Locca di Ledro, Centro culturale 12 agosto, ore 21
Kawai a Ledro 2021
Federico Colli, pianoforte
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart
Fantasia in do minore K 396
Fantasia in re minore K 397
Fantasia in do minore K 475
Sonata in si bemolle maggiore K 333
Allegro
Andante cantabile
Allegretto grazioso

Federico Colli by Roberto Mora, ph.

Con il concerto del giovane pianista brescia Federico Colli (classe 1988) presso il centro culturale di Locca di Ledro, è entranta nel vivo la rassegna pianistica KAWAI A LEDRO dopo una serie di eventi che hanno portato la musica all’attenzione della Valle con la presenza dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento con solista Marco Pierobon alla tromba, un omaggio collettivo al Igor Stravinskij e musica in spiaggia in compagnia del Gomalan Brass Quintet.
Il concerto di Federico Colli non smentisce la tradizione della rassegna che nacque come rassegna pianistica di prestigio. Il pianista bresciano è uno dei giovani interpreti di livello internazionale, salito all’attenzione del mondo concertistico dopo aver vinto il Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e la Medaglia d’oro al The Leeds International Piano Competition nel 2012. Da allora, si è esibito nei più famosi teatri, con rinomate orchestre e direttori  per prestigiosi festival di tutto il mondo, ottenendo sempre un grande successo da parte di pubblico e critica.
Possiede una personalità autonoma nella maniera di accosarsi al pianoforte, più attore che interprete dello strumento, che non ha paragoni se non in qualche virtuoso della tastiera e in qualche altro giovane emergente, come se la libera interpretazione e rilettura costituisca una nuova tendenza nel mondo concertistico di questo ultimo ventennio. Possiede tecnica pianistica e preparazione culturale per trasformare un suo recital in una performance musicale e in una lezione di repertorio.

Federico Colli by Roberto Mora, ph.

Ha dimostrato coraggio presentando un programma monografico dedicato Mozart,  la cui produzione per pianoforte solo non è molto praticata nelle sale di concerto. In un contesto amichevole come la rassegna di Ledro, Colli si prende il suo spazio per motivare questa scelta, intessendo relazione tra le ragioni di vita dello stesso Mozart con tali brani per pianoforte compresi tra il 1781 e il 1784. Si tratta del primo periodo Viennese, abbandonata la patria Salisburgo, sposato da poco, in un periodo che si dedica a libere composizoni senza schemi compositivi prestabiliti. Fantasie da lui composte in qugli anni viennesi: a noi sono giunti solamente tre lavori di questo genere, K. 396 in do minore, K. 397 in re minore e K. 475, ancora in do minore che, in perfetta sintonia con i canoni di una Fantasia, sono accomunati da una struttura libera e irregolare, da forti contrasti espressivi e da modulazioni a toni lontani. Sono brani incompleti, mancando delle ultime battute, lascia supporre che siano nati come appunti sommari delle tanto decantate improvvisazioni mozartiane alla tastiera e che siano in un certo senso solo la piccolissima punta di un gigantesco iceberg probabilmente perduto per sempre. Accanto alle Fantasie, pur appartenendo ad un periodo in cui l’arte di Mozart era in fase di maturazione, la Sonata K. 333 già rivela i germi della futura musica per pianoforte del compositore di Salisburgo. Si tratta quindi di brani indefiniti per forma che ben si prestano all’estro interpretativo di Colli, presentandoli in una unica sequenza, senza pause tra di loro, in un ascolto tutto d’un fiato. Ha dimostrato la sua particolarità di interpretazione, smontando la grammatica compositiva del discorso musicale e ricomponendola ricercando nuove suggestione sonore oltre le consuetudini di stile e di epoca. Grazie alla dotta spiegazione, il pubblico è riuscito a percepire la novità compositiva di Mozart, un pubblico, che si fa sempre più esperto con una rassegna che sta diventando riferimento per i giovani studenti di pianoforte della zona di Riva del Garda e dintorni.

 

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