La Biblioteca Civica di Riva del Garda offre i propri spazi per piccole esposizioni. Questa volta ha accolto alle sue pareti il percorso artistico dell’artista Alberta Struffi di Riva del Garda, “Bestiario” dal 9 giugno fino al 9 luglio 2023
Non è la prima esposizione negli spazi della Biblioteca. In anni passati aveva proposto la sua personale riflessione sulle Città Invisibili di Calvino, e sull’Atonalità di Arold Schoenberg. Adesso si confronta con questi Bestiari.
Intenso il percorso di vita e artistico di Alberta Struffi. Dipingere, le viene necessario per ricercare un equilibrio che ricomponga le lacerazioni interiori facendole rivivere sulla tela attraverso il filtro della memoria. Il coraggio di voltarsi a guardare dentro il suo personale abisso le dà forza e le permette di esprimersi compiutamente, mettendo in mostra il suo lavoro e ottenendo lusinghieri riconoscimenti.
Un Bestiario in cui racconta il suo sguardo sul mondo come nella piccola guida all’esposizione.
“Il bestiario”.
Non potendo girare il mondo io lo guardo dall’esterno e lo vedo a volo d’uccello, su alcuni programmi TV. Vedo animali strani e molto belli. La barriera corallina offre spunti e colori meravigliosi. Il mimetismo e le lotte per femmine, sabbie rosse e cieli blu. Pesaggi da sogno. Per raccontarli uso colori ad acquarello, ritagli di carta pennarelli e pastelli.”
Ecco descritta la sua tecnica.
e così il suo rapporto con gli animali veri:
La sorte della pittrice gattara
Per tante pittrici diventare “gattare” è la loro morte. (come il formaggio con le pere o il cacio sui maccheroni). Soprattutto se non hanno raccomandazioni o non si alleano con il mercante d’arte. Io mi sto già allenando: ho quattro gatti, tre in giardino e uno in casa, non perchè sia privilegiato ma perchè è stato azzoppato dal cane del vicino.
i loro nomi: Ron (suono onomatopeico), Luna (quando la chiamo ripetutamente di giorno, non certo con significato leopardiano, i vicini pensano che io sia impazzita).
Pazza lo sono già stata. Ma è una storia troppo lunga da raccontare. Comunque sappiate che alle pittrici può accadere di tutto.
Il terzo gatto, arrivato da chi sa dove, l’ho chiamato “Cofferati” perchè ha un buffo muso da cinesino, anche se non ha la grinta del soprannominato e il suo ” meo meo meo” sembra il lamento di un neonato.
Il privilegiato è stato nominato “Baffo” non perchè somiglia a Stalin, ma solo perchè ha lunghissimi baffi bianchi che mi diverto a stuzzicare. Certo che “Baffo” sa essere seduttivo!!!! In alcuni momenti di maggior trasporto me lo ritrovo in bracco, mi dà delle musate vigorose e bacetti “leccosi” sulla bocca.
“Hei” gli dico, sarò una gattara, ma una gatta non lo sono ancora diventata. Mi guarda con aria stupita e misteriosa. Chissà cosa gli passerà per la mente, mi chiedo: cosa rappresento per lui? Forse una strana gatta a due zampe.
Una scommessa vinta. La rassegna da camera di Fondazione Arena di Verona torna con un…
di Martina Bortoloti von Haderburg * Bolzano, Auditorium Haydn, 10 dicembre 2024, ore 20 Silvia…
24 novembre 2024 ore 17.30 Auditorium del Conservatorio Il sogno di Johannes Brahms racconto di…
Con le celebrazioni per la festa di Santa Cecilia, protettrice della musica, iniziano ufficialmente le…
Stagione dei Concerti 2025 Il Salotto della Buona Musica dal 15 gennaio al 15 dicembre…
Svelato il titolo dell’opera della tredicesima edizione del Festival “Vicenza in Lirica” previsto per settembre…