Matinée in Casa Mozart
Domenica 18 aprile ore 11.00
https://www.youtube.com/watch?v=gwakRlEod7c
Rovereto, Teatro Zandonai, 14 aprile 2019
in occasione dell’inaugurazione della sede roveretana della
FONDAZIONE PAOLINA LUCARELLI IRION
Programma
PYOTR ILYICH TCHAIKOVSKY – Concerto op. 35
Allegro moderato – Canzonetta. Andante – Finale. Allegro vivacissimo
ORCHESTRA “I FILARMONICI DI TRENTO”
ALESSANDRO ARNOLDO, direttore
TEOFIL MILENKOVICH, violino
L’Associazione Mozart Italia, sede di Rovereto ha dovuto fare i conti con la sospensione delle sue attività concertistiche al pubblico proprio in occasione dei 30 anni di attività del sodalizio dedicato al genio di Mozart. Se la stagione 2020 è in parte saltata, si è almeno salvato la Settimana Mozatiana di settembre 2020 anche se con programmazione ridotta, recuperando qualche incontro in presenza. Il 2021 si sono festeggiati i 30 anno di attività del sodalizio mozartiano con un esibizione registrata a Rovereto, Teatro Zandonai, 14 gennaio 2021, protagonista il duo Marco Mandolini e Alberto Nosè. E per non perdere in contatto con il pubblico la direzione artistica con Marvi Zanoni ha avviato una riproposta di eventi registrati negli anni passati. In questo mese di aprile così l’Associazione con il supporto dei Mozart Boys & Girls ha voluto riproporre un concerto registrato a Rovereto nell’aprile del 2019 in occasione di un Gala di Beneficenza in onore della “La Fondazione Lucarelli-Irion” che si occupa di Oncologia Pediatrica. Un serata con un ricco programma che includeva anche la grande Orchestra “I Filarmonici di Trento” diretta dal M° Alessandro Arnoldo, con il giovane e talentuoso violinista Teofil Milenkovich , con in proramma il Concerto per violino e orchestra n. 35 di Tchaikowskij.
L’Orchestra “I Filarmonici di Trento” si è costituita nel 1999, proprio per riservare uno spazio specifico ai cultori della musica e ai giovani musicisti diplomandi o diplomati desiderosi di bilanciare lo studio del repertorio e le pubbliche esecuzioni potendo così continuare a praticare la loro grande passione con risultati artistici molto spesso invidiabili. Alla direzione del complesso è stato chiamato Alessandro Arnoldo, nato a Trento, che si è diplomato in direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano sotto la guida di Daniele Agiman. Ha seguito corsi di perfezionamento e masterclass tenute da Riccardo Muti, Gianluigi Gelmetti ed Ernesto Palacio. Ha diretto numerose orchestre, da ‘I Pomeriggi Musicali’ di Milano alla ‘Rossini’ di Pesaro, all’Orquesta Clasica de Vigo. Ad affiancare l’orchestra il giovane Teofil Milenkovic, violinista nato a Frosinone nel 2000 in una famiglia ricca di musica. Un talento straordinario confermato da oltre 30 primi premi vinti in vari concorsi nazionali e internazionali sin dall’età di soli 4 anni. Attualmente frequenta il Triennio Accademico di violino al Conservatorio di Bolzano nella classe del Prof. Marco Bronzi. In regione è ben noto il talento del giovane violinista, fratello minore del ben noto violinista di fama internazionale Stefan, a giudizo dei suoi estimatori non certamente inferiore come qualità interpretativa rispetto a fratello maggiore. Sa essere esuberante quando pratica il violino solista con il repertorio da virtuoso come essere interprete misurato quando il suo violino è parte di un concerto. Bravo tecnicamente e già pienamente maturo dal punto di vista interpretativo, con un ricco ventaglio di sfumature, ha conquistato ancora una volta il pubblico dello Zandonai.
Del resto non sempre in Trentino le realtà concertistiche minori hanno l’occasione e la forza di poter mettere in cantiere un concerto con orchestra di un certo impeno con le sole forze locali. In questa occasione l’Associazione Mozart è riuscita a combinare una sommatoria di eccellenze nell’ambito del concertismo provinciale: un giovane talentuoso, una orchestra, I Filarmonici di Trento, riuniti assieme con un giovane direttore di esperienza. Il progetto così confezionato ha prodotto questa prova concertistica di pregio, il concerto per violino e orchestra di Tchaikowskij op. 35, certamente uno dei più celebri concerti per violino e orchestra mai composti in tutta la storia della musica, prova di eccelsi virtuosi dello strumento e di raro ascolto nelle sale periferiche. La registrazione della prova del 2019, estratto dalla serata di gala al teatro di Rovereto, ha dimostrato la capacità di osare anche nei centri minori, quando si è in grado di scommettere sulla riuscita del progetto e nella fiducia di giovani talenti. Orchestra che va oltre oltre il termine di Filarmonici (ossia amatori) sapientemente diretta da Alessandro Arnoldo che gestisce il tutto con misura ed equilibrio rispetto anche anche alla parte violinistica, consapevole delle potenzialità e dei limiti dell’orchestra. Lo stesso Milenkovic sa gestire appieno la sua esuberanza e capacità tecnica, non trabordando in eccessi virtuisistici, ma attenendosi in quella che è una lettura abbastanza intima del concerto e in piena consonanza con il complesso musicale. Giustamente Arnoldo sostiene il solista lasciandogli lo spazio adeguato per potersi esprimere specie nel Finale. Allegro vivacissimo, vera vetrina delle capacità dello strumento solista. Una prova di classe per una provincia musicale che possiede talenti ma che deve trovare più coraggio e orgoglio nel saperli coltivare.
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