di Chiara Salvottini
Verona, Teatro Ristori, domenica 24 OTTOBRE ore 11.00
“MATINÉE”
“I CONCERTI DELLA NATURA”
I VIRTUOSI ITALIANI
MASSIMO MERCELLI flauto
A. Vivaldi Concerto per archi e b.c. in Do Magg. RV 114
A. Vivaldi Concerto per archi e b.c. in sol min. RV 156
A. Vivaldi Concerto per archi “Alla Rustica” in Sol Magg. RV 151
A. Vivaldi I Concerti per flauto, archi e b.c. Op. X
n. 1 in Fa Magg. “La Tempesta di Mare” RV 433
n. 2 in sol min. “La Notte” RV 439
n. 3 in Re Magg. “Il Gardellino” RV 428
In una soleggiata domenica mattina autunnale al Teatro Ristori di Verona, il 24 ottobre 2021 si è tenuto il primo matinée della XXII stagione concertistica dei Virtuosi Italiani.
Maestro di concerto al violino il M° Alberto Martini, al flauto Massimo Mercelli, solista di fama internazionale. E’ proprio grazie a Mercelli che il repertorio per flauto contemporaneo si è arricchito notevolmente negli ultimi anni; vanta infatti alcune tra le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori, tra i quali Penderecki, Nyman, Glass, Morricone, Sollima, per citarne alcuni. “Un concerto dedicato alla natura” come ha spiegato il M° Martini in una breve introduzione al concerto. Dalle sue parole non si poteva non cogliere un certo entusiasmo per la ripresa dell’attività concertistica dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia. Il programma interamente dedicato ad Antonio Vivaldi ed ai suoi “Concerti della Natura”, ha visto l’alternarsi di brani per soli archi e brani con flauto solista. Molto piacevole il primo brano in programma, il Concerto per archi in sol maggiore “La Rustica” RV 151, ben fraseggiato e con un dinamico contrasto di piani e forti. A seguire il Concerto in Sol minore per flauto, 2 violini, viola e basso continuo op. X n° 2 “La Notte” RV 439. Un brano dalle sonorità particolari, scritto appositamente senza cembali proprio per meglio rendere le atmosfere notturne. Nel Presto e nell’Allegro emergono le capacità virtuosistiche di Mercelli, con un suono sempre pulito, uno staccato perfetto mai sbavato. Magistrale anche l’esecuzione degli archi: arcate quasi impercettibili e pianissimi hanno trasportato il pubblico in un’atmosfera onirica. Il terzo brano in programma, il Concerto in Re maggiore per flauto, 2 violini, viola e basso continuo op. X n° 3 “Il Gardellino” RV 428, è uno dei più celebri brani del repertorio flautistico e forse il brano più solistico del concerto. Bella la scelta di un tempo non eccessivamente veloce, che permette di gustare passaggi virtuosistici mai ostentati. Il concerto prosegue con il celeberrimo Concerto in Fa maggiore per violino, archi e basso continuo op. VIII n° 3 “L’Autunno” RV 293. Solista il Maestro Martini, che guida l’ensemble in un tempo fluido, a tratti veloce, a tratti rubato, divertendosi nel dialogo con gli altri archi ed in particolare con il violoncello. Il concerto in Fa maggiore per flauto, 2 violini, viola e basso continuo op. X n° 5 “Con Stromenti Sordini” RV 434, prevede l’uso della sordina per tutti gli archi. In questo modo, la sonorità complessiva degli archi raggiunge la stessa dimensione sonora del flauto, ed il risultato è davvero piacevole all’ascolto. Ultimo brano in programma il concerto in Fa maggiore per flauto, 2 violini, viola e basso continuo op. X n°1 “La Tempesta di Mare” RV 433: un brano ricco di crescendi tempestosi e di passaggi veloci per il flauto, sempre ben eseguiti. A grande richiesta di pubblico, Mercelli e i Virtuosi eseguono la Badinerie dalla Suite n°2 in Si minore BWV 1067 di Johann Sebastian Bach, bis decisamente adeguato a conclusione di questo programma. Nella danza, Mercelli letteralmente “vola” tra abbellimenti e scale eseguiti con la raffinatezza che lo caratterizza.Un concerto davvero molto apprezzato anche dal pubblico che ha riempito la sala del Teatro e che ha calorosamente applaudito i Virtuosi e il solista.
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