Vincitrice del bando Culture Moves Europe l’artista Sara Maino di Arco presto in Portogallo nelle foreste colpite dagli incendi
Lo spettacolo di poesia “Foresta rossa” di e con Sara Maino e Marina Kazakova (Belgio) è stato selezionato nell’ambito del progetto Culture Moves Europe, il bando europeo per la mobilità di artisti e professionisti della cultura.
Il duo di poetesse performer è tra i primi beneficiari del più grande programma di mobilità dell’UE che offre nuove opportunità ai creativi. Realizzato dal Goethe-Institut per conto della Commissione europea, con un budget di 21 milioni di euro, Culture Moves Europe offrirà a circa 7.000 singoli artisti e professionisti della cultura la possibilità di recarsi all’estero per lo sviluppo professionale o per collaborazioni internazionali nel periodo 2022-2025. Maino e Kazakova si recheranno in Portogallo per presentare la loro performance site-specific al 6° Festival letterario internazionale FLII – PALAVRAS DE FOGO di Lousa e Coimbra dal 15 al 18 giugno.
“Si tratta di un innovativo festival itinerante, che si svolge in undici contee della regione colpita dai disastrosi incendi del 2017 e 2022”, spiega Maino. “Scrittori e scrittrici si esibiranno nei luoghi più insoliti, come fabbriche, chiese, mercati e campagne, spiagge, foreste. Ottenere questo finanziamento significa entrare a far parte di una comunità di artisti che daranno voce anche alle storie di chi è stato danneggiato dagli incendi boschivi: popolazione locale, alberi, animali. Grazie a questa mobilità, possiamo condividere un’esperienza di poesia dal vivo e portare una prospettiva esterna sui problemi ambientali”, commenta Maino. Lo spettacolo “Foresta rossa” intende affrontare il tema dell’emergenza ambientale e dei suoi effetti sulle persone di fronte alla crescente minaccia del riscaldamento globale. La performance consiste in un dialogo pre-strutturato, con parti create sul posto che rispondono al contesto unico del luogo della performance. L’elemento site-specific dello spettacolo prevede visite per raccogliere memorie materiali e immateriali e analizzare gli artefatti degli incendi boschivi. E’ un incontro-dialogo tra poesia e paesaggio, che include creazioni audio-visuali e pittura dal vivo. L’atto di raccogliere ricordi e memorie degli alberi è simbolico, in quanto sottolinea l’importanza di riconoscere la sensibilità e l’interconnessione di tutti gli esseri viventi. Serve a ricordare che siamo tutti connessi e influenzati dall’ambiente e che dobbiamo lavorare insieme per proteggerlo.
Prima di andare in Portogallo, il duo salirà sul palco dell’Ateneo Veneto Di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia con la performance a due voci “Café Europa” che si terrà venerdì 26 maggio in anteprima al Festival internazionale di poesia Palabra en el mundo. “Il sostegno assicurato dalla Fondazione per la Ricerca delle Fiandre ha garantito la presentazione della nostra ricerca poetica a Venezia”, afferma Kazakova. “È essenziale che la poesia sia finanziata, che noi, come società, troviamo il modo di stabilire il sistema per sostenerla. Non possiamo dire di dare valore alla poesia senza dare valore anche al poeta. La poesia è un modo pratico di affermare i principi dell’umanesimo e ci permette di rimanere umani. Solo la conservazione e il successivo sviluppo della cultura garantiscono una forma civile di convivenza pacifica per un gran numero di persone in una terra multilingue e multiculturale come l’Europa” , prosegue Kazakova. Ecco perché programmi di sovvenzione permanente come Culture Moves Europe e la Fondazione di ricerca delle Fiandre sono di grande valore. Il duo di poetesse performer è attivo dal 2019 e ha realizzato tre spettacoli, una mostra di pittura e poesia ed esibizioni in gallerie d’arte e festival internazionali in Olanda, Bulgaria, Grecia, Lituania, Belgio, Italia, Stati Uniti, e al 34° International Gerard Manley Hopkins Festival di Newbridge in Irlanda.
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