desiderata cittadinanza francese, intraprende diverse azioni: cambia il suo nome (da Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Maria de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruiz Picasso), internazionalizza la sua arte grazie all’aiuto del suo mercante Daniel-Henry Kahnweiler, del collezionista russo Sergej Šchukin e di Alfred Stieglitz. Infine, nel 1944, aderisce al Partito comunista. La sua carriera artistica sarà segnata da successi fuori da Parigi e rifiuti in Francia.
Tra i più clamorosi, quello del 1929, quando il Louvre decide di non accogliere Les Demoiselles d’Avignon – opera realizzata nel 1906; eppure nel 1923, sei anni prima, a Chicago, si era svolta una mostra istituzionale di Picasso e tutto il mondo riconosceva quell’opera come il manifesto del cubismo. Curatrice scientifica la storica Annie Cohen-Solal, che nel 2021 curò la prima mostra Picasso l’étranger al Musée national de l’histoire de l’immigration di Parigi. Ispirata dal suo libro Picasso. Una vita da straniero, l’esposizione ha visto una seconda tappa negli Stati Uniti. Questa di Milano è pertanto la terza edizione e non poteva che essere allestita a Palazzo Reale, che ha già accolto il catalano in passato in ben quattro occasioni. La prima volta già nel 1953, anno in cui il capoluogo lombardo divenne la prima (e unica) città italiana ad esporre la celebre Guernica. L’opera manifesto della resistenza antifascista venne ospitata in quell’occasione nella bellissima Sala delle Cariatidi che oggi accoglie I funerali dell’anarchico Pinelli di Enrico Baj, che da essa trae ispirazione e che come lei e il suo autore ha attraversato mille peripezie per trovare casa. Ma questa è decisamente un’altra storia.
Info: Picasso lo straniero. Palazzo Reale, Milano.
Una mostra Comune di Milano – Cultura | Palazzo Reale | Marsilio Arte.
Dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025
https://www.artesnews.it/temi/arte/milano-palazzo-reale-munch-lartista-dellinquietudine/
https://www.marsilioarte.it/mostre-ed-eventi/picasso-lo-straniero-milano-palazzo-reale/
A Palazzo Te di Mantova è già in corso la mostra Picasso a Palazzo Te. Poesia e salvezza, visitabile fino al 6 gennaio 2025. L’esposizione mette in dialogo circa 50 opere del Maestro del Novecento con gli affreschi di Giulio Romano, includendo disegni, sculture, documenti e dipinti, alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia. Entrambi i progetti, quello di Mantova e quello di Milano, sono il frutto della collaborazione con il Musée National Picasso-Paris (MNNP) e sono curati da Annie Cohen-Solal. Con il biglietto della mostra di Milano, i visitatori potranno accedere alla mostra di Mantova a prezzo ridotto e viceversa
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