Kawai a Ledro/ Suoni a Ledro dal 2 agosto al 16 settembre 2023
(Valle di Ledro-Tn)Alla manifestazione principale Kawai a Ledro, giunta alla 18a edizione si è affiancata da pochi anni Suoni a Ledro: insieme danno vita ad una rassegna concertistica di altro profilo, nata nel 2004 da una idea di Roberto Furth, rappresentante della ditta di pianoforti Kawai per l’Italia assieme al giornalista e critico musicale Angelo Foletto, originario, con solidi legami famigliari, della Valle di Ledro. Nei suoi 18 anni di rassegna sono passati sul palcoscenico del Centro Culturale di Locca di Concei, allora comune ora frazione della Valle di Ledro, il mondo del concertismo pianistico internazionale, dai premi Busoni passati e presenti, ai giovani talenti che si sono consolidati a livello internazionale. Accanto si è inserita da pochi anni la rassegna Suoni a Ledro spazio aperto alla esperienze musicali operative in valle: dalla banda ai cori di montagna, alla tradizione degli organisti locali, ai giovani strumentisti, studenti affermati, frequentatori dei conservatori provinciali.
Davide Cabassi, concertista internazionale, ma anche didatta curatore di iniziative di formazione musicale nel comprensorio milanese, è subentrato alla direzione artistica, promuovendo anche il Campus musicale per giovani pianisti, coadiuvato dai pianisti Tatiana Larionova e Alberto Chines con i suo saggi tra i rifugi in quota delle Alpi Ledrensi come nelle varie località della valle che raccolgono sempre più estimatori.
La rassegna di quest’anno presentava i recital pianistici di Alessandro Taverna e Emanuele Arciuli, testimoni del prestigio della rassegna. Emanuil Ivanon, vincitore del concorso Busono del 2019 si è presentato con l’orchestra Haydn di Bolzano e Trento con la direzione di Beatrice Venezi.
Il programma dei concerti Kawai si sono conclusi il 19 agosto con un trio formatosi per l’occasione: Julian Kainrath al violino, Jacopo Di Tonno, violoncello e Davide Cabassi al pianoforte. Alla solida esperienza del violoncellista Di Tonno, docente dello strumento a Piacenza, si è affiancata la giovanile freschezza interpretativa del violinista di origine austriaca appena diciannovenne, Julian Kainsath, ben concondotti da Davide Cabassi nella gestione dei due trii proposti, op.1 n. 1 di Beethoven del 1795 e il n. 2, op. 67 di Šostakovič, scritto nel 1944.
Due mondi musicali separati da quasi 150 anni l’uno dall’altro, specchio delle epoche e delle personalità dei rispettivi compositori. Presentano rispettivamente un Beethoven che si rifà ai modelli di Joseph Haydn e del Classicismo della sua epoca, ma dove inizia a trasparire la sua personalità, nell’utlimo movimento Finale-Scherzo con l’imposizione di ritmiche incalzanti e invenzioni tematiche.
Nella composzione di Šostakovič emerge la complessità del musicisto russo, tra guerra e dogmatismo socialista, ricerca di libertà creativa lasciata all’estro dell’ironia compositiva. Il risultato è stato un bel dialogo tra strumentisti capaci di far emergere le complessità dei rispettivi autori, davanti ad un pubblico, fatto di ospiti in vacanza alla ricerca di tranquillità e di residenti con il desiderio di trascorrere con altro genere di musica altro che non quella popolare delle feste campestri.
Ma attenzione anche la tradizione popolare ha avuto il suo spazio all’aria aperta con l’evento Musica del Bosco presso le installazioni della LedroLandart con l’esibizione del Corpo Bandistico della Valle di Ledro diretto da Marco Isacchini e con la partecipazine del duo di fisarmonciche Zendri-Trentini, due valenti strumentisti usciti dai corsi di fisarmonica del Conservatorio di Musica di Riva del Garda.
Il 16 settembre la chiusura della rassegna sarà affidata a Cristian Ferrari e all’organo storiodella chiesa di Tiarno di Sotto, emblema artistico della complessità storica e artistica di questa valle del Trentino Meridionale a confine con il territorio bresciano.
Le foto sono estratte dal Facebook Kawai a Ledro e Davide Cabassi
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