Verona Teatro Filarmonico 20 novembre 2020
(streaming arenatv)
12° Concerto – Respighi, Gounod
Fabrizio Maria Carminati, Direttore
Gilda Fiume, Soprano
Marco Ciaponi, Tenore
Romano Dal Zovo, Basso
PROGRAMMA
Ottorino Respighi
Antiche danze e arie, Suite n. 1 (libera trascrizione per orchestra di Ottorino Respighi)
I Simone Molinaro (1599), Balletto detto “Il conte Orlando” · Allegretto moderato
II Vincenzo Galilei (155?), Gagliarda · Allegro marcato – Andantino mosso
III Ignoto (Fine del Sec. XVI), Villanella · Andante cantabile
IV Ignoto (Fine del Sec. XVI), Passo mezzo e mascherada · Allegro vivo – Vivacissimo
Vetrate di chiesa P 150 “Quattro impressioni per orchestra”
I La fuga in Egitto
II S.Michele Arcangelo
III Il mattutino di S. Chiara
IV S. Gregorio Magno

Charles Gounod
Messa solenne in onore di Santa Cecilia per soli, coro e orchestra in sol maggiore CG 56
KYRIE · Moderato, quasi Andantino
GLORIA · Larghetto
CREDO · Moderato molto maestoso
OFFERTOIRE · Adagio
SANCTUS · Andante
BENEDICTUS · Adagio
AGNUS DEI · Andante moderato
DOMINE, SALVUM FAC · Largo
Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona
Coro diretto da Vito Lombardi
https://arenatv.uscreen.io/programs/12_concerto-respighi-gounodmp4-b8dfda
Prosegue la programmazione della stagione sinfonica promossa dalla Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico supportata dall‘Anfols – Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche nell’ambito del progetto #apertinonostantetutto, visibile sul canale Arenatv: protagonisti l’orchestra, coro e i solisti dell’ente musicale veronese.
Il 12° concerto non ha dimenticato la ricorrenza della patrona della musica e dei musicisti, Santa Cecilia (22 novembre) quanto mai imperativo rievocarla in questi tempi di precarietà della musica dal vivo, con un programma che accosta due compositori differenti per epoca e per geografie: l’italiano Ottorino Respighi (1879-1936) e il francese Charles Gounod (1818-1893), affidati alla direzione di Fabrizio Maria Carminati. Di Ottorino Respighi, il programma presenta due blocchi compositivi che rappresentano i modelli compositivi ai quali si ispirò il compositore bolognese: il mondo musicale della tradizione antica con le Antiche danze e arie, Suite 1 e le Vetrate di chiesa P150″quattro impressioni d’orchestra” dove Respighi dà sfoggio della sua maestria orchestrale, ereditata da Rimskij-Korsakov, di cui fu allievo a San Pietroburgo, per poi passare a Berlino collaborando con Ferruccio Busoni. La direzione di Fabrizio Maria Carminati ha fatto emergere questi suoi mondi musicali, queste antiche sonorità rinascimentali nelle ricostruzioni delle trascrizioni da composizioni per liuto, che ripercorrono il recupero dell’arte e degli stili medievali e rinascimentali che ha percorso dalla cultura artistica italiana nei primi decenni del ‘900. Più strutturata si presenta invece la composizione sinfonica che intitolò Vetrate di chiesa, “quattro impressioni per orchestra”: trascrizione per grande orchestra che Respighi ricavò da modelli del canto gregoriano, elaborati inizialmente per pianoforte. In questa partitura, portata a termine l’8 ottobre del 1926 (la prima esecuzione fu diretta da Sergej Kusevitzkij a Boston il 25 febbraio 1927), Respighi dà sfoggio della sua maestria orchestrale, ereditata da Rimskij-Korsakov: con un materiale tematico modale, piuttosto semplice, crea un efficace gioco di contrasti, alternando pieni e vuoti, sfruttando abilmente gli slittamenti armonici, e i continui giochi timbrici. La riflessione sul sacro è stata affidata a Charles Gounod e alla Messe solenelle en l’honneur de Sainte-Cécile. La messa è il primo importante lavoro del compositore francese, eseguita pr la prima volta il giorno di Santa Cecilia (patrona della musica), 22 novembre 1855, a Saint-Eustache, Parigi. Sebbene il testo utilizzato e la sua elaborazione musicale fossero strettamente liturgici, Gounod mise in atto alcune scelte meno tradizionali e si presenta già con alcune strutture che richiamano all’opera, i brevi incisi dei soli, maggior spazio al coro, che determinarono il successo di questa composizione alla prima esecuzione dell’opera nella chiesa di Saint-Eustache.

Solisti giovani affermati come il soprano Gilda Fiume e il tenore Marco Ciaponi, e di consolidata presenza areniana come il basso Romano Dal Zovo, con i loro incisi interventi, precisi e puntuali, in una composizione che non prevede ampi interventi solistici ma piuttosto inseriti nel complesso dell’organico complessivo come nel Credo e dei vari passi dell’Agnus dei e del Sanctus con la bella articolazione tra il soprano Gilda Fiume e il tenore Marco Ciaponi. Finale monumentale affidato al coro con il Domine, salvum fac, in pieno clima operistico da grand’operà. Congedo degli artefici del concerto con omaggio collettivo al direttore del coro Vito Lombardi e un ringraziamento al pubblico virtuale oltre il video