Musica

La grande estate musicale a BolzanoFestivalBozen 2022.

BOLZANO FESTIVAL BOZEN Per una musica senza confini
30.7 – 9.9.2022

Dal 30 luglio al 9 settembre le porte della città di Bolzano si aprono al suo appuntamento musicale più internazionale. Per oltre sei settimane, il Bolzano Festival Bozen rende il capoluogo altoatesino un punto di riferimento per gli amanti della classica e per i tanti musicisti di ogni parte del mondo che qui trovano energia e stimoli per arricchire la loro carriera professionale. Come da tradizione, l’ampio cartellone del festival prende vita negli spazi più iconici della città: castelli, chiese, edifici storici, ma anche case e cortili di quartiere, nel segno del binomio “musica e gioventù”.
Programma BFB

Concerto a Palazzo Mercantile_Credit Bolzano Festival

In uno scenario mondiale lacerato dal dramma della guerra fra Russia e Ucraina, il Bolzano Festival Bozen desidera affermare il valore del proprio progetto culturale.Cosa significa fare musica in tempi così convulsi e dolorosi? Così, il direttore artistico della rassegna, Peter Paul Kainrath: “Desideriamo far capire che i valori della cultura non sono negoziabili e che la musica, in particolare, rappresenta uno strumento di dialogo per sua definizione capace di superare ogni barriera culturale e linguistica. Per noi, in questo particolare momento, è importante agire con determinazione e chiarezza evitando ogni strumentalizzazione e tutelando ogni artista, qualsiasi sia la sua nazionalità”.
I grandi nomi di questa edizione
Direttori:
Herbert Blomstedt, Pablo Heras-Casado, Gianandrea Noseda, Beatrice Venezi. Solisti: Renaud Capuçon (violino), Jae Hong Park (pianoforte), Emanuil Ivanov (pianoforte), Valer Barna-Sabadus (Countertenor).
Festival Busoni:
Bruce Liu, Arcadi Volodos, Grigory Sokolov, Serena Valluzzi, Illia Ovcharenko, Roman Lopatynskyi, Antonii Baryshevskyi.
Antiqua:
Hopkinson Smith, Cupertinos, Accademia Hermans, Catalina Vicens, Jonas Zschenderlein e Alexander von Heissen.
Accademia Gustav Mahler: Afanasy Chupin (violino, MusicAeterna), Volker Jacobsen (viola, Artemis Quartett), Gabriele Geminiani (violoncello, Accademia Santa Cecilia), Andreas Wylezol (basso, Staatskapelle Dresden), Chiara Tonelli (flauto, Mahler Chamber Orchestra), Sebastian Sima (oboe, Wiener Philharmoniker), Robert Oberaigner (clarinetto, Staatskapelle Dresden), Giorgio Mandolesi (fagotto, Orchestre de Paris), Peter Dorfmayr (corno, Wiener Symphoniker), Marinus Komst (timpani, Concertgebouw Orkest).

Opening: una festa per tutta la città
Divertimento e festosità sono le parole chiave del programma che l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano propone per il concerto gratuito all’aperto, inaugurazione del festival (30.07). Diretta da Beatrice Venezi, l’Orchestra sedurrà il sempre numeroso pubblico che attende l’immancabile appuntamento al Parco delle Semirurali, coinvolgendolo in un viaggio musicale che combina la familiarità e il calore dei canti popolari – elaborati per orchestra da Armando Franceschini – con una delle più avvincenti pagine del repertorio mozartiano come la Sinfonia in mi bemolle maggiore.

BFB Opening Semirurali_c_Gregor Khuen Belasi

UYO – GMJO: musica, talento e gioventù
Simbolo dell’aspirazione all’unione dei popoli attraverso la musica l’EUYOEuropean Union Youth Orchestra, guidata dal percussionista e direttore spagnolo Gustavo Gimeno, affronterà nel suo primo concerto bolzanino (10.08) un programma dedicato a Stravinsky, Strauss, Chausson e Saint-Saëns. Una nota: Renaud Capuçon, violino solista d’eccezione di questa data, ha suggerito l’inserimento nel programma dello sfolgorante La Valse di Maurice Ravel.

