“Vite parallele – Beethoven e Schubert” dal 24 settembre al 12 ottobre
Festival internazionale del Pianoforte tra Bergamo e Brescia.
Brescia, teatro Sociale Sabato 26 settembre, Ore 16.00
Federico Colli pianista
Beethoven: Sonata per pianoforte in do diesis minore, op.27 n.2 ‘Al chiaro di luna’
Schubert: Sonata per pianoforte in la minore, D.784

Dopo il concerto mattutino di Giuseppe Albanese, è il turno del giovane pianista bresciano Federico Colli, classe 1988 formatosi al conservatorio di Milano, ad Imola e Salisburgo.

Due importanti sonate hanno caratterizzato il suo programma, forse tra le più conosciute dei due compositori. Già per questo va un pauso al giovane pianista per aver avuto il coraggio di proporre brani molto conosciuti al grande pubblico mettendosi in gioco confrontandosi con le grandi interpretazioni del passato tutt’ora ascoltate in disco o online.

Colli ha saputo, però, sorprenderci con la sua interpretazione della sonata di Beethoven, eseguita senza interruzioni tra i movimenti, creando una continuità che forse lo stesso Beethoven desiderava. Ricordiamo, infatti, ai nostri lettori che lo stesso compositore sottotitolò questa sonata “quasi una fantasia”, come ad intendere che i tre movimenti diventassero tre frasi di un unico discorso musicale.
Il primo movimento, caratterizzato dal perpetuo accordo arpeggiato nella registro medio, è stato presentato con staticità e delicatezza, nel pieno rispetto del pensiero compositivo beethoveniano, senza quegli esagerati slanci romantici ai quali siamo stati abituati in questi anni. Vivacità e leggerezza sono state, invece, alla base del secondo movimento, reso quasi scherzoso e frivolo, in netto contrasto con il terzo movimento reso con impeto e grande virtuosismo.

Fotografie Hel

La sonata in Schubert, analizzando la sua scrittura, parrebbe quasi una trascrizione pianistica di un brano orchestrale, con tutte le difficoltà del caso nel rendere appieno le differenti voci e le caratteristiche timbriche che Schubert lascia intuire dalle sue note. Qui Colli ha fatto davvero un ottimo lavoro, specialmente nel primo movimento, ricco di linee tematiche spesso in contrasto tra loro. Il secondo movimento, invece, è stato caratterizzato dal grande lirismo della semplice linea melodica, intervallato da leggeri e rapidi interventi in pianissimo resi con controllo e precisione. Nell’ Allegro vivace finale il pubblico ha potuto apprezzare la tecnica dell’esecutore, sempre pulitissima ed equilibrata.

Tra i due bis richiesti dal pubblico entusiasta, anche una delicata Per Elisa, brano che raramente si può apprezzare eseguita da professionisti in concerto

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Ha studiato pianoforte con Livio Cadè e Anna Kravtchenko. Diplomato in didattica della musica nel 2014, e in composizione, vecchio ordinamento ha frequentato il biennio specialistico in nuove tecnologie e multimedialità al conservatorio F. A. Bonporti di Trento. Da anni si occupa di didattica della musica conseguendo nel 2011 il diploma di operatore Orff-Schulwerk italiano e specializzandosi in direzione corale con Lorenzo Donati e Mario Mora. É tra i membri fondatori della Trento Rumorist Improvisation Orchestra (TRIO) con la quale partecipa ai festival Transart (Bolzano) e MaerzMusik (Berlino) ed incide il disco “The orchestra of futurist noise intoners” (SubRosa, Bruxelles). Nel 2011 ha costituito un duo insieme al pianista Antonio Vicentini con il quale ha suonato in importanti aventi regionali anche con l’orchestra JFutura di Rovereto. Si occupa di composizione per spettacoli didattici partecipando anche a importanti festival nazionali (Musica al presente, Como). Svolge attività di pianista accompagnatore a corsi estivi per giovani strumentisti (Smarano String Academy) e spesso è invitato come membro di giuria a concorsi o selezioni (Selezioni nazionali Zecchino d’oro, Toscana). Nel 2015 è stato coordinatore per il Trentino-Alto Adige della Luxury Music Academy. Dal 2014 insegna pianoforte e solfeggio presso l’Accademia musicale San Carlo di Salò e dal 2015 pianoforte e solfeggio nella scuola paritaria Enrico Medi di Salò.

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