Attualità-Approfondimenti

La Danza riparte in Trentino. Ramingo: a Riva del Garda su prenotazione allo spazio della SeesawProject

Ci si prenota sul sito https://seesawproject.eu/eventi/ramingo/   per chi vuole assistere all’evento Ramingo proposto dalla giovane compagnia di danza SeeSawProject, visible in queste settimane di fine primavera. Il gruppo nasce nel 2017 sulle rive del Garda, su iniziativa di Veronica Boniotti, coreografa con laurea in filosofa, e specializzazione in psicologia infantile, lavora  nell’ambito delle problematiche adolescenziali, proprio da un incontro attuato attraverso diversi linguaggi. La compagnia è un sistema aperto che riunisce artisti provenienti da vari campi artistici, tra la danza contemporanea, il teatro fisico e la musica. Seesaw significa altalena, un gioco semplice, estremamente affascinante che racchiude la nostra identità. L’altalena è instabile, ma anche stabile e legata valori forti: la reciprocità, la profondità, la passione per la ricerca e l’auto-ironia. La compagnia ha optato per una formula particolare di riaprisi al pubblico in questo inizio di stagione. Come bussare alla porta e chiedere il permesso di entrare; prenotazione individuale, si sceglie il giorno e l’orario. Lo spettatore sarà solo nello sala spazio danza della compagnia: spazio Laboratorio didattico, quello del gruppo di danza di Riva del Garda perchè chi lo gestisce insieme alle sue compagne di avventura, lavora nell’ambito della psicoterapia dell’età evolutiva e delle problematiche adolescenziali.

Si viene accolti nello spazio di attesa allestito con oggetti sparsi destinati ad essere ricollocati in una borsa da viaggio, ma appunti sparsi fanno pensare ad una sosta di riflessione con note di programma scritte a mano. Non si ha conoscenza di chi danzerà in quello spazio di tempo a te destinato. La sorpresa fa parte dello spettacolo, un modo come un altro perche lo spettatore sia parte dell’evento stesso. Gioco creativo e di necessità in tempi di obblighi sanitari. Nello spazio danza una sola danzatrice accoglierà il visitatore, presentandosi con un biglietto di saluto con un suo nome, inventato, che lascia cadere l’attrice della performance: Ciao, io sono Najara, ma anche qualcun’altra, dipende dalla sorte della prenotazione. Situazione innovativa, mediata da quanto è successo nella scorsa stagione a Bolzano Danza, riproposta qui in forma di laboratorio non più di 20 minuti di azione coreografica, in attesa che il tutto sia montato nella sua completezza. La danza si attiene alla  tematica della scoperta dello spazio e del proprio corpo della risoluzione delle contrapposizioni tra la terra e il cielo, tra il chiuso e l’aperto.

Così lo spiega la curarice dell’evento.”Ramingo” è una performance di danza contemporanea e teatro fisico, è una ricerca ibrida di arti perfomative e scienze filosofiche e psicologiche. Si attua e si rinnova attraverso il processo esperienziale, il processo creativo e l’incontro con il pubblico. È un’esplorazione della condizione di ramingo attraverso la poetica di Foscolo e di Rimbaud, e attraverso un capovolgimento della visione romantica del “Viandante sul mare di nebbia” da errabondo che contempla l’immenso, solo e conscio della sua finitezza, a ramingo immerso in un deserto desolato che vaga senza sosta alla scoperta di nuovi modi d’essere nel mondo, e alla ricerca di qualcuno o qualcosa che ha perso. Partendo da tali spunti iconici, letterari e filosofici, ci si addentra in un’analisi fenomenologica sulla sensazione di smarrimento e desolazione vissuta nella società odierna, e sulle emozioni sociali autocoscienti-valutative, perlopiù trascurate nel dibattito moderno, che muovono l’essere umano in ogni sua azione. Per delineare la ricerca e la messa in scena vengono prese in considerazione sette dicotomie di emozioni in particolare: vergogna-sfrontatezza; fiducia-sfiducia; illusione-delusione; orgoglio-umiliazione; ammirazione-disprezzo; senso di colpa-innocenza; gelosia-sicurezza. Per ogni coppia di contrari si fa riferimento ad uno o più autori specifici nell’ambito della letteratura psicologica e fenomenologica come per esempio M. Lewis; D. Goleman; A. Damasio; M. Scheler; E. Husserls; K. Jaspers; L. Binswanger; E. Minkowsi; M. Merleau Ponty; A. Ballerini; M. Rossi Monti.

Nella ricerca di qualcuno o qualcosa che si è perso, la confusione si fa sovrana e l’unico punto di riferimento è la necessità di ritrovare. Si vaga senza sosta. La propria casa è nell’oblio. L’unica guida è il tumulto di stati d’animo tesi, opposti, non curanti della delicatezza del filo che li lega.
Interpreti: Ambra Calvia, Chiara Ferraglia, Federica Danaj, Jasmine Bresciani, Giuseppe Claudio Insalaco, Veronica Boniotti, Beatrice de Carli.
Musica originale di Antonio Maria Fracchetti.
Qualcosa di nuovo nell’ambito dello spettacolo locale che ci proietta nell’ambito della ricerca performativa nazionale, con un uso consapevole della musica contemporanea appositamente commissionata.

 

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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