RASSEGNA ORGANISTICA CORALE E STRUMENTALE
BOLOGNANO. CHIESA PARROCCHIALE DI BOLOGNANO
Sabato 7 agosto 2021, ore 21.00
Maristella Patuzzi, violino
Roberto Zarpellon, organo
Antonio Vivaldi
(Venezia 1678 – Vienna 1741)
LE QUATTRO STAGIONI
op.8 (1725), per violino e organo
Concerto Nº 1 in Mi maggiore (La primavera)
I. Allegro (in mi maggiore)
II. Largo e pianissimo sempre (in do diesis minore)
III. Allegro pastorale (in mi maggiore)
Concerto Nº 2 in Sol minore (L’estate)
I. Allegro non molto (in sol minore)
II. Adagio e piano – Presto e forte (in sol minore)
III. Presto (in sol minore)
Concerto Nº 3 in Fa maggiore (L’autunno)
I. Allegro (in fa maggiore)
II. Adagio molto (in re minore)
III. Allegro (in fa maggiore)
Concerto Nº 4 in Fa minore (L’inverno)
I. Allegro non molto (in fa minore)
II. Largo (in mi bemolle maggiore)
III. Allegro (in fa minore)
Proseguono gli eventi della 40a Rassegna organistica corale e strumentale promossa dal Gruppo concerti della parrocchia di Bolognano d’Arco (Tn) con il supporto del Comune di Arco (Trento). Nella sua articolazione su due brevi cicli, estivi e invernali, la rassegna riesce a caratterizzarsi tra gli appassionati della musica classica per la particolarità dei programmi, con l’organo come strumento principale, sia come solista che come accompagnamento e sulla costante attenzione i musicisti di provenienza territoriale sia essi giovani che si stanno avviando alla carrieria concertistica o concertisti affermati per i quali è l’occasione di un “rientro a casa”. Capita quindi di poter ascoltare organici particolari, come in occasione del concerto del 7 agosto che ha annoverato come protagonisti la giovane volinista Maristella Patuzzi, naturalizzata svizzera, ma di solide origini trentine, che si sta imponendo in constesto internazionale, insieme al direttore d’orchestra e organista veneto Roberto Zarpellon: in programma Le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi nella insolita trascrizione per violino e organo.
Programma non scontato considerando la vasta popolarità della composizione vivaldiana. In questa versione la parte concertante e tutte le prime sezioni orchestrali sono sostenute dal solo violino solista, che conserva inalterati il virtuosismo e personalità espresse dal compositore veneziano, mente l’organo, che si fa orchestra, svolge la funzione di basso continuo.
La violinista Maristella Patuzzi, reduce da analogo concero ai Giardini La Mortella della Fondazione Walton di Ischia (Na), in quell’occasione era accompagnata dall’orchestra veneta Da Ponte sotto la guida dello stesso Zarpellon, ha dato prova di una progressiva maturità interpretativa, mettendo da parte il repertorio essenzialmente virtuosistico, e concentrandosi su un lavoro di ricerca di stile, di sonorità corpose che hanno dato un senso a tale programma di per sè non banale o scontato. Ogni concerto ,in cui è composto il ciclo delle Stagioni, è stato introdotto dalla recitazione dei sonetti di Anonimo che raccontano le piccole storie dei singolo movimenti a cura della stessa concertista. Evento che ha raccolto un caloroso successo da parte del pubblico, che nonostante il contingentamento e le regole imposte, ha esaurito i posti disponibili. Il 12 settembre 2021 il breve ciclo terminerà con l’esibizione dell’orchestra Camerata di Arco, sodalizio strumentale amatoriale prossimo ai 30 anni di attività.
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