Novara, Teatro Coccia
Sabato 27 Febbraio 2021, ore 16:30 – in streaming su Teatro Coccia
Domenica 28 Febbraio 2021, ore 16:30 – in streaming su Teatro Coccia
Lunedì 27 Febbraio 2021, ore 16:30 – in streaming su a-novara Novara
Chi ha paura del melodramma?
I VIAGGI DI GULLIVER
musica di Bruno Moretti
direttore Andreas Gies
messinscena e regia Controluce Teatro d’Ombre
ripresa allestimento Alberto Jona
costumi Giuseppe Palella
cast
Giulia Bolcato, Federico Cavarzan, Leonardo Pesucci
ombre
Cora De Maria, Marco Intraia, Jenaro Meléndrez Chas
attori Scuola del Teatro Musicale – STM
Francesco Messina, Sofia Piazzalunga, Alice Varenna, Adriano Voltini
aiuto regia Mirco Michelon (Accademia AMO)
direttore di scena Francesca Longoni (Accademia AMO)
Giovane Ensemble Guido Cantelli
Continua la stagione del Teatro Coccia di Novara in questo inizio 2021 ancora con l’incertezza sulla ripresa delle attività di musica e spettacolo in presenza di pubblico. Ma La stagione “Resilienza – inverno primavera” prosegue, dunque, e il Coccia mantiene fede la sua linea di nuove produzione semplici e di facile fruizione, coinvolgendo le risorse artistiche e musicale del territorio, dal conservatorio G. Cantelli, alla propria scuola AMO (Accademia Mestieri Opera), privilegiando la diffusione, sui i propri canali dedicati, all’interno del progetto “La Cultura è Essenziale” promosso dal comune di Novara. E’ la stessa direttrice artistica Corinne Baroni che in veste di regina delle fiabe, fa gli onori di casa annunciando l’avvio del progetto “Chi ha paura del melodramma?”, cartellone dedicato ai più piccoli. Si è partiti sabato 27 e domenica 28 febbraio alle 16.30 con l’opera da camera “I Viaggi di Gulliver” per teatro d’ombre, ispirata al romanzo di Jonathan Swift, su testo di Rosa Mogliasso e su musica originale di Bruno Moretti, messinscena e regia Contro Luce Teatro d’Ombre, allestimento ripreso da Alberto Jona. Nel ruolo di Gulliver Federico Cavarzan baritono assieme al soprano Giulia Bolcato. I costumi visionari e fantasiosi sono firmati da Giuseppe Palella, che si è potuto avvalere della “collaborazione a distanza”, degli ospiti della Casa di Giorno Don Aldo Mercoli, per elaborazione di ricami inseriti nei costumi di scena. Alberto Jona, curatore di questa produzione, spiega l’intento del progetto, ossia, quello di formare un nuovo pubblico per il teatro d’opera: “conditio sine qua non” per riuscire ad affascinare le nuove generazioni. Se da una parte le nuove regie possono essere un mezzo efficace per avvicinare i giovani all’opera, dall’altra è fondamentale che ci sia un processo di formazione che parta dai piccoli, che saranno il pubblico di domani. Si è scelto il mondo delle fiabe come strumento per scoprire il mondo dell’opera: con personaggi guida come il Bianconiglio, Gulliver e altri personaggi delle fiabe di Andersen e Grimm che accompagneranno i piccoli spettatori per far conoscere il linguaggio dell’opera: la ouverture, l’aria, il duetto, il concertato, il recitativo ecc. smontando e rimontando l’opera con l’aiuto degli stessi cantanti, del direttore d’orchestra o del regista. Verranno così realizzate per il web una serie di operine interattive di circa 30 minuti ciascuna, che diventeranno un primo passo verso la scoperta del melodramma, a cui seguirà in un secondo momento l’opera allestita dal vero in teatro, a cui si potrà andare “per davvero”.