Il secondo appuntamento, che attende sul podio Gianandrea Noseda (16.08), vede invece l’esecuzione in prima mondiale di Nexus, della compositrice britannica Hannah Kendall e di due manifesti della musica moderna, Le Sacre du printemps di Stravinskij e Rapsodia su tema di Paganini di Rachmaninov, partitura che sarà il terreno di gioco per Jae Hong Park, ultima creatura della famiglia di vincitori del Concorso pianistico Ferruccio Busoni.
La grinta di una nuova generazione di orchestrali e la memoria della vita musicale dell’ultimo secolo si incontrano per due concerti che hanno il sapore di un momento da preservare nel tempo: la GMJO – Gustav Mahler Jugendorchester è pronta ad accogliere sul podio il grande Herbert Blomstedt. Novantaquattro anni, oltre settanta di questi trascorsi sul palcoscenico: ogni sua visita a Bolzano è un privilegio per musicisti e pubblico. Con mano sicura, il direttore d’orchestra svedese guiderà i giovani della GMJO fra le atmosfere febbrili della Settima Sinfonia di Bruckner (22.08) e in un concerto con musiche di Schubert e Sibelius (23.08).

GMJO Blomstedt_Credit Bolzano Festival

 Concerto da camera speciale per l’appuntamento Ricordando Theresienstadt (24.08): musicisti della GMJO eseguiranno opere di Erwin Schulhoff ai piedi del muro dell’ex Lager di Bolzano.

Gustav Mahler Academy: alla ricerca del suono originale di Mahler
La Gustav Mahler Academy amplia quest‘anno il suo raggio d’azione e affina la propria identità: in un entusiasmante concerto (30.08), insieme a 12 musicisti della Mahler Chamber Orchestra e sotto la direzione di Pablo Heras-Casado, rivolgerà lo sguardo a Johannes Brahms eseguendone la Seconda Sinfonia. Nel primo tempo, un altro Premio Busoni, Emanuil Ivanov, salito sul gradino più alto del podio nel 2019, si cimenterà nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Ludwig van Beethoven.

Mahler-Academy c Luca Guadagnini

Originalklang-Project: è questo il nome del nuovo progetto sviluppato dalla Mahler Academy Orchestra e dal suo direttore, Philipp von Steinaecker, dedicato alla ricerca del suono originale di Gustav Mahler. Il percorso sul suono e sulla prassi esecutiva al tempo del compositore austriaco si approfondisce grazie a un’importante partnership con il centro culturale Euregio di Dobbiaco che negli ultimi anni ha raccolto una collezione unica al mondo costituita dagli strumenti che Mahler aveva acquistato come direttore dell’orchestra della Wiener Hofoper. A Bolzano andrà in scena Mahler Universum (02.09), una serie di pillole di musica da camera su strumenti originali per un’ideale colonna sonora dedicata alla musica viennese dal 1887 al 1925. A Dobbiaco, dove Mahler compose la Nona Sinfonia, un gruppo di straordinari musicisti provenienti dai migliori ensemble europei insieme ad allievi ed ex allievi della Mahler Academy avrà la possibilità unica di cimentarsi nell’esecuzione in prima mondiale su strumenti originali di una delle pagine di musica più struggenti dei nostri tempi (08.09). Il progetto farà poi tappa a Bolzano (09.09) e Ferrara (10.09).

Festival Antiqua – Fra sacro e mistero
Da sempre la rassegna conquista nuovi territori musicali, traccia rotte impreviste, emoziona e stupisce con perle del repertorio barocco e antico. In questa edizione, mistero e sacro diventano la chiave d’accesso ad alcune straordinarie pagine di musica ispirate alle Sacre Scritture. Sottotraccia, i loro “enigmi” tutti da decifrare: dal Veni Domine nell’interpretazione del gruppo vocale Cupertinos (31.07), all’opera di Telemann, Harmonisches Gottes-Dienst, proposta da Accademia Hermans (15.08), fino all’esibizione al portativo della giovane tastierista Catalina Vicens (28.08).
Il gruppo Capella de Ministrers squarcia il velo del mistero che avvolge la controversa figura di Lucrezia Borgia (09.08), mentre Francesco Cera mette in scena un ideale duello al clavicembalo tra Bach e Frescobaldi (10.08). Claudio Astronio e Stefano Molardi sono invece gli architetti di un’inedita trascrizione dei concerti per cembalo e orchestra di Carl Philipp Emanuel Bach (26.08).
E intanto, il vento della gioventù scompiglia le pagine della rassegna, con il violinista Jonas Zschenderlein e il cembalista Alexander von Heissen, talenti che oggi si affacciano sui più importanti palcoscenici d’Europa (12.08). Grande attesa, infine, per il ritorno a Bolzano di Hopkinson Smith, vera icona della musica antica (24.08).

