Verona, Arena Opera Festival, 23 Luglio, ore 21.15

DIRETTORE Christopher Franklin
TENORE Juan Diego Flórez
SOPRANO Marina Monzó
SOPRANO Marianna Mappa
MEZZOSOPRANO Vasilisa Berzhanskaya
MEZZOSOPRANO Sofia Koberidze
BASSO Gabriele Sagona
BASSO Michele Pertusi
Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona

Parte prima
La Cenerentola di Gioachino Rossini
Ouverture
Atto I – Tutto è deserto… Una volta c’era… Un soave non so che
Atto I – Principe più non sei… Sì, ritrovarla io giuro
Atto II – Nacqui all’affanno e al pianto… Non più mesta
Don Ramiro Juan Diego Flórez
Angelina Vasilisa Berzhanskaya
Don Pasquale di Gaetano Donizetti
Sinfonia
La Fille du régiment di Gaetano Donizetti
Atto I – Ah mes amis… Pour mon âme…
Tonio Juan Diego Flórez
Sulpice Gabriele Sagona

Parte seconda
Roméo et Juliette di Charles Gounod
Atto II – Ô nuit! Sous tes ailes obscures, abrite-moi!
Atto II – L’amour!, l’amour! Ah! Lève-toi, soleil
Atto I – Je Veux vivre
Atto IV – Va! Je t’ai pardonnée… Nuit d’hyménée
Roméo Juan Diego Flórez
Juliette Marina Monzò
La Traviata di Giuseppe Verdi
Atto I – Preludio
Luisa Miller di Giuseppe Verdi
Atto II – Oh! Fede negar potessi… Quando le sere al placido… L’ara, o l’avello
Rodolfo Juan Diego Flórez
Il Conte Walter Michele Pertusi
Wurm Gabriele Sagona
Manon Lescaut di Giacomo Puccini
Intermezzo
La Bohème di Giacomo Puccini
Atto I – Che gelida manina
Rodolfo Juan Diego Flórez
Orchestra, Coro, Ballo e Tecnicidella Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Roberto Gabbiani

Juan DiegoFlorez_EnneviFoto

In una finalmente non troppo calda serata veronese e scevra da temporali, si è esibito Juan Diego Flórez, nel primo recital calendarizzato dalla stagione scaligera (i successivi vedranno esibirsi Domingo e Kaufmann).Si tratta del debutto per lui in una delle serate di gala che, da circa 20 anni, Fondazione Arena riserva agli artisti di maggior bravura e popolarità.
Il successo, al di là del clima finalmente favorevole, dipende essenzialmente dalla buona dote del tenore peruviano. Il programma del concerto è a gran base belcantistica, quasi “taylor made”, se si pensa al repertorio “storico” dell’artista. Da Rossini, vengono eseguite l’aria di Ramiro “Principe più non sei” e il duetto “Un soave non so che” (con il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya). Immancabile il cavallo di battaglia “Ah mes amis, quel jour de fête”, della Fille du Régiment di Donizetti, in cui Florez ha potuto esprimere il suo innato virtuosismo, con la celebre sequenza dei “do di petto” sempre intensi ma equilibrati e mai forzati.

uan Diego Florez Marina Monzò_EnneviFoto

In programma anche ampie pagine dal Roméo et Juliette di Gounod, tra cui il duetto “Va! Je t’ai pardonnée” (con il soprano Marina Monzò), nonché i pezzi-forti per tenore “Quando le sere al placido” e “Che gelida manina”. A completare un triplete delle arie più celebri, si aggiungeranno – per rimanere in scia – anche “Una furtiva lagrima” e “Nessun dorma”, tra i bis. Ad accompagnare i cantanti, l’Orchestra della Fondazione Arena condotta da Christopher Franklin e il sempre magistrale Coro. Oltre alle pagine cantate, vengono eseguiti anche alcuni brani prettamente sinfonici, tra cui l’Ouverture di Cenerentola, la Sinfonia di Don Pasquale, il Preludio di Traviata e l’Intermezzo di Manon Lescaut.Di grande intelligenza l’effetto luminoso che sovrasta l’Arena nel corso del recital e che contribuisce a “movimentare” una serata eccellente sul piano musicale ma priva della parte scenografica e coreografica.

JuanDiegoFlorez_EnneviFoto

Il gala si conclude con Florez che, da consuetudine, impugna la chitarra ed esegue canzoni della tradizione melodica napoletana e latina, come “Tu can che chiagne” o “Besame mucho”. Tutto molto “pop” e tutto molto bello.

verona gala Juan Diego Florez _EnneviFoto

Pubblico visibilmente entusiasta, applausi convinti durante la sequenza delle arie e meritata ovazione finale.

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