Breath of Nahrain: Respiro tra due fiumi
Pervin Chakar, canto; Ertan Tekin,duduk; Dengin Ceyhan, pianoforte
Pervin Chakar continua il viaggio alla scoperta di queste geografie musicali rielaborate con i toni della musica classica occidentale e le melodie uniche del Medioriente, ma anche a farci conoscere queste terre sconosciute di un Vicino Oriente, popolate dall’etnica Curda.
https://open.spotify.com/track/59C353UOLvyTbb2mJGGoX8?si=7faf2517ee0b4726
“Qani vur djan im” è una famosa e amata canzone d’amore armena di Sayat Nova. In questo lavoro, Sayat Nova chiede al suo amante di venire da lei e portare nuovi colori e significati alla sua vita con la sua bellezza e amore. Sayat Nova, il cui vero nome è Harutyun Sayatyan, è stato un poeta popolare, amante e poeta armeno nato a Tbilisi nel 1712 Scrisse le sue canzoni e poesie in lingua armena, azerbaigiana, georgiana e persiana. Il padre di Sayat Nova era un immigrato armeno di Aleppo o Adana. Sayat Nova significa cacciatore di canzoni in persiano. Anche se ha molto talento, ha suonato strumenti musicali Kamança e Çonguri, ha viaggiato di villaggio in villaggio e ha lavorato come funzionario pubblico. Sayat Nova, fu in servizio al palazzo di Erekle sotto re George III. Tuttavia, quando si innamorò della figlia del re, Anna, fu costretto dal re a lasciare per sempre il suo paese e visse gli ultimi giorni della sua vita da sacerdote. Sebbene abbia vissuto la sua vita da devoto, è dominato da una struttura laica ed espressiva nelle sue opere. Morì ad Hagpat durante l’attacco del re iraniano Agha Mohammed Han.
Sono poco conosciute le musiche del Medio Oriente, Causaso, Mesopotamia, Anatolia perché non sono, come le melodie balcaniche, così praticate e frequentate nella musica folkloristica colta. Eppure sono musiche che coabitarono per secoli con quelle terre ai limiti dei confini dell’Europa, capaci di esprimere geografie e storie di quei popoli apparentemente lontani che solo la storia di recenti conflitti li ha fatto improvvisamente catapultati nell’attualità di una cronaca violenta.
La cantante lirica Pervin Chakar, curda, formatasi in canto lirico in Italia, finalista del concorso Riccardo Zandonai di Riva del Garda e perfezionandosi con la cantante Mietta Sighele a MusicaRivaFestival, è stata capace di recuperare con un percorso anche difficile, i canti e le musiche di queste realtà di un Vicino, ma disconosciuto, Oriente.
https://www.artesnews.it/temi/musica/pervin-chakar-canti-dalla-mesopotamia-anatolia-e-caucaso/
Breath of Nahrain è un suo ambizioso progetto di raccolta di melodie riadattate che traggono origine dalle antiche tradizioni di popoli racchiusi della terra tra i due fiumi, la Mesopotamia, culla delle grandi civiltà dell’antichità. Ora terra di confine che raccoglie popoli di nazioni diverse, lingue e tradizioni differenti, ma uniti dalla nostalgia per queste terre aspre, dalla difficoltà del vivere in queste zone di montagna. A puntate ci porterà in un viaggio alla scoperta di queste geografie musicali rielaborate con i toni della musica classica occidentale e le melodie uniche del Medioriente, ma anche a farci conoscere queste terre sconosciute di un Vicino Oriente, popolate dall’etnica Curda: dalle ripide montagne di Botan alla bellezza unica di Dersim, da Tur Abdin a Sayat Nova ai confini della Turchia , Siria, Iraq e Iran. E‘ un viaggio in musica intrapreso assieme tre musisici. Mentre lo straordinario mistero dei versi risuona con la voce di Pervin Chakar, i sentieri di questa terra arcaica saranno segnati con il duduk, tipico strumento a fiato, di Ertan Tekin assieme al pianoforte di Dengin Ceyhan che intreccia, con fili sonori, Oriente e Occidente.
Le musiche saranno dsponibili sulla piattaforma
https://www.youtube.com/watch?v=4M0kipb3YiI
https://open.spotify.com/track/5atthqTWxU61adWQpRPtlE?si=1b1d29f31b8944af
Dopo la famosa canzone popolare curda Lo Şivano, pubblicata lo scorso anno, vediamo Pervin Chakar ed Ertan Tekin di nuovo insieme in questo progetto.
