Riva del Garda, Rocca 4 settembre 2020
“ROUGH Origins and Ruins”
Progetto di arte figurativa, danza, teatro e musica dal vivo creato da SeeSaw Dance Company di Riva del Garda
Non capita spesso a Riva del Garda di assistere a spettacoli di danza contemporanea ideati dalle realtà coreografiche locali.
Da due anni questa giovane compagnia di danza contemporanea e teatro fisico, SeeSaw, curata da Veronica Boniotti, si sta affermando come una interessante realtà in questo ambito, nata dalla collaborazione di giovani coreografe che hanno maturato esperienza in compagnie di danza all’estero ritenendo opportuno investire sul territorio la loro esperienza e professionalità.
Il progetto presentato nel cortile del museo è stato reso possibile grazie al supporto del PianoB Piano Giovani Alto Garda e Ledro, promosso dalla Comunità Alto Garda e Ledro e promosso dal MAG Museo Alto Garda all’interno di “A Sentimenral Landscape” mostra sul paesaggio sulle suggestioni del viaggio di Wolfang Goethe in Italia.
Ma l’originalità della proposta della compagnia è quella di utilizzare la musica dal vivo affidata all’esecuzione di un giovane complesso musicale, Orchestra Petite OFT, diretta da un giovanissimo direttore e compositore trentino Sebastiano de Salvo. In questo sta l’originalità del proggetto promosso da Veronica Boniotto, se consideriamo che in eventi e rassegne maggiori, come in enti strutturati, è ormai scomparsa la pratica della musica dal vivo ad uso della danza in scena; se poi ci aggiungiamo che si trattava di bravi appositamente commissionati per il balletto, il fatto è ancora più encomiabile. Hanno collaborato cinque compositori Marco Faglia (maestose vestigia) Antonio Fracchetti (Barbiturico1) Marco Ober (Reunion) Daniele Grott (Origine) e Sebastiano de Salvo (Rovine) ai quali era stato affidato una sequenza ciascuna in cui si suddivideva la coreografia.
Dedicata al mito di Andomeda, ROUGH Origins and Ruins, ricostruisce la memoria nel mito di Perseo rivissuto nella memoria dell’protagonista del mito e di quanto è rimasto della sua passione e vissuto. Rovine di un passato, rocce che che la tenevano progioniera e che Perseo l’ha liberata prendendola in sposa, liberandola dal mostro a cui era destinata in sacrificio. Prendendo come suggestione la scultura omonima di Rodin, il progetto si propone come una profonda riflessione sulle nostre origine e rovine, e dell’altro, nonchè di ciò che ci circonda. Da qui la resa della storia in una forma di narrazione corporea, con inserimenti anche raccontati, tramite una coreografia ben strutturata per il gruppo ormai consolidato di interpreti che comprende anche le fondatrici dell’ensemble coreografico: Federica Danaj, Jasmine Bresciani, Chiara Ferraglia, Telma Ha Ang, Gabriele Dadula, Beatrice de Carli, Veronica Boniotti, Ambra Calvia. L’esecuzione con l’orhestra dal vivo, con la sua ritmica musicale, giochi di luce sui forti contrasti chiaroscurali, costumi evocativi di una antichità arcaica hanno saputo creare uno spettacolo suggestivo e interessante per il complesso di collaborazioni intraprese.
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