Rovereto, Sala Filarmonica 23.03.2023 ore 20.45
Associazione Filarmonica di Rovereto
Stagine concertistica 2022-23
Ironia antica, ironia moderna
Marco Braito tromba
Calogero Di Liberto pianoforte
Orchestra Filarmonica Settenovecento
Filippo Lama maestro concertatore
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P.I. Čajkovskij
Elegia in memoria di Ivan Samarin
D. Šostakovič
Concerto per pianoforte con accompagnamento di orchestra d’archi e tromba op. 35
F.J. Haydn
Sinfonia n. 45 “degli Addii”
Nuovi progetti orchestrali si stanno affermando sempre di più in Trentino, risultato di una attenzione formativa per i giovani strumentisti che escono dai conservatori del territorio ma anche da una gestione di eventi che si attivano a ricercare risorse musicali in loco. Ecco che dall’esperienza della festival SettecentoNovecento di Rovereto, presenza ormai consolidata di rassegna musicale a Rovereto, si sta consolidando l’orchestra residenziale che sta acquisendo padronanza di un repertorio sempre più vario e integrato.
Lo scopo del progetto è quello di creare un’esperienza lavorativa che comunque presti particolare attenzione a giovani strumentisti che non hanno ancora maturato sufficiente pratica per confrontarsi completamente con il mondo del professionismo musicale, affiancandoli a prime parti di consolidata esperienza. La direzione artistica dell’orchestra è affidata a Klaus Manfrini, direttore artistico dell’Associazione Filarmonica di Rovereto, la quale si fa carico anche della componente organizzativa.
Non erano brani scontati quelli che si sono ascoltati nel concerto presentato dall’associazione Filarmonica di Rovereto nell’ambito della loro stagione concertistica tra un Čajkovskij con Elegia in memoria di Ivan Samarin, di raro ascolto e un ambizioso Concerto per pianoforte con accompagnamento di orchestra d’archi e tromba op. 35 di Šostakovič, acanto aalla Sinfonia degli Addii,n, 45 di Joseph Haydn.
Risultato di alta qualità sonora esemplificata nelle Elegia di Čajkovskij con l’emissione di un suono di bella morbidezza che esaltava proproio l’essenza meditativa della composizione. Il virtuosismo strumentale è stato affidato al concerto di Šostakovič per pianoforte con accompagnamento di orchestra d’archi e tromba che con iroia riflette sulla musica di quel periodo nella Russia sovietica tra ritmica frenetica e riflessione estratta da melodie danzanti
Qui la parte solista era affidata al pianoforte di Carmine Di Liberto, docente di strumento al Conservatorio di Trento e alla tromboa di Marco Braito prima parte di importanti orchestre nazionali e internazionali, formatore e creatore del gruppo fiati Gomalan brass band.
La chiusura di questa programma sintetizzato nel titolo Ironia antica Ironia moderna si è chiusso con la Sinfonia degli Addii,n. 45 di Haydn che si conclude con un simpatico gioco di spegnimento delle luci dei leggii. Sala gremita di pubblico, costituito da tanti giovani, che ha accolto l’esibizione con entusiasmo e calore, mertitandosi un bis, un movimento di una sinfonia di Hayd, n.44.
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