E ad accompagnare i più piccoli in questo nuovo magico mondo sarà il #Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, che arriva correndo al Teatro Coccia e ogni volta con un mezzo di trasporto differente, a piedi, in monopattino, in bicicletta, in tandem con altri personaggi, su un pony. E’ in ritardo come sempre, guarda l’orologio, entra nel foyer, cerca il biglietto, dalle tasche tira fuori di tutto, ora un libro, ora un cannocchiale, una scarpina di cristallo ecc., trova finalmente il biglietto, lo dà alle maschere e sale verso i palchetti; quale sarà il suo palchetto? Delle diverse opere (I viaggi di Gulliver, Cendrillon, ecc.) verranno scelti per le operine tascabili solo alcuni momenti significativi sia dal punto di vista musicale, sia dal punto di vista drammaturgico. Il resto della vicenda sarà raccontato dal personaggio che di volta in volta farà da guida, con un gioco interattivo in cui saranno i bambini stessi a scegliere ora gli incontri dei singoli personaggi ora lo sviluppo della vicenda, entrando virtualmente nel percorso narrativo del progetto. Intanto, si parte in remoto con I Viaggi di Gulliver, opera da camera per teatro d’ombre ispirata al romanzo di Jonathan Swift, su testo di Rosa Mogliasso e su musica originale di Bruno Moretti. Presentato in prima assoluta al Teatro Verdi di Firenze per la Stagione dell’Orchestra Regionale Toscana 2011, poi nel 2014 in Svizzera e in seguito in Italia e in Germania e si ripresenta ora in una nuova versione appositamente per la Fondazione Teatro Coccia di Novara, nella ripresa scenica di Alberto Jona. Qui il mito di Gulliver viene rievocato dal mondo magico del teatro di figura e delle ombre, che prendono vita grazie alla tecnica delle ombre cinesi che si riallacciano alla tradizione delle opere di due maestri dell’animazione, la tedesca Lotte Reiniger, genio degli albori del cinema, e il contemporaneo Michel Ocelot. Tra narrazione e canto, Federico Cavarzan, protagonista Gulliver, si fa attore dialogando in un raffinato gioco con le ombre. Gran parte del canto è affidato alla voce del soprano Giulia Bolcato, nelle parti di regina, imperatrice e di dea Fortuna. La Giovane Ensemble Guido Cantelli accompagna, sottolinea e scherza con i narratori cantanti con ritmi musicali di danza, ai quali si affiancano alcuni tra i più consueti schemi dell’opera, del musical, della commedia musicale, tempeste, barcarole, battaglie attraverso mondi musicali che scorrono tra gavotte, gighe, fox-trot e valzerini, il tutto il 50 minuti di puro spettacolo. Una gustosa fiaba musicale utile agli adulti per una ripassata ad un classico della letteratura e ai più piccoli per essere attratti dalla magia del teatro.
Il progetto proseguirà con la seconda opera da camera Cendrillon di Pauline Viardot nella nuova versione scritta da Paola Magnanini, allieva di composizione AMO, andata in scena la scorsa stagione. (Sabato 17 e domenica 18 aprile alle 16.30). Seguiranno due opere sotto i dodici minuti con la collaborazione di due scrittori in residence: il librettista Vincenzo De Vivo e il giornalista e scrittore Stefano Valanzuolo che firma la drammaturgia, prodotte all’interno di Accademia AMO. Si tratta di “Un paio in tre” opera buffa scritta da Paola Magnanini, firmata dalla regia di Salvatore Sito con il soprano Maria Grazia Piccardi, il mezzo soprano Caterina Dellaere e il pianista Riccardo Massolin nell’inedito ruolo anche di attore. (L’opera sarà trasmessa su YouTube a partire da sabato 13 marzo alle 20.30). Titolo della seconda micro opera, Dormire, guarire forse, si ispira a fatti recenti ad un rapporto improvviso ed emozionante che lega, per un attimo solo, un’infermiera ad una malata. La musica è di Salvatore Passantino, la regia di Stefano Ferrara; soliste i soprani Laura Ali e Miryam Marcone, al pianoforte Eunmi Ahn. L’opera andrà in onda Mercoledì 12 maggio alle 20.30, giorno in cui si celebra la Giornata dell’infermiere. Venerdì 28 maggio alle 20.30 andrà in scena l’opera Una Domanda di Matrimonio, tratta dal lavoro di Anton Cechov, una opera buffa in un atto solo del compositore Luciano Chailly, padre del direttore d’orchestra Riccardo Chailly. Proposta per la prima volta alla Piccola Scala di Milano nel 1957, arriva a Novara come vera coproduzione tra Teatro Coccia e Conservatorio G. Cantelli.
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