Le note del mondo passano da questa Sala Filarmonica di Trento e lo fa dal 1795 con l’attività concertistica promossa dalla Società Filarmonica che rappresenta il cuore della cultura musicale della città trentina. Riprenderà, infatti, dal 14 maggio 2021, la sua vocazione di tappa di prestigio del concertismo internazionale capace di soddisfare quel pubblico di appassionati di musica da camera fatto di soci, come di pubblico pagante e abbonati, nella sua sede storica di via Verdi, con la presidenza colta ed esperta di Lorenzo Arnoldi e con la direzione artistica del musicologo Antonio Carlini.

Tra chiusure repentine, blande riprese e sospensioni cariche incertezze che hanno caratterizzato la passata stagione 2020, l’associazione è riuscita a non interrompere quel filo rosso che tiene unito il pubblico alla sua attività intraprendendo le nuove vie di comunicazione riuscendo, nelle difficoltà del momento, a tener fede ai programmi e agli artisti a suo tempo contattati tramite registrazioni in streaming delle loro prestazioni sia in sala che in remoto e con la pubblicazione di parte degli appuntamenti sulle piattaforme di condivisione quale OnTheater.tv. Certamente si è persa la prima metà della stagione, ma il calendario dei concerti riprende con l’autorevolezza della sua storia, in scansione quasi settimanale, salvo la pausa estiva, proponendo 16 appuntamenti ricchi di proposte suggestive.

Libretto Stagione 2021. 

Occorrerà adattarsi alle norme di sicurezza, dal vivo con pubblico in sala alle ore 19.15, o in collegamento streaming in diretta dalla sala con possibilità di visione fino ad una settimana dal concerto. La Società Filarmonica di Trento sarà visibile anche sulla piattaforma ministeriale ItsArt creata dal Ministero della Cultura, operativa dal prossimo mese di maggio. Si apre il 14 maggio, quindi, all’insegna della musica del Settecento affidata all’estro dell’Orchestra il Pomo d’oro, che raccoglie specialisti di antichi strumenti ma rivisitando il repertorio Barocco facendogli acquisire una nuova e più moderna modalità interpretativa. In questa occasione il complesso diretto da Francesco Corti accompagnerà la voce del controtenore polacco Jakub Józef Orliński, punta di questo genere di vocalità con il quale hanno prodotto due raccolte discografiche.

J.Orlinski

Una stagione che si caratterizza come vetrina del nuovo concertismo internazionale: dalla profondità nordiche del violinista baltico Julian Rachil come della trombettista norvegese Tine Thing Helseth, o della giovanissima quindicenne violinista britannica Leia Zhu insieme al Festival Strings Lucerne. Il calendario di presenta come una vetrina di ensemble musicali di varia esperienza ed provenienza geografica, dal Quartetto Esmé, tutto al femminile costituito da musiciste sudcoreane, ma formatesi in Germania e approdate alla prestigiosa Wigmore Hall di Londra. Presenteranno una composizione del musicista trentino Roberto Di Marino. Accanto a loro l’esuberanza tutto balcanica del Janoska Ensemble, arrivando al Israeliani Quartetto Jerusalem rigoroso interprete per quel genere di repertorio, reso con ineguagliabile precisione esecutiva. Non poteva mancare il mondo anglosassone con il complesso vocale Vox Luminis.

Quartetto Esmé

Geografia variamente intesa anche nell’ambito pianistico con la rappresentanza della giovane scuola italiana con Filippo Gorini e Luca Buratto e l’esperienza di accompagnamento di Andrea Rebaudengo con l’oboe di Fabien Thouand. Non manca una escursione, con la pianista canadese Angela Hewitt, nel poco noto mondo concertistico pianistico nord americano.

Filippo Gorini

Musica da Camera significa anche musica per archi con il germanico trio Weithass e con un quartetto internazionale di giovani ventenni sotto la guida esperta del pianista Benjamin Grosvenor (già ospitato a Trento). Ma non manca la sorpresa: la presenza del mitico direttore d’orchestra afroamericano Wayne Marshall, sofisticato interprete del repertorio statunitense delle opere di Bernstein e di Gershwin presente anche nei teatri lirici italiani a Genova come a Roma e Firenze, che si presenta in veste di solista all’organo della Sala Filarmonica.

WAYNE MARSHALL

Una presenza di prestigio e caratterizzante di un calendario che si connota di una identità fatta di scelte rigorose ma in grado di esplorare le dinamiche dell’attualità musicale internazionale.

 

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