Prosegue a Trento la stagione concertistica 2021 della Società Filarmonica in questo inizio di ripresa delle attività di spettacolo dal vivo aperte al pubblico con tutte le sue sezioni in cui il prestigioso sodalizio musicale ha articolato la sua stagione. E’ partita il 14 maggio la stagione primaria con la prestigiosa orchestra Il Pomo d’Oro, a seguire i Concerti della Domenica con il duo fagotto e pianoforte composto da Michele Fattori e Francesco Maria Moncher, domenica 16 maggio, per concudere questi cicli di partenze con il duo violino e pianoforte Monica Maranelli e Pryanka Ravanelli martedì 18 maggio nella sezione mattutina di Invito alla Musica. Nella programmazione principale, per poter accogliere i numerosissimi abbonati che da soli avrebbero riempito i posti contingentati dell’ampia sala da concerti, l’associazione d’accordo con gli artisti ha proposto doppio orario per ciascuna data alle ore 18 con replica alle ore 20.
Lunedì 31 maggio è stata a salire sul palco della sala Filarmonica di Trento l’originalità interpretativa dello Janoska Ensemble, gruppo musicale familiare di Vienna composto da due violini, contrabbasso e pianoforte protagonisti nelle più prestigiose sale da concerto internazionali. Il gruppo fa della rivisitazione delle composizioni sia del repertorio classico che contemporaneo, pop e jazz, la sua specificità e lo fa con l’estro che la cultura musicale danubiana e balcanica è capace di offrire. “Alla maniera di Jasoska”, potrebbe essere il sottotitolo delle performance del complesso che fa iniziare le sue esibizioni anche discorafiche con le prime batture della Marsigliese, giusto per far capire al pubblico la libertà di interpretazione in cui andrà incontro nell’ascolto, un modo rivoluzionario di declinare la musica. Giocano con il repertorio classico, da Mozart (Ouverture dalle Nozze di Figaro) a Bach (Suite n.3 BWV 1068) come Tschaikowsky e quant’altro, che emerge con estrema capacità dal virtusismo dei quattro componenti che permette a loro di non avere confini di stile. Swing, jazz , klezmer, commistioni sonore, in cui il repertorio classico si dissolve in altre istanze sonore. E così che Yesterday dei Beatles viene rivisitata come una ballata barocca con un occhio a Vivaldi e ai ritmi del jazz del pianoforte che si coordina con la linea armonia del contabbasso e con il pianoforte che riconduce il brano ad un maturo virtuosismo romantico. Ci sono anche composizioni originali dal mondo della commedia musicale che sfociano nei travolenti ritmi del gipsy jazz con violino che diventa una chitarra ritmica o pizzicata. Una parafrasi del Chiaro di Luna di Beethoven si trasforma nel Night and Day di Cole Porter. I bis non si sono fatti attendere, a grande richiesta: O Sole mio trasformato in rapsodia ungherese alla maniera di Listz, abbinato al Nessun dorma pucciniano riveduto e corretto ha concluso una prestazione musicale oltre la codificazione dei generi musicali.