Gingxuan Zhao, Sebastian Fia, Elena Tverdokhlebova, Dario Falcone, Leonardo Franscescon, Leo Michibata, Maya Oganyan sono stati i giovani pianisti che si sono presentati dinnanzi al numeroso pubblico, convenuto alla mattina del 26 luglio presso la sala Terrazza della Fraglia della Vela di Riva del Garda, per il concerto finale degli iscritti alla Masterclss di pianoforte.

Quest’anno il corso di alto perfezionamento era affidato al pianista Massimo Somenzi docente di pianoforte al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e un decennio direttore del Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto. Proporre masterclass, e di pianforte, è un un rito consolidato per l’organizzazione del MusicaRivaFestival che, fin dalla sua origine nel 1984, si era caratterizzato principalmente per tutta una serie di corsi musicali strumentali e teorici, allora promossi in collaborazione, fino al 1992, con la Pro Armonia Mundi di Zurigo. Nella sua seconda fase organizzativa la docenza di pianoforte era stata affidate al concertista Benedetto Lupo e per un decennio alla grande professionalità di Aldo Ciccolini presente fino alla sua ultima estate del 2014, esperienza conclusasi con una sua memorabile interpretazione del Concerto per pianoforte n. 5 di C. Saint-Saëns, sotto la direzione di Isaac Karabtchevsky. (qui video della esecuzione). 
Quest’anno alla direzione artistica del soprano Mietta Sighele è subentrato Lucas Carl Christl dal Teatro La Fenice di Venezia, che ha imposto l’idea di coinvolgere i luoghi urbani di Riva del Garda come spazi per eventi musicali.

In questa occasione è stata il salone Terrazza del circolo velico, spazio moderno con vetrate che gettano uno sguardo sul lago e e sulla città, con una ottima acustica, che ha accolto l’appuntamento concertistico. Quanto mai interessanti i giovani interpreti che si sono succeduti, con tre italiani, due orientali da Cina e Giappone, due pianiste orginarie dalla Russa anche se Elena Tverdokhlebova è stabile a Rovereto.
Ciascuno si è presentato con le proprie ambizioni: chi si sta preparando per concorsi, chi appena reduce da un ciclo di concerti nelle rassegne giovanili, chi già insegna lo strumento e cerca di migliorare tecnica e didattica, chi è lanciata come concertista prodigio (Maya Oganyan) dando dimostrazione, con la presentazione dei propri brani prescelti, la loro personalità interpretativa: da un Schubert molto tecnico di Gingxuan Zhao, alla sicurezza interpretativa di Sebastian Fia; la prudenza di Elena Tverdokhlebova tra i preludi di Chopin e quelli di Rachmaninov, si è confrontata con l’esuberanza razionale di Dario Falcone dei Davidsbuendlertaenzen di Schumann e, a seguire, la modernità del Notturno di Scriabin di Leonardo Francescon e la sonata di S. Barber presentata da Leo Michibata. Degna di menzione la chiusura affidata a Maya Oganyan con la Sonata op. 36 di Rachmaninov. Applausi e festa per i giovani interpeti. Ne sentiemo parlare.
     
foto Marco Cucciniello; foto cop. Monica Maranelli

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