Riva del Garda, Cortile della Rocca, domenica 16 luglio 2023, ore 21
Storia di Morgano.
Opera per voce di soprano e quartetto di chitarre
musica di Silvio Catalini, versi di Giuseppe Orlandi
regia di Alfonso De Filippis
La Compagnia di Morgano
Soprano Elisa Luppi
Chitarre Davide Corlevich, Stefano Mancuso, Matteo Rigotti, Giovanni Zardini
Performer Anna Finessi
Ringraziamenti Wilma Sicheri (costumi), Paolo de Carli (luci), Christie Barlow (Traduzione)
in collaborazione con il Comune di Riva del Garda
Foto di Francesca Marta

Il mondo dei cavalieri medievali è ancora fonte di ispirazione anche ai nostri tempi se offre materia per la scrittura di poema epico in versi costruito su dieci Canti nei quali prendono forma le vicende di un cavaliere medievale, Morgano, dalla penna di Giuseppe Orlandi, filosofo e regista. L’evento realizzava la messinscena di un progetto musicale riprodotto in cd nel 2021, registrato nella suggestiva anticha chiesa di San Lorenzo di Tenno (Tn) e finalmente portato in scena.

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Una ballata in cui la vicenda si snoda in dieci momenti di Canto:
Guardando Morgano che gioca, I Cavalieri d’Hares, Stratagemma, Arriva Harés, Dipartita dalla Madre, Morgano va cavaliere, Il ritorno di Morgano, Dialogo con Morgano, Pianto della Madre, Morgano alle crociate, Ninna Nanna della madre morente e finale. Qui si offre spazio alla voce che diventa narrativa e di racconto sostenuta dalla musica di Silvio Catalini, compositore e direttore di coro marchigiano, con una sua composizione per un quartetto di chitarre.

Scelta quanto mai appropriata, in quanto le chitarre accordate tra loro e nel loro assieme restituisco quelle sonorità antiche degli strumenti a corda, allora liuti e tiorbe, e quindi capaci di proiettare l’ascoltatore in quel mondo di tempi passati in cui le musiche erano canzoni e ballate, ben evidenziati nei quattro momenti di assolo strumentali.

Un filo di narrazione condotta dalla suadente voce di Anna Finessi, attrice e danzatearpeuta di Borgo Valsugana, permette di collocare ogni evento in una cornice  drammaturgica.
Per la voce il compositore ha optato per  sonorità della tradizione musicale italiana di inizio Novecento, quando il canto non è più lirico ma cerca valore alla parola narrata, per un modalità ampiamente  elaborata  che ha per modello lo stile delle arie da camera di Riccardo Zandonai e di Gian Francesco Malipiero.

Qui l’esperienza del soprano Elisa Luppi, docente di canto  e con lunga esperienza nel Coro dell’Arena di Verona, riesce a dare voce alle angosce della madre, protagonista del dramma: una madre che si fa espressione del conflitto tra la vita e la morte, tra la pace e la guerra, tra il desiderio di gloria e le avversità del destino, di chi intraprende un’epica impresa. Questa è di fondo l’essenza  dei versi del testo scritto a Todi nel 2003, dedicato a chi si mette nel gioco della guerra, a chi parte Crociato che troverà solo sangue morte e guerra. Ma per Morgano sarà un viaggio iniziatico verso un altra dimensione, per noi racchiusa tra le mura di un vecchio castello rievocata da suoni antichi.


Suggestivi i costumi indossati dal soprano Elisa Luppi, nati dalla creazione del regista Alfonso De Filippis, con la collaborazione di  Wilma Sicheri, che si alternano nelle varie seguenze musicali come suggestivi i giochi di luci di Paolo de Carli nello spazio essenzale del cortile della Rocca. Il tutto con il coordinamento del regista Alfonso De Filippis, già collaboratore di Paolo Poli, nonchè collaboratore di regia per Verona per l’Arena
Ottimo riscontro dal numeroso pubblico, che si è  immerso un altro mondo sonoro, presente anche  la Vice Sindaca di Riva del Garda,  nonchè assessore alle attività culturali Silvia Betta.

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