Nel brano Heyran Jaro il maestro Ertan Tekin, suona lo strumento popolare armeno duduk, il soprano Pervin Chakar, che come cantante lirica ha condiviso lo stesso palcoscenico con artisti di fama mondiale come Andrea Bocelli ed Ennio Morricone, è accompagnata dal giovane pianista classico Dengin Ceyhan, con i suoi arrangiamenti straordinari. Heyran Jaro, primo brano del progetto , è una canzone popolare dallo Şırnak-Zaxo in Turchia che appartiene alla regione di Sindi, Dengbej, riarrangiata rispettando l’originalità, l’enfasi e la struttura naturale delle sue melodie, così come gli altri 4 brani, che seguiranno.
“Heyran Jaro”, il primo singolo del progettato album Breath of Nahrain di Pervin Chakar, è stato pubblicato su tutte le piattaforme digitali il 25 febbraio 2022.
Il brano ha la forma musicale di Heyranok, una forma musicale curda principalmente sull’amore. Riguarda le esperienze delle tribù nomadi che di solito si recano sugli altopiani in estate e tornano ai loro villaggi quando fa freddo. Sono le canzoni che si cantavano ragazzi e ragazze, che si imbattono nelle mandrie o nei passi di montagna, parole che in genere non vengono pronunciate a terzi, dal loro contenuto erotico. E‘ un lamento dedicato alla ragazza che ha dovuto separarsi dal suo amante, nella catena montuosa del Cudi. La ragazza, che è della tribù Spêrtî, non riesce a trattenere le lacrime mentre cuoce il pane, si asciuga gli occhi fingendo di avere il fumo negli occhi e va a fare una passeggiata tra la zona montuosa dagli altipiani del Sindi alle creste dell’Eruh. La ragazza, il cui amore è caduto in un dirupo, parla del suo amore, di cui non conosce la sorte, riportando le parole del suo stesso amante, per la voce della ragazza.
Breath of Nahrain sarà pubblicato sotto l’etichetta Ada Music in Turchia, e compenderà 5 canzoni in lingua Curdo, Kurmanci, Zazaki e poi Armeno e Assiro.
PERVIN CHAKAR
Il soprano curdo Pervin Chakar non è solo un raffinato interprete del repertorio operistico, ma anche e soprattutto un instancabile divulgatore del repertorio musicale della sua terra d’origine da lei proposto attraverso trascrizioni per strumenti occidentali al fine di avvicinarlo al generale pubblico senza mai snaturarlo.
Si è laureata con lode presso il “Conservatorio F. Morlacchi” di Perugia in Italia. Ha vinto il primo premio del concorso Maria Caniglia di Sulmona, il secondo premio Magda Olivero di Milano e poi il Gran Prix “Orfeo D’oro” Leyla Gencer dell’Academié Disque du Lyrique di Parigi. Premiata come miglior voce femminile dalla Fondazione Semiha Berksoy Opera di Ankara, dalla rivista Andante, Donizetti Award Best Female Voice di Istanbul.
Ha cantato in vari teatri tra cui: Teatro Alla Scala (Lulu), Teatro La Fenice (Maria Stuarda), Teatro Comunale di Bologna (L´Olimpiade), Teatro Verdi di Trieste (Gloria di Vivaldi), Macerata Opera Festival (Carmen e Sogno di a notte di mezza estate), Lismore Music Festival (Il Barbiere di Siviglia) in Irlanda, Theatre an der Wien (Lulu), Auditorium Saragozza in Spagna (Concerto Montserrat Caballe), Istanbul Music Festival, Ankara State Opera (Deidamia), Süreyya Opera di Istanbul, Teatro Lirico di Cagliari (Cosi Fan Tutte), Teatro Politeama di Greco di Lecce (Der Rosenkavalier), Teatro Comunale di Modena (concerto in memoria di Pavarotti), Festival Musica Riva (Rigoletto e Carmina Burana), Teatro Filarmonica di Verona (concerto), Petruzzelli Theatre in Bari (Il Barbiere di Siviglia and Die Zauberflöte), Teatro Gentile di Fabriano a Fabriano (Mc), Wexford Opera Festival (La Cambiale di Matrimonio), Festival della Valle d´Itria, Parco della Musica di Santa Cecilia, Teatro Valli di Reggio Emilia e al Cremlin di Mosca (concerto in memoria di Pavarotti).
Ha realizzato un album dall’Ada Music Label di Istanbul e L’Olimpiade opera di Myslivicek live performance CD da Bongiovanni Label. Ha in corso il progetto di studio e di rielaborazione con strumenti occidentali e orientali di inni, canti e canti sacri mesopotamici per i palcoscenici internazionali
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