Trento, Sala Filarmonica, 24 Febbraio 2022 19:30
STAGIONE CONCERTI 2022
Die Schurken. Quartetto
Stefan Dünser tromba
Martin Schelling clarinetto
Martin Deuring contrabbasso
Goran Kovacevic fisarmonica
Musik ist Lebenselixier!
Programma
T. Schulze (*1954) Ouvertüre im italienischen Stil
B. Bartók (1881 – 1945) Sechs Rumänische Volkstänze
J.S. Bach (1685 – 1750) Die Seele ruht in Jesu Händen, Arie
H. Purcell (1881 – 1945) If Love´s a Sweet Passion – Jig
C. Debussy (1862 – 1918) En Bateau
E. Satie (1866 – 1925) Gnossienne Nr. 1 – Je te veux
I. Albéniz (1860 – 1903) Tango in D
M. Nigsch (*1972) Paris is a Moveable Feast!
A. Piazzolla (1921 – 1992) Contrabajeando – Rio Sena
R. Galliano (*1950) Tango pour Claude
D. Schostakovich (1906 – 1975) Walzer n. 2
N. Rota (1911 – 1979) La Strada – Sizilianischer Totentanz
M. Üstün (*1961) Schurkenkonzert
V. Kandic (*1941) Kandoro
A. Brun (*1959) Poem da notg
Lydisch eifach aa
Winter
Xehadi ide Sebadi
M. Schelling (*1963) Himmelhendlherrgottzwiebackzwiefacher
Quelle simpatiche canaglie!!!!! Per quella loro musica, fatta di parodie, parafrasi riscrittura ma anche composizioni create appositamente, per quel loro sapiente carattere brioso con cui giocano con gli strumenti nelle le loro esibizioni, non si direbbe che i componenti siano degli stimati professori d’orchestra che collaborano stabilmente con la Philharmonie Luxembourg, la Kölner Philharmonie, il Bregenz Festival, il Lucerne Festival e sono ospiti regolari al Musikverein e alla Konzerthaus di Vienna. Solo per chi ha una lunga pratica, uno strumento musicale non possiede più segreti: da oggetto orchestrale diventa ancha un oggetto con cui giocare tra le note e con la musica, togliendo quella nota seriosità e trasformandole affinchè possano aprire altri mondi di ascolto. Tra l’altro il quartetto è specializzato in progetti di educazione musicale per bambini e di spettacoli di cabaret.
Così sono le esibizioni del quartetto austriaco Die Schurken, che giovedì in una Sala Filarmonica esaurita in ogni suo posto è riuscita a riempire l’austera sala di quel carattere un pò giocoso e scanzonato proprio del periodo carnascialesco, presente giunta comunale, Sindaco compreso, della città di Trento. Già l’organico è di per sè particolare (tromba, clarinetto, fisarmonica, contrabbasso) e scorrendo il progranmma tra repertorio classico, (Bach e Purcell, Debussy e Satie)e autori contemporanei noti (Galliano, Rota, Piazzolla) e nuove composizioni che portano l’ascoltatore attraverso un viaggio di geografie musicali che approdano nel versante dei ritmi di impronta balcanica, o nelle languide melodie dei tanghi argentini, come prendersi gioco dei vicini svizzeri, tra giochi di parole e melodie tradizionali alpine. il tutto abilmente montato tra fughe , contrappunti che ricostruiscono modelli musicali tratti dal mondo classico.
Compresa nel simpatico gioco, anche la presentazione dei brani ad opera di Stefan Dünser, tromba, che in un italiano “da vacanza” come l’ha definito lui stesso, ha saputo rendere ancora più gustosa questa escursione in una geografia musicale riveduta ma sostanzialmente spensierata.
Successo e calore del pubblico alla fine di un ascolto partecipe e coinvolgente, con due bis come regalo da parte del quartetto : la tavolgente Danza delle spade di Khachaturian e la maliconia delle note di Piovani dal film La vita é bella.