Trento film festiva della montagna e dell’esplorazione in questa ed. 68 anno 2020 ha coinvolto anche il Garda e il mondo della Vela. Nella sede della Fraglia della Vela di Riva del Garda, venerdì 28 agosto, in collaborazione con la ditta di abbigliamento Montura, è stato presentato il libro FEELING ON TOP OF THE WORLD di Enrico Tettamanti, skipper trentino, diario della sua navigazione lungo il passaggio a Nord Ovest attraverso i mari artici. Il libro si inserisce nel progetto editoriale della ditta che sostiene diari ed esperienze di esplorazione di montagna secondo la pratica etica e di sostenibilità ambientale. Viaggi al limite dell’impossibile ma rivolti o alla ricerca interiore delle motivazioni che portano alla scoperta dei valori fondativi di conoscenza e di saggezza in popolazioni ai margini della civiltà del nostro considerare. Enrico Tettamanti, provetto navigatore da quando era bambino, skipper che ha viaggiato per più di 190.000 miglia (350.000 km) solcando ogni mare del pianeta, facendo 20 attraversate oceaniche e 7 passaggi a Capo Horn, con il progetto Kamana da lui attivato, ha fatto della navigazione estrema, qualcosa di accessibile a tutti, e gli ha permesso di raggiungere ogni angolo remoto del pianeta, assieme alla famiglia compagna e figli piccoli, e a equipaggi formati con cui condividere l’esperienza della vela d’esplorazione. Nel 2017 primo equipaggio a vela italiano ha compiuto il “Passaggio a Nord Ovest”, tra Pacifico e Atlantico lungo le rotte Artiche, navigando da ovest ad est lungo la Route 6, arrivando ad Aasiaat in Groenlandia dopo 33 giorni di dura navigazione ed oltre 3.500 miglia percorse. Con Enrico c’erano sua moglie Giulia, il piccolo Kai, di un anno e mezzo, e i compagni di avventura con i loro quattro figli tra gli 8 ed i 14 anni. L’incontro con il navigatore ha riguardato principalmente le motivazioni all’avventura, come il confrontarsi con le difficoltà ambientali che la navigazione in mari estremi comporta, soluzioni di problemi tecnici, convivenza a bordo, condivisione del sogni dell’impresa. Presente l’alpinista himalayano Fabio de Stefani, che ha sottolineato come ormai raggiunti i limiti dell’alpinismo come sport estremo ormai monetizzato, la pratica dell’esplorazione si sta ripiegando su motivazioni interiori, un confronto tra conoscere altri mondi culturali e adattarsi al contingente ambientali, cercando di essere sempre meno invasivi e impattanti.
La ricerca del passaggio a Nord Ovest tra Atlantico e Pacifico, fu un sogno dei grandi esploratori artici, divenne un’epopea delle conquiste del poli, si persero navi e interi equipaggi, Roald Amundsen la tentò. L’accostamento quindi al grande esploratore norvegese che per primo ne delineò la rotta e il nostro velista che è riuscita a percorrerla non è causale o arbitrario ma sta a ricordarci che la nuova via a nord tra i due oceani, non è una conquista dell’umanità ma un prodotto dello scioglimento dei ghiacci artici e del surriscaldamento globale che ne ostruivano il percorso: un monito, con tutto ciò che ne consegue, della crisi ambientale che stiamo vivendo.