La Bella e la Bestia in musical al Teatro Sociale di Trento. Un progetto di Elisa Versini e della sua Dance Emotion di Riva del Garda.

Trento, Teatro Sociale, 12 settembre 2021, ore 16, 20.30
Asd Dance Emotion. Riva del Garda
Belle e la Bestia.
Musical dedicato a William Trentini
Direzione artistica di William Trentini
Fotografia e grafica William Trentini e Shirley Garreta
Adattamento scenico e preparazione canora Christian Tomei e Deborah Poli
Ambientazione sonora Christian Marchi e Giacomo Plotegher
Produzione video e riprese Wasabi Filmaker e Francesco Frizzera

La fatica di riprendere, ma anche gioia e felicità di ritrovarsi dopo quasi due anni tutti assieme su un palcoscenico e non su uno qualsiasi, ma sul palcoscenico del Teatro Sociale. Un dono che il Centro Santa Chiara di Trento, che ha in gestione il teatro storico cittadino, ha dedicato alla coreografa Elisa Versini e direttrice artistica della sua scuola di danza Dance Emotion ASD come dedica di amore e d’affetto al compianto collaboratore del Centro Santa Chiara di Trento il light designer William Trentini, compagno di vita di Elisa prematuramente scomparso l’anno scorso. Avevano ideato assieme la realizzazione in musical come saggio della scuola dalla fiaba La Bella e la Bestia. Una storia d’amore disvelato, ma anche dedica all’amore di famiglia: William ha donato a Elisa una bimba, indissolubile legame tra di loro. E con una certa emozione, quindi, si è assistito allo spettacolo che avrebbe dovuto essere il saggio finale della scuola di danza, ma che è stato presentato in questa fase di tarda estate anche come un segno di ripresa dell’attività di didattica di tutte le sezioni in cui di articola la scuola. Come è nello stile della direttrice artistica Elisa Versini, lo spettacolo si presenta in veste di musical, nella cornice della storia, come un susseguirsi di canzoni, coreografie, scene d’assieme e assoli, il tutto assieme alla preparazione canora di Christian Tomei con Deborah Poli. Elisa Versini ha abituato il suo pubblico a realizzazione articolate storie musicali con una precisa trama narrativa tratta dalle fiabe e racconti fantastici più comosciuti.

La Bella e la Bestia,  così allestita, si presentava su una solida base musicale e con un continuo passaggio tra musica classica e contemporanea ricreata da Christian Marchi e Giacomo Plotegher sulla base delle colonne sonore del musical e del cartone animati della fiaba con in scena tutti i personaggi del racconto fantastico (Emma Zamboni Belle; Mirko Tomi Gastone; Christian Tomei Bestia; Viviana Merighi Le Tont; Paola Sabino Miss Brick; Marcella Bellotti Chicco; Daniel Cavallo Tokins; Daniela Chemotti Spolverina; Elisa Gragnaniello Lumiere), con costumi realizzati da Francesca Maria D’Antonio. Gli allievi della scuola hanno tenuto duro in questo strano periodo di inazione, lavorando da remoto, in piccoli gruppi e, nonotante tutto, hanno ripreso il progetto con convinzione. La parte coreografica dalla stessa Elisa Versini in collaborazione con i coreografi delle singole sezioni. Le parti recitate era registrate e riprodotte in playback dai vari attori senza alcun deperimento dell’azione scenica. La giovane coreografa e insegnante ha inserito in una successione rapida di quadri, i gruppi coreografici in cui si articolano i corsi, mettendo in scena tutti i suoi allievi con un proprio ruolo, dai piccoli di propedeutica alla danza classica ai gruppi giovanili di hip-ho, modern-dance, classica adulti, dando spazio, nel collettivo, ai suoi allievi di punta.

Di grande suggestione visiva sono risultati gli effetti scenici digitali e video creati dallo studio Wasabi di Trento, con Michele Moser e Francesco Frizzera, estremamente professionali che hanno fatto da sfondo continuo alla successione delle varie scene.

Quadri che si sono sempre meritati applausi a scena aperta oltre la cortesia nei confronti dei danzatori come la suggestiva la scena del temporale al castello della Bestia e l’assalto dei lupi, realizzato tra giochi di luce spettrali e costumi lunari delle danzatrici assieme alla bravura travolgente del ragazzi dell’Hip Hop nei momenti di piena azione e nella congestione dell’assalto al castello. Tanti altri sono stati i collaboratori come il narratore, Luciano Happacher come tutto il Centro Santa Chiara per il supporto tecnico. La narrazione scorre via e dopo due ore di spettacolo si esce con la convinzine di aver visto una realizzazione che va oltre le aspettative di un saggio ben realizzato. Doveroso omaggio alla gente di teatro rimasta senza luce per tanto tempo. Un grazie al light designer William Trentini per avela saputa riaccenderla.