Trento, Auditorium Centro Santa Chiara, 7 ottobre 2020, ore 20.30
Michele Mariotti, direttore d’orchestra
Ian Bostridge, tenore
Orchestra Haydn di Bolzano e TrentoFranz Schubert: Rosamunde, Entr’acte n. 5
Gustav Mahler: Rheinlegendchen (Des Knaben Wunderhorn)
Gustav Mahler: Des Antonius von Padua Fischpredigt (Des Knaben Wunderhorn)
Gustav Mahler: Revelge (Des Knaben Wunderhorn)
Gustav Mahler: Wo die schönen Trompeten blasen (Des Knaben Wunderhorn)
Gustav Mahler: Der Tamboursg’sell (Des Knaben Wunderhorn)
Wolfgang A. Mozart: Sinfonia n. 35 in re maggiore, K 385 “Haffner”
In questo periodo di incertezze sanitarie che impongo protocolli per il contingentamento del pubblico agli eventi al chiuso e il distanziamento fisico dei componenti dell’orchestra con il conseguente limite all’organico, è ripartita la stagione concertistica 2020-2021 dell’orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Il direttore artistico Daniele Spini, all’ultimo stagione del suo mandato di responsabile della programmazione, ha voluto presentare un cartellone con proposte raffinate radunate in un programma, fino ai primi di gennaio, che conta 10 concerti a Bolzano, 9 a Trento, impegnando, come mai prima, i solisti dell’orchestra e i gruppi che ne sono espressione. Aumentano gli appuntamenti, per sopperire alla riduzione di posti nei rispettivi auditorium di Bolzano e Trento e offrire più opportunità al pubblico di partecipare, senza abbassare la qualità, anzi ottenendo conferme per i direttori, di grande prestigio internazionale e da tempo legati alla Haydn, così come per i solisti proponendo programmi innovativi e accattivanti per un pubblio quanto mai vario come quello degli appassionati che si raccogli attorno alla propria orchestra regionale. Una aspetto positivo della epidemia è stato quello di avere in facile disponibilità di tanti protagonisti del concertismo internazionale, causa blocchi di attività in alcune parti del mondo. E così è stato per l’inaugrazione della nuova stagione il 6 e 7 ottobre nelle due sedi di Bolzano e Trento, che ha avuto come potagonisti il direttore Michele Mariotti, ormai fedelissimo e costante presenza nei cartelloni regionali e il tenore inglese Ian Bostridge, grande esperto riconosciuto a livello internazinale della Liederistica tedesca e già ospite in regione, con un programma incentrato sul ciclo di Lieder della raccolta Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo) per voce e orchestra di Gustav Mahler, incorniciato dallo Schubert delle musiche di scena del 5 atto dalla Rosemunde, e dalla Sinfonia n. 35 in re maggiore, K 385 “Haffner” di Mozart. Per Bostridge si trattava di un programma più volte presentato in italia (Torino 2015), ma soprende sempre la sua capacità di essere anche attore oltre che interprete oiginale del mondo dell Liederistica tedesca: tenore con una voce che raggiunge anche le colorature da controtenore, con una ampia escursione ma leggera che lo porta senza enfasi a porgere il canto capace di esprimere i complessi e contraddittori sentimenti del mondo della poesia germanica. Complessa è la drammaturgia nei Lieder di Mahler qui riproposta nella revisione di Klaus Simon che da risalto ed amplifica quel paesaggio musicale che caratterizzò il complesso periodo della “Finis Austrie”, nella quale la direzione di Mariotti ha fatto confluire echi straussiani, delle primi note di avanguardia atonale, come di una tradizionale pratica musicale Biedermeier dele composizioni vocali da salotto.
Testa e coda del concerto affidati alle musiche di scena dal 5° atto della Rosamunde di Franz Schubert con un bel gioco del flauto solista e la direzione rarefatta di Mariotti in questa parte. Per quanto riguarda Mozart, non è così scontata la facilità di interpretazione del mondo suo sinfonico, evidenziato dal giovane direttore pesarese, nell’incipit marziale e sonoro del primo movimento cercando poi di intuire un filo logico tra il complesso sonoro degli archi e il resto delle sezioni, in una ricerca che vorrebbe andare oltre la banale lievità e brillantezza che questa sinfonia racchiude per la sua stessa natura, una committenza, per le nozze della figlia del dedicatario, rincorrendo la ricerca di altri mondo musicali della creatività mozartiana. Grande soddisfazione del pubblico trentino, nel proprio auditorium riempito secondo prescrizioni, nel sentirsi partecipe di eventi che nulla hanno da invidiare strutture di maggior prestigio internazionale.
Le date successive verranno annunciate prossimamente, in attesa di maggiori informazioni sulle restrizioni anti-covid ma intanto il programma è già sostanzialmente definito
Flyer Concerti 2020_21 Trento Flyer Concerti Bolzano _ Konzerte Bozen 2020_21
Si continua il 13 e il 14 con Kolja Blacher con l’Adagio di un giovanissimo Samuel Barber, il Mozart brillante del Concerto per violino KV 218 e la Sinfonia n.95 di Haydn. Poi Marco Angius e i Solisti dell’Orchestra con la Gran Partita di Mozart, Benjamin Bayl in una ricognizione del classicismo viennese con la Sinfonia Rullo di timpani di Haydn e la Jupiter di Mozart e lo Scherzo dall’Ottetto di Mendelssohn. A seguire il direttore Philipp von Steinaecker e il violinista Stefan Milenkovich, Valentin Uryupin direttore e clarinettista in dialogo con i solisti della nostra Orchestra nel Duetto-Concertino di Strauss, Min Chung che inaugura il suo mandato di primo Direttore ospite e Stanislav Kochanovsky con la sintesi stilistica estrema della Musica per corde, percussioni e celesta di Bartók e le Variazioni geniali di Britten poco più che esordiente. Torna Mariotti con musica di tre secoli, Marco Pierobon alla direzione e alla tromba con un concerto di capodanno a Trento il 31 dicembre e a Bolzano il 2 gennaio e a conclusione della prima parte della stagione Daniel Harding con la Gustav Mahler Akademie e due sinfonie di Beethoven.
Già approntato il programma fino alla tarda primavera almeno per i direttorri ospiti. Nel 2021 saranno con noi un’altra stella di prima grandezza, Juraj Valčuha, Felix Bender, altra preziosa amicizia della Haydn, Enrico Dindo, violoncellista celeberrimo e direttore con una capacità di coinvolgimento senza molti termini di confronto, ancora Min Chung e Arvo Volmer, che mantiene un rapporto privilegiato con noi anche dopo la conclusione dei suoi sei importantissimi anni come Direttore principale. E completeranno la festa dell’orchestra altre due produzioni, con gli archi della Haydn
guidati dalle spalle Marco Mandolini e Stefano Ferrario.