di Fulvio Zanoni
ABRAHAM STOLZ grande pittore roveretano
Il pittore Abraham Stolz, vissuto quasi quarant’anni a Roveredo, è figlio dell’omonimo Abraham Stolz senior (Baviera 1614 – Praga 1680), un illustre “carpentiere” ossia scultore in legno operante dal 1637 alla corte di Ferdinando II. Sue opere sono a Praga nel palazzo Rosenberg, ai Cavalieri di Malta, nel monastero dei carmelitani. [1]
Mentre il figlio primogenito Matthias prosegue il mestiere del padre, Abraham junior (Praga 164? – Roveredo ante 1709), pittore eccellente, poco dopo il 1670 scende in Tirolo accompagnando probabilmente uno dei Pizzini roveretani che in quegli anni sono di casa (per affari) a Praga.
[Gio. Giulio Pizzini von Thürberg (1626-1721) è un illustre medico laureato a Padova che esercita la professione a Praga quale medico personale dell’arciduca Ferdinando e poi dell’imperatrice Margherita consorte dell’imperatore Leopoldo I. Poco dopo il 1670 l’arzillo luminare della medicina con la moglie (nonché cugina) Caterina Pizzini (1640-1706) rientra a Roveredo per costruirsi il gran palazzo di famiglia, in zona Portello (piazza del Grano).]
A Roveredo Abraham Stolz è citato per la prima volta nel 1677 quale “pittore roveretano”. Il notaio Matteo Segalla [2] ci informa che Giovanni Pizzini fu Gio.Antonio, cittadino di Roveré e di Praga, avendo commissionato ai murari milanesi Bianco de Bianchi e Rinaldo Vigetti il restauro della (sua) chiesa della
SS.Trinità alle Porte di Trambileno, incarica Abraham Stolz di dipingerla e inoltre “indorare l’altare in legno intagliato”. [3]
Nel 1686 Abraham acquista da Giobatta Cosmi una casa in contrada Palmeri presso il mulino Cosmi, ossia via Tartarotti n.11 [4], poi nel 1692 sposa Catterina fu Fedrigo Bettini da Mori. [5]
A Villa Lagarina nel 1684 Abraham Stolz restaura la chiesa di S.Giovanni al ponte, oggi distrutta. A Roveredo nel 1688 dipinge la chiesa della Madonna di Loreto (commissionata dalla confraternita turchina dei SS.Rocco e Sebastiano); chiesa purtroppo abbattuta nel 1737 e ricostruita 50 metri più a nord allo scopo di aprire la piazza attuale.
[Il Presbiterio dell’antica chiesa del 1688 era al n.21 dell’attuale piazza Loreto,
dove ora è la lapide con la scritta:
D.O.M.
HAEC. ECCLESIA DICATA
FUIT. DOMINA 1^ MENSIS MAII
MDCCVIII
Ancora nell’800, sulla stessa facciata di piazza Loreto, resistevano due dipinti a forma semicircolare: la città di Loreto e la traslazione nella Santa casa. Li cita don Domenico Zignoli e pure don Antonio Rossaro.]
Ad Abraham Stolz jr sono attribuiti numerosi dipinti e pale d’altare, di portentosa bellezza: una Madonna con Gesù Bambino (1681), una Conversione di S.Paolo (post 1690, a Roveredo), una Madonna assunta e santi (1692), una Pala delle reliquie (1694), una Incoronazione con martirio di S.Lorenzo (1698), tre Episodi della Passione di Cristo (post 1700), una pala di S.Antonio da Padova, una Madonna dell’aiuto con i santi, una Madonna con Gesù benedicente, una Visitazione e devoti, una Sacra famiglia, e ancora altri dipinti o pale di altare. [6]
E’ pur lecito supporre che alcuni dei numerosi dipinti stradali roveretani oggi scomparsi – quelli che don Rossaro e altri attribuiscono senza prove a Teofilo Polacco, Giovanni Verla, Giuseppe Floriani Maffeotto – siano in realtà del nostro Abraham Stolz. [7]
Dal 1709 al 1757 vive a Roveredo don Giovanni Stolz, abitante alle Fosse (Malcanton) nella casa di don Giovanni Sannicolò. E’ il figlio di Abraham Stolz e di Anna Caterina Bettini, precisa il notaio Giuseppe Camelli. [8] Nel 1719 don Giovanni Stolz vende la casa in contrada dietro le Roze (quella
acquistata da Abraham nel 1686) al molinaro di Vallarsa Antonio Sottoriva, fresco acquirente della adiacente casa di Settimo Palmeri. [9]
LUOGHI: casa in via Tartarotti n.11 (casa sua).
Nessuna strada gli è dedicata.
BIBLIOGRAFIA
(1) T.Kleisner, Altare del primo barocco a Cetoraz. Rapporti sulla conservazione del patrimonio, Praga 1998 (testo in lingua ceca)
(2) G.Costisella, Regesti e indici dei documenti notarili relativi al territorio roveretano nei secoli XVI-XVIII, Quaderno 17, pag.21, Biblioteca Civica Rovereto
(3) G.Costisella, Q.17, p.22 e p.24. Don Rossaro attribuisce erroneamente a Teofilo Polacco la pala della chiesa della SS.Trinità alle Porte.
(4) F.Zanoni, Stradario roveretano ragionato, 2020
(5) G.Costisella, Q.11, p.50
(6) I numerosi dipinti attribuiti ad Abraham Stolz jr, gentilmente proposti da www.beweb.chiesacattolica.it (CEI-Ufficio Nazionale per i beni Culturali ed Ecclesiastici), sono genericamente localizzati “nella Diocesi di Trento” senza
nessun altro dettaglio.
(7) D.A. Rossaro, Rovereto Sacra. Madonnine Roveretane, Rovereto 1930
(8) G.Costisella, Q.30, p.60 e Q.37, p.7 e Q.4, p.16.
(9) G.Costisella, Q.5, p.7 e Q.3, p.26
Fulvio Zanoni
Pianista in pensione, attualmente si dedica alla riscoperta di aspetti sconosciuti dell’arte e della storia di Rovereto organizzando percorsi per la città alla visione di antichi angoli dimenticati della città.