Busoni Festival & Glocal Piano Project
Nell’estate 2021 si è conclusa la fase finale del Concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni con la premiazione del giovane artista coreano Jae Hong Park. Nel 2022 la competizione ritorna dunque ai blocchi di partenza e, dall’inizio di maggio, procederà alla selezione dei candidati che accederanno alla prima fase pubblica nell’ambito del rinnovato Glocal Piano Project (7 – 16.11). La formula, nata in risposta alle restrizioni imposte dalla pandemia, si è oggi rafforzata nella direzione dell’innovazione e della sostenibilità. Le sedi in cui il GPP si svolgerà, questa volta davanti al maggior numero possibile di spettatori in presenza, saranno definite sulla base dei luoghi di residenza dei candidati selezionati. Le performance verranno filmate e messe a disposizione su diverse piattaforme online. Il Concorso si trasforma dunque in un festival pianistico su scala globale dove il pubblico è chiamato a partecipare in modo attivo, contribuendo in prima persona a individuare e decretare il vincitore.

Illia Ovcharenko_Busoni Competition2021_c_Tiberio Sorvillo

Durante l’estate 2022, con il Busoni Festival le più interessanti voci del pianismo internazionale trovano invece una piattaforma per raccontarsi, in un gioco di specchi fra diverse generazioni ed esperienze musicali. La musica non è immune alla guerra: vive, respira, assorbe le vicende del mondo. Tre giovani pianisti ucraini, vincitori del Concorso Horowitz e premiati anche al Concorso Busoni, Illia Ovcharenko, Roman Lopatynskyi e Antonii Baryshevskyi, sono i protagonisti di un concerto-omaggio a Vladimir Horowitz, nato a Kiev nel 1903. Alla luce dei drammatici eventi che stanno sconvolgendo l’Ucraina in questi mesi, questa data assume un significato davvero speciale (1.09).Hanno invece la possibilità di ritornare, questa volta con i propri recital, i talenti che si sono distinti nelle edizioni precedenti del Busoni. Fra questi il quarto premio Serena Valuzzi che nel 2021 ha affascinato e convinto pubblico e giuria (02.08). Altra promessa che ha brillato nel corso dell’ultima edizione è la giovane pianista russa Dina Ivanova, Junior Jury Award 2021 (19.08).
Ha vinto invece il leggendario e temutissimo Concorso Chopin di Varsavia Bruce Liu: il pubblico di Bolzano potrà ammirarne il temperamento in un recital presentato da Arthur Szklener, direttore dell’Istituto Nazionale Fryderyk Chopin (2.09).

Con il progetto Skrjabin Marathon (17.08) un’unica serata accoglie tutte le dieci sonate di Skrjabin. Un viaggio antologico, una biografia musicale unica e intensissima che permetterà di conoscere ogni fase della vita artistica del grande compositore e pianista russo. Protagonisti di questo appuntamento, unico nel suo genere, Alexandre Chenorkian, Daumants Liepins, Salih Can Gevrek, Axel Trolese, Luigi Carroccia, lana Suran guidati dal curatore e mentore Louis Lortie che aprirà la serata con un breve speech.E infine loro: due icone incontrastate della musica classica che ormai da tempo occupano un posto di riguardo nella ristretta cerchia dei grandi interpreti del pianoforte: Acardi Volodos approda a Festival Busoni con un recital dedicato a Schubert e Schumann (11.08), mentre Grigory Sokolov, ritorna al suo affezionatissimo pubblico bolzanino con un recital incentrato sul più puro sentimento romantico (19.08).

BFB PLUS
Musica in cortile. Torna, dopo il successo delle precedenti edizioni, il format Musica in Cortile (3.08, 7.08., 3.09). La cifra del progetto è semplice, rivolta a tutti: piccole ensemble del Conservatorio Monteverdi di Bolzano si mettono al servizio della città e dei suoi abitanti proponendo brevi concerti all’aria aperta, negli spazi comuni dei condomini. Le note invadono i cortili delle case, offrendo un’occasione per ritrovarsi nel segno della musica.

Accademia d’Archi di Bolzano. Sempre nel solco della musica antica, è dedicato alla figura di Carlo Broschi – più conosciuto come Farinelli – il concerto dell’Accademia d’archi di Bolzano con il controtenore Valer Barna-Sabadus (18.08).

 Concerti da camera di EUYO & GMJO. Finalmente gli ensemble composti dai membri delle due orchestre giovanili EUYO e GMJO possono di nuovo partecipare agli speciali concerti di musica da camera dell’estate musicale bolzanina. Una data molto particolare è sicuramente il concerto della GMJO dal titolo Ricordando Theresienstadt in cui al Passaggio della Memoria in via Resia verranno eseguite opere di Erwin Schulhoff, compositore morto nel 1941 nel campo di concentramento di Weißenburg nell’anniversario della morte del compositore .

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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