Firenze, Teatro Goldoni, 24 novembre ore 10.30
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Il Maggio dei Ragazzi 2021/2022
COSÌ FAN TUTTI
dall’opera Così fan tutte di Wolfang Amadeus Mozart
DATE RISERVATE ALLE SCUOLE
Giovedì 18 novembre 2021 ore 10.30
Mercoledì 24 novembre 2021 ore 10.30
Giovedì 25 novembre 2021 ore 10.30
Commissione della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Nuovo allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in coproduzione con Venti Lucenti.
In collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino.
Promosso da Fondazione CR Firenze e con il contributo dell’Assessorato all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze.
Prima rappresentazione assoluta
Regia e scrittura scenica Manu Lalli
Musiche Wolfgang Amadeus Mozart
Musiche originali e elaborazione musicale Luca Giovanni Logi
Maestro concertatore e direttore Pietro Mazzetti
Orchestra Cupiditas
Scene Roberta Lazzeri
Attrezzeria e Costumi Venti Lucenti (a cura di Marco Burberi, Paola Pietri, Cecilia Russo)
PERSONAGGI E INTERPRETI
Attori
Don Alfonso Gabriele Zini
Despina Chiara Casalbuoni
Attori/Coro Ragazzi del progetto “All’Opera… in campo!”
Animatori Vittoria Frassinelli, Manfredi Mariti, Jasmine Benericetti
(studentessa in PCTO dell’IIS Morante – Ginori Conti)
Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale
Fiordiligi Rosalia Cid
Dorabella Chiara Mongini
Guglielmo Davide Piva
Ferrando Shengwu Ou
Non capita spesso di avere come ospiti ai concerti di Riva del Garda giovani artisti anche della zona che si stanno affermando in campo internazionale. I giovani cantanti, il basso Davide Piva di Riva del Garda assieme al soprano spagnolo Rosalia Cid, sono artisti della prestigiosa Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e ospiti presso l’associazione Amici della Musica di Riva del Garda con un loro recital, con accompagnamento al pianoforte di Vittoria Fait di Rovereto, altra artista della prestigiosa Accademia. Come giovani artisti in formazione sono parte attiva alle produzioni in corso al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e protagonisti del progetto didattico Così fan tutti da Mozart, regia di Manu Lalli, di cui diamo cronaca.
“In campo” o meglio in scena al glorioso Teatro Goldoni, gli 80 ragazzi delle scuole fiorentine che hanno aderito a Progetto all’Opera promosso da Venti Lucenti, in collaborazione con la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino per Il Maggio dei Ragazzi 2021/2022 che hanno dato vita a Così fan tutti rielaborazione dell’opera Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart composta nel 1790 su libretto di Lorenzo Da Ponte. Dramma giocoso: in fin dei conti Da Ponte propone una sorta di gioco delle parti costruito su un ingannevole scambio di coppie una sorta di educazione sentimentale nella quale i personaggi, sono ragazzi comuni e innamorati che scoprono, durante una sola giornata, la propria e l’altrui fragilità sentimentale. Una situazione utile a far capire ai giovani, oltre al messaggio teatrale e musicale, un “nuovo modo” di affrontare l’amore, fatto di poesia, lievità e comprensione.
La vicenda abilmente riadattata e sintetizzata dalla responsabile di Venti Lucenti, la regista Manu Lalli riporta l’essenziale della vicenda mozartiana con una alternanza di dialoghi e parti musicali che nell’arco di un’ora e un quarto scioglie la vicenda mozartiana. A guidare i quattro giovani cantanti, nei rispettivi ruoli Fiordiligi Caterina Meldolesi / Rosalia Cid , Dorabella Chiara Mogini / Veta Pilipenko , Guglielmo Matteo Guerzè / Davide Piva Ferrando Luca Bernard / Shengwu Ou , dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino: Nella rappresentazione di cui si riferisce, il cast musicale era composti da Rosalia Cid (Fiordiligi), Chiara Mongini(Dorabella), Davide Piva (Guglielmo), che hanno dimostrato di essere pronti per il palcoscenico, con accanto il tenore Shengwu Ou (Ferrando) che ha mostrato qualche problema di dizione in italiano.
Accanto, i due attori il Don Alfonso di Gabriele Zini, e la Despina di Chiara Casalbuoni, organici a Venti Lucenti, rispettivamente nelle parti dell’anziano filosofo cinico e saggio, artefice dell’inganno sentimentale e la servetta disillusa e furba. Il tutto è stato trasformato in uno spettacolo gradevole, sapientemente montato sulle scene di Roberta Lazzeri e costumi a cura di Venti Lucenti ( Marco Burberi, Paola Pietri, Cecilia Russo)che riportano i giovani spettatori nella magia di un Settecento, civettuolo fatto di ciprie e merletti in cui protagonisti, assieme ai bambini del coro e dei figuranti, risultano abbigliati come delle figurine di porcellana, il tutto giocato con il contrasto tra l’azzurro delle scene e il bianco dei costumi. Le musiche in parte originali in parte elaborate sono state curate da Luca Giovanni Logi e il tutto gestito dal direttore Pietro Mazzetti alla guida della piccola ma efficace Orchestra Cupiditas. Lavoro complesso condotto dal Laboratorio Venti Lucenti, che con la pratica del teatro inclusivo, utilizza le opere come strumenti formativi che, al pari delle fiabe, portano al loro interno significati che possono essere approfonditi e analizzati da molteplici punti di vista diventando veri e propri “contenitori di percorsi formativi” facendo leva sugli aspetti di pedagogia relazionale, volti alla ricerca di espressione e di consapevolezza. La musica è il leitmotiv che accompagna tutta l’attività: in quanto linguaggio universale consente a tutti i ragazzi di avvicinarsi e appassionarsi al grande panorama musicale, teatrale e culturale italiano e internazionale.
Si tratta di un progetto educativo complesso messo in atto con la regia di Manu Lalli e prevede la messa in scena di una riduzione di un’opera lirica presso il Teatro del Maggio Musicale che coinvolge, in veste di attori e di coro di voci bianche, i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie del Comune di Firenze, selezionati tramite “Le Chiavi della Città“ (progetti educativi e formativi integrati alla didattica e rivolti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado a cura dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze), e formati a scuola dagli operatori teatrali di Venti Lucenti. In platea, come spettatori, i giovani scolari delle scuole fiorentine, preparati con appositi percorsi a loro dedicati che a conclusione dell’ora e mezza di teatro non si sono risparmiati in applausi ed entusiasmo agli artefici dello spettacolo, cantanti, musicisti in primis, come subito fiondati attorno alla buca dell’orchestra e a cercare di curiosare dietro al sipario che è stato per un momento aperto per far sfilare i giovanissimi coristi nei loro costumi di scena.