Riva del Garda, Sabato 5 febbraio 2022, ore 17
Galleria Craffonara-Giardini di Porta Orientale Riva del Garda.
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L’associazione di ricerca storica Riccardo Pinter. Amici del Museo, presenta il libro  di Francesca Gallo, Margrando, ed. MeloCotogno editore, 2021Presente l’autore Francesca Gallo e la sua fisarmonica,
“Una valigia, la fisarmonica e la passione per la storia orale, così sono partita e così sono tornata. Nulla era cambiato tra il primo e l’ultimo giorno, tranne me”. Lo descrive così, Francesca, questo viaggio di ricerca fra gli emigrati italiani in Belgio e Canada. Cresciuta in un tempo in cui i genitori sognavano per i figli il posto fisso, la famiglia, la casa propria, Francesca pare andare controcorrente: recupera le vecchie storie e ne fa un mestiere. Girava con la bicicletta, un registratore in tasca e spesso con la fisarmonica in spalla e si sedeva a parlare coi vecchi. In ogni famiglia le veniva raccontato di qualcuno che era emigrato, così decise di andarli a cercare e di portare a casa le loro storie. Il padre le costruì una fisarmonica su misura del bagaglio a mano e partì. A distanza di quasi vent’anni, uno di loro la cerca per chiedere di rivelare le storie di vita che le sono state consegnate, Francesca riapre quella valigia mai più riaperta e inizia a raccontare. Con prefazione di Carlo Petrini”.Un’Artigiana che canta

https://www.youtube.com/c/LartigianachecantaFrancescaGallo

Francesca Gallo nasce a Treviso nel 1976, si diploma in canto lirico nel 2002 presso il conservatorio di Castelfranco Veneto (TV), studia fisarmonica fin da bambina.
A l’età di sedici anni si appassiona alla musica di tradizione orale e per gioco comincia un recupero di canzoni, storie di vita, testi inediti andando a intervistare le persone semplici, quelle che apparentemente non avevano nulla di interessante da raccontare. In bicicletta, con la fisarmonica in spalla e il registratore in tasca ha fatto migliaia di km in oltre due decenni di recupero. Nel 2004 è partita per Belgio e Canada sempre con registratore, fisarmonica e i soldi per una telefonata.

Centinaia di ore di registrazione, centinaia di storie di vita raccolte, centinaia di canzoni recuperate a morte certa. Francesca è figlia di Luciano Gallo, costruttore di fisarmoniche, fondatore del marchio “Galliano”. Al fianco del padre ha passato anni nella piccola bottega artigiana, ma ha anche condiviso la passione per la musica tradizionale. Quattro anni fa ha deciso di riportare in vita la dismessa bottega del padre per salvare questo mestiere che altrimenti sarebbe andato perduto. Dal 2011 infatti ha riportato in vita i due marchi di produzione “Galliano” e “Ploner” fondando la bottega omonima, unica bottega artigiana col 90% di autonomia, almeno a livello nazionale, per la costruzione di fisarmoniche, organetti, armoniche a mantice. Nel 2011 ha fatto rinascere il marchio Ploner, dopo oltre sessant’anni di inattività, da una classe di scuola primaria. Venti bambini di 9 anni hanno costruito ognuno la propria armonica diatonica con schema triestino (predecessore della fisarmonica). Un anno scolastico di lavoro e si è arrivati alla realizzazione della prima orchestra di bambini con strumenti ad ancia libera costruiti da loro. Francesca nel raccontare questa esperienza sostiene che il futuro è dei bambini e che perché un mestiere così continui a vivere serve una lunga proiezione nel futuro con basi nel presente. Nel 2013 ha deciso che era giunto il momento di far rivivere un albero di noce tagliato quasi vent’anni prima. Ha analizzato la storia di quell’albero piantato per la nascita di una bambina, morta poi durante la seconda guerra mondiale, e ha deciso di dedicarlo a un articolato progetto educativo sociale. Con l’albero sono state costruite dodici armoniche diatoniche, quindi ha creato il corso “Armonicamente donna”. Progetto di avvicinamento alla musica per donne che non abbiano mai suonato uno strumento musicale. Partendo da una scatola di colori e un’armonica si è arrivate, a distanza di quasi due anni, alla realizzazione di piccoli gruppi tematici che studiano e ripropongono un repertorio di musica tradizionale sia da canto che da ballo. Francesca sigilla spesso questo racconto con “quell’albero è stato per secoli il simbolo del matrimonio per le ragazze della campagna. Con quell’albero, piantato dal padre alla nascita, alle donne veniva costruito il baule per contenere la dote. Questo albero è stato piantato per dodici donne, perché nel ventunesimo secolo la realizzazione passi oltre al baule della dote”
Francesca continua la sua attività di concertista al fianco di noti musicisti e attori, in formazioni ridotte, ma anche come solista. Il suo repertorio è la sua passione: la ricerca etnomusicale e la divulgazione dei canti di tradizione orale che hanno risuonato nell’alto Adriatico dall’unità d’Italia ai giorni nostri. Francesca Gallo è definita folk singer, musicista, etnomusicologa, storica, artigiana, maestra, la voce del Sile, forse perché è difficile trovare un termine unico che la definisca. Fisicamente invece è facile da identificare con la sua inseparabile fisarmonica su misura del bagaglio a mano per i voli internazionali, che fu albero di pero e che la accompagna fedelmente da anni.

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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

1 commento

  1. Sono davvero felice che Francesca Gallo abbia tenuto in pugno il suo sogno ..sentire e diffondere la memoria , permettere di incontrarsi e avere un Luogo dove le persone scambiano parole suoni sorrisi è da imitare. Bravissima

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