Musica

La Bohème nel Sessantotto: Nuovo allestimento al Filarmonico di Verona

Verona, Teatro Filarmonico, 18 dicembre 2022, ore 15.30
La Bohème
Opera in quattro quadri. Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Direttore Alevtina Ioffe
Regia Stefano Trespidi
Scene Juan Guillermo Nova
Costumi Silvia Bonetti
Luci Paolo Mazzon
Orchestra, coro e tecnici della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Ulisse Trabacchin
Coro di Voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani
Nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona
Personaggi e interpreti
MIMÌ Karen Gardeazabal
MUSETTA Giuliana Gianfaldoni
RODOLFO Galeano Salas
MARCELLO Alessandro Luongo
SCHAUNARD Jan Antem
COLLINE Francesco Leone
BENOIT/ALCINDORO Nicolò Ceriani
SERGENTE DEI DOGANIERI Jacopo Bianchini
DOGANIERE Francesco Azzolini
UN VENDITORE Salvatore Schiano Di Cola

La Boheme EnneviFoto

Con la sua ultima replica, domenica 18 dicembre, la nuova produzione de La Bohème
chiude la stagione operistica invernale al Teatro Filarmonico. La regia del veronese Stefano
Trespidi trasla nel tempo le avventure dei quattro artisti, che trovandosi pur sempre nella
poetica cornice di Parigi, tanto cara a Puccini, affrontano i loro destini nel mezzo delle rivolte del Maggio francese. Un secolo, quasi un secolo e mezzo – dunque – li divide dal tempo in cui il libretto colloca in origine la vicenda, senza però nuocere al fascino e alla malinconia che caratterizzano l’appassionata storia.
Il risultato è nel complesso gradevole, grazie anche alla cura dei dettagli delle scene, lavoro di Juan Guillermo Nova con le luci di Paolo Mazzon, e dei costumi di Silvia Bonetti.
Lo svolgersi degli eventi, nel dettaglio, è invece più efficace in alcuni momenti che in altri. Il
primo atto vede i protagonisti impegnati in un’attività clandestina di produzione di manifesti di propaganda, all’insegna del “Vietato vietare!” e di altri slogan distintivi della sognante
gioventù dell’epoca. E se questa trovata si fonde bene con la trama e con la musica, così
come accade per l’atto terzo, qualche dubbio sorge forse per l’adattamento che la regia
propone nel secondo e nel quarto quadro.

La Boheme EnneviFoto

Al Momus si accostano la scherzosa convivialità dei personaggi, con l’ingresso di Musetta, a violenti scontri tra protestanti e polizia, in un clima di tensione che pare circondare i protagonisti e la loro storia senza davvero coinvolgerli. La scena finale, d’altro canto, non torna a svolgersi nel primo luogo visto (la soffitta divenuta stamperia), ma in un inaspettato appartamento di lusso, con vista sul centro della città, comfort di ogni tipo ed escort ad intrattenere i presenti. Ambientazione che da un lato può dar luogo ad interessanti ragionamenti su quali possano essere il significato e il messaggio di scelte così poco convenzionali, ma che dall’altro non può che destare una certa perplessità nello spettatore che si trova ad osservare – per esempio – Mimì morire di freddo in un attico sfarzoso. Dettagli che, in ogni caso, non bastano a rovinare un lavoro interessante e ben studiato, che con movimenti scenici armonici e funzionali predispone un ambiente ottimale per la vicenda, sia nei suoi tratti più leggeri, sia in quelli drammatici. La coppia di protagonisti, tutta messicana, vede Karen Gardeazabal al fianco di Galeano Salas, rispettivamente Mimì e Rodolfo. La Gaia Fioraia mette in campo un imponente strumento vocale, che mescola l’intensità di suono alla bellezza di un timbro morbido e piacevole, dimostrando tecnica e buona presenza scenica. Lo stesso può dirsi del Poeta, anch’esso abile nel dare vita al personaggio, e molto capace sul piano musicale. Il suo è un timbro altrettanto bello, cristallino ed efficace su tutti i registri, sfruttato con intelligenza e con grande precisione.

La Boheme EnneviFoto

Bravissimo Alessandro Luongo, che impersona un Marcello di grande qualità musicale ed
interpretativa, dalla voce piena, sonora e capace di bei colori ed importante escursione
dinamica. Al suo fianco Giuliana Gianfaldoni è una riuscitissima Musetta, a cui non mancano l’ironia e l’ostentazione del personaggio, ma che riesce anche a dimostrarsi sincera e commossa nel finale. Sul piano musicale spiccano un timbro ed un taglio d’interpretazione piacevoli ed eleganti, accompagnati da notevole capacità tecnica. Nell’affiatato gruppetto di amici, che si dimostra davvero unito e che rende benissimo quella complicità che lega i personaggi, Jan Antem è un simpatico Schaunard, mentre il ruolo di Colline spetta a Francesco Leone, entrambe belle voci e ottime interpretazioni. Completano il Cast i contributi di Nicolò Ceriani, nei panni di Bernoit ed Alcindoro, Jacopo Bianchini, Sergente, Francesco Azzolini, doganiere, e Salvatore Schiano Di Cola, un venditore.

La Boheme EnneviFoto

Sul podio, Alevtina Ioffe si fa direttrice di un’interpretazione musicale che dà valore alla
partitura, evidenziandone le più belle sfumature e dimensionando bene la massa sonora
dell’orchestra rispetto a quanto accade sul palco. L’insieme è buono in quasi tutti i punti, a
meno di isolati passaggi di breve disallineamento, e i tempi sono in generale abbastanza
scorrevoli, ma attenti alla valorizzazione di quei momenti che è un peccato affrontare con
troppa celerità. Bello e curato il suono dell’Orchestra della fondazione Arena, di piacevole
dinamica, così come apprezzabile è il contributo del coro, preparato da Ulisse Trabacchin, e
delle voci bianche A.LI.VE. dirette da Paolo Facincani.
Nella giornata di domenica 18 dicembre il teatro appare poco distante dal sold-out, e il
pubblico presente dimostra grande apprezzamento per tutto il cast, con lunghi applausi
finali.

Nicola Fiorello

Di professione ingegnere, è appassionato di musica colta e - in particolare - d'Opera. Ha frequentato corsi preaccademici e del vecchio ordinamento presso il conservatorio di Trento e Riva del Garda, dove si è avvicinato allo studio del pianoforte e della composizione. Ha seguito corsi e masterclass di perfezionamento pianistico, composizione, direzione d'orchestra e di coro, vocalità e musica elettronica, presso conservatori e scuole private. Si è inoltre esibito in concerti e concorsi, ed ha partecipato come relatore a conferenze e lezioni-concerto.

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