Danza

Riva del Garda. SeesawProject danza sulle musiche di Robert e Clara Schumann

Riva del Garda, Seesaw spazio House, 27 novembre 2021, ore 20.30
Padova, Chiesa di Santa Caterina, 13 novembre ore 21.00
Verona, Fucina Macchiavelli, 14 novembre ore 18.00
SINE. GLI SCHUMANN TRA ASSENZE TUMULTUOSE ED ESSENZIALI PRESENZE”
Una cooproduzione di Fucina Culturale Macchiavelli e Seesaw Project
Regia, coreografia, Interpreti Seesaw Project
Veronica Boniotti, Giuseppe Claudio Insalacco
Musicisti
Louise Antonello, violino
Julien Antonello, pianoforte
C. W. Schumann, Tre Romanze per violino e pianoforte, op. 22
R. Schumann, Sonata per violino e pianoforte in La minore, n.1, op. 105
J. Brahms, Scherzo per la sonata F.A.E.

Giuseppe Claudio Insalacco

Qualcosa di nuovo si muove nell’ambito della danza contemporanea nei picoli centri periferici del Trentino. Certamente in una realtà provinciale abbastanza ristretta come quella di Trento, la danza contemporanea rappresentata e praticata, può contare su eccellenze internazionali, quali l’ormai quarantennale esperienza della rassegna di danza OrienteOccidente di Rovereto, come i progetti laboratoriali della compagnia di danza Antonlla Bertoni-Michele Abbondanza che con produzione proprie e attività didattiche creano i presupposti di nuovi progetti creativi per questo settore.
La Compagnia SeesawProject attiva a Riva del Garda dal 2017 per iniziativa di Veronica Boniotti nasce incontro con un gruppo di giovani danzatici locali, accademicamente formate e con specializzazione e pratica coreografica all’estero (Ambra Calvia, Chiara Ferraglia, Jasmine Bresciani, Federica Danaj), assieme al coreografo e ballerino Giuseppe Claudio Insalaco e, questa è la sua caratterisca, al musicista e compositore Sebastiano De Salvo. La peculiarità infatti del progetto è quella di lavorare su musica eseguita dal vivo con composizioni appositamente scritte per gli eventi. La sintesi tra le arti è l’idea fondante della compagnia, un sistema aperto che riunisce artisti provenienti da diversi ambiti attivando lo scambio tra artisti e pubblico attraverso diversi linguaggi.
E proprio sull’incontro tra vari mondi culturali è nata la produzione SINE. GLI SCHUMANN TRA ASSENZE TUMULTUOSE ED ESSENZIALI PRESENZE che Verona Boniotti e Giuseppe Claudio Insalaco hanno realizzato, una narrazione coreografica che dà vita e movimento alle esperienze di vita di Robert Schumann con la moglie Clara. Un progetto coprodotto dalla Fucina Culturale Macchiavelli di Verona, centro di produzione musicale e teatrale, impegnato nella creazione di spettacoli originali che coinvolge giovani attori, drammaturghi, registi per una drammaturgia contemporanea che racconti storie. Lo spettacolo è stato presentato, oltre che a Riva del Garda, a Padova e a Verona. Danza che racconta, dalla corripondenza tra Clara con Robert Schumann e successivamente con Johannes Brahms, la quotidianità della vita di coppia, fatta di lavoro, di figli, di fatica di vivere, di creazioni musicali, di malattia e morte, tramite la sola gestualità del corpo.

Danzare il classico sulle note di una musica che non è scritta per balletto, non è cosa semplice perchè occorre ricreare lo spirito e l’aura creativa che ha determinato la composizione stessa, altrimenti si corre il rischio di fare solo colonna sonora. Dal vivo, il duo pianoforte e violini di Louise e Julien Antonello hanno eseguito brani dei protagonisti della narrazione che ha scandito l’azione scenica dei due coreografi Veronica Boniotti e Giuseppe Claudio Insalaco. I due danzatoni hanno dato vita alla complessa relazione degli Schumann tramite i silenziosi ma efficaci gesti della danza moderna. Ciascuno nei tre brani musicali esemplificava i viversi aspetti dell’esisteza della vita dela coppia esplicati da pannelli scritti che sintetizzavano alcuni momenti della loro vita famigliare quotidiana il cui sfogliare era parte integrante dell’azione coreogafica.

Le tre Romanze di Clara per violino e pianoforte, sintetizzava l’inizio del rapporto con movimenti che si rifacevano in parte alla danza classica con il gusto della pantomima delle azioni narrative esplicite, dei passi a due, a seguire la Sonata n. 1 per violino e pianoforte sistetizzava l’assolo del coreografo che esemplificava la difficoltà di vivere del compositore fino alla morte con il corpo che l’esplica in modo duro e drammatico. Il terzo movimento, con Veronica Boniotto, il ricordo di Clara, affidato alla corrispondenza e alla musica di Johannes Brahms, amico e sostego alla famiglia, si scioglie in una gestualità fluida molto lineare nel trattare il corpo nello spazio.


Il tutto realizzato in uno spazio aula, qualche faro luce, spettacolo essenziale ma di suggestione che solo la danza con la musica dal vivo riesce a ricreare. Spettatori contingentati per una visione quasi privata ma pubblicizzata sui canali social.

 